Hanno ragione quelli che dicono che non ci si deve credere, che il campionato è appena cominciato, che siamo solo all'inizio, che poi a gennaio le squadre di Spalletti crollano, che nel girone di ritorno l'allenatore solitamente fa la metà dei punti, che ormai la Juve è in ripresa, che a gennaio peraltro ci sta la Coppa d'Africa. Hanno ragione. E infatti qui, dopo la vittoria in scioltezza del Napoli ieri al Maradona, con Ospina spettatore non pagante impossibilitato non solo a procurarsi qualche ferita come è sua abitudine ma proprio per questo incapace di dimostrare alla moglie scippi alla mano che effettivamente gioca ancora nel Napoli e non esce di casa per incontrarsi con la cummara, dopo la vittoria di ieri, dunque, non è il risultato che conta. Né tantomeno la posizione in classifica. Che significa in effetti essere primi dopo sei giornate? Nulla. Lo sappiamo benissimo.
Ma si permetta ai tifosi del Napoli e agli appassionati di pallone in generale di manifestare giubilo e felicità per la metamorfosi vista in campo di calciatori come Fabian e Mario Rui.