Caro Osimhen, abbi pazienza:
dal Var spento alla capa rotta

Caro Osimhen, abbi pazienza: dal Var spento alla capa rotta
di Anna Trieste
Lunedì 3 Maggio 2021, 08:00
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Altro che Fedez. Senza offesa per il cantante milanese che in queste ore infiamma il dibattito politico nazionale con le sue dichiarazioni al vetriolo contro la Lega, la Rai e la censura lanciate dal palco del concertone del primo maggio a Roma (dichiarazioni di fronte alle quali persino la sacra salma di Lenin a Mosca è zompata allert' da dentro alla teca), qua se ci sta qualcuno a cui è stato ingiustamente negato di esprimersi liberamente quello è Osimhen. Al povero Victor, infatti, ieri è stato sottratto il diritto di estrinsecare apertamente, senza limitazioni, il suo genio calcistico. Nonostante avesse fatto due gol di cui uno, il primo, bellissimo, con un controllo e un tiro a seguire degni di un centravanti di lunga e raffinata esperienza e un altro, di velocità e astuzia, buono per mettere al sicuro il risultato in tempi di rincorsa alla Champions, all'attaccante nigeriano è stato impedito di festeggiare come era sacrosanto la propria giornata perfetta.

 

Come se non bastasse la mancata convalida della seconda rete da parte dell'arbitro per un'inesistente spinta ai danni del difensore cagliaritano (poi rovinosamente caduto per terra in balia della sua velocità) Victor è pure dovuto uscire dal campo con la capa araputa piena di sangue, effetto di un violento scontro di gioco con un avversario al fine di recuperare un pallone buono per provare a riprovarci, si scusi il calembour.

E dulcis in fundo, a due minuti dal triplice fischio finale, i compagni capitanati da Hysaj si fanno rimontare da un Cagliari a rischio retrocessione buttando diciamo così alle ortiche quanto di buono aveva fatto per tutta la permanenza in campo. Insomma, curnut e mazziat. Solidarietà, Victor! 

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