Il Napoli blinda Fabian Ruiz e Meret
ma taglia 35 milioni di stipendi

Il Napoli blinda Fabian Ruiz e Meret ma taglia 35 milioni di stipendi
di Pino Taormina
Venerdì 28 Gennaio 2022, 07:00 - Ultimo agg. 29 Gennaio, 09:22
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Blindare Meret e Fabian. Operazione futuro. Il portiere e il centrocampista sono sereni in campo. E si vede. Forse anche perché sanno che il loro futuro in azzurro è ormai disegnato. Cristiano Giuntoli, il direttore sportivo, e i rispettivi procuratori, Federico Pastorello e Alvaro Torres, hanno appuntamento per chiudere la trattativa per il rinnovo per marzo. Negli ultimi vertici telefonici il confronto è stato positivo e ha permesso di gettare le basi per il prolungamento sino al 2027 con un aumento importante dello stipendio. Per tutti e due. 

Quello che è certo che né Meret ne Fabian, scadenza contratto nel 2023, andranno via a scadenza. Niente parametro zero, qui si parla di un patrimonio in cartellini che sfiora i 90 milioni di euro. Quindi, o arriva il rinnovo e ci sarà l'addio. Da qui non si scappa: perché sono giovani e forti e dopo questa stagione avranno anche la fila alla porta. De Laurentiis la sua decisione l'ha presa: d'altronde, la base di partenza dei rinnovi è alla portate del Napoli. Meret guadagna 1 milioni l'anno, Fabian poco più di 1,5 milioni. La trattativa per il rinnovo prevede un cospicuo aumento dello stipendio: in ogni caso ben al di sotto di quel tetto oltre il quale il Napoli non andrà più. Ovvero i 7 milioni lordi. Pastorello e Torres sanno che sono necessari almeno un altro paio di incontri per chiudere la pratica. Il percorso è ormai in discesa e ciò giustifica l'ottimismo delle parti. Del resto il rapporto sia con i giocatori che con i due rappresentanti è sempre stato limpido. Il Napoli intende dargli il massimo, contando sul loro grande potenziale a lungo termine. Sull'altro versante questa disponibilità viene apprezzata. Anche per questo motivo soprattutto Fabian in questi mesi non ha mai dato adito alle ricorrenti notizie di mercato sul suo conto. Lui è sempre rimasto tranquillo al suo posto, concentrato a dare il massimo con Spalletti. E lo stesso Meret, magari non proprio felice per il ruolo di riserva di Ospina in questa parte della stagione, sa che il Napoli pensa di dargli le chiavi della porta dal prossimo campionato. Con la rinuncia (probabile) di Ospina, anche lui in scadenza. È solo la questione tecnica l'unico intoppo al sì di Meret: sa bene, Pastorello, che nessun allenatore può dare garanzie del posto fisso ma Meret sta per compiere 25 anni e questo eterno ballottaggio non gli va più molto a genio. La fase dell'apprendimento è finita.

Quindi, il suo rinnovo non è questione economica ma solo di prospettiva. 

Il nuovo Napoli, quello che si è già tolto da dosso gli 8 milioni dello stipendio zavorra di Manolas e da qui al 30 giugno darà una sforbiciata anche ad altri 35 milioni di euro, avrà solo Koulibaly come peso massimo con i suoi 11,1 milioni di euro che pesano sul bilancio. Ma Koulibaly val bene un sacrificio di questa portata. E non si discute. Resta però anche per il difensore del Senegal un bivio legato alla prossima estate: perché anche lui va in scadenza nel giugno nel 2023 e il Napoli non pensa affatto di veder andar via a zero un calciatore per cui appena due anni fa ha rifiutato 75 milioni di euro. Dunque, va fatta una riflessione importante da parte di De Laurentiis: rinnovare (e Koulibaly e Ramadani conoscono le condizioni del Napoli) oppure potrebbero tornare d'attualità lo scenario parigino o quello della Premier. Ovvio, c'è tempo. Molto tempo. Il Napoli farà un tentativo per blindarlo, dunque, anche perché non c'è più l'esigenza di cassa di cedere Koulibaly. Solo delle opzioni, in attesa del vertice con Ramadani. Ma è chiaro che il discorso del prolungamento di Meret, Fabian e Koulibaly non può essere trascinato a lungo e va affrontato con anticipo. Come De Laurentiis e Giuntoli intendono fare. D'altronde, lo stesso addio di Insigne arriva al termine di un ragionamento iniziato da più di un anno da parte del club azzurro e che metteva sul piatto anche il rischio di vederlo partire a parametro zero. Cosa che è poi avvenuta. 

Meret vale non meno di 30 milioni, Fabian il doppio e Koulibaly, nonostante i 30 anni, attorno ai 50 milioni di euro. Tre pilastri del nuovo Napoli che avrà ancora Spalletti in panchina. Perché c'è la questione del monte ingaggi (Manolas, Insigne, Malcuit, Ghoulam e lo stesso Mertens garantiscono il risparmio di costi preventivato dal club) ma c'è poi la parte sportiva: l'esigenza di conservare un Napoli competitivo, in grado di lottare tra le prime in Italia e di far belle figure in Europa. 

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