Napoli, cena scudetto e festa per Spalletti

Primi segnali di distensione: Luciano resterà a Napoli

Luciano Spalletti accolto come una star
Luciano Spalletti accolto come una star
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Giovedì 11 Maggio 2023, 07:05 - Ultimo agg. 12 Maggio, 18:00
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Lasciate che i bambini vadano a lui. Ce ne erano una cinquantina almeno ieri pomeriggio, alla ripresa degli allenamenti. Ospiti del club e degli sponsor. Capita spesso. E Luciano Spalletti li ha accolti col suo sorriso migliore, dimenticando il broncio che, in realtà, conserva solo per i momenti istituzionali. Magari, con lo scudetto, cambierà tutto. Ma intanto il tecnico di Certaldo ha provato a non intenerirsi travolto dalla bolgia di entusiasmo dei ragazzi arrivati nel centro tecnico che, a fatica, hanno provato a seguire le gesta dei propri eroi senza cantare cori o altro. La squadra non si stupisce e neanche Spalletti di questa euforia: sono giorni unici, attesi da troppo tempo. Ed è chiaro che ognuno di loro ha toccato con mano la travolgente passione che si assapora in queste ore. Ieri sera, al Magnolia a Vico Belledonne a Chiaia, nel centro di Napoli, si è celebrata la prima delle tante cene per festeggiare lo scudetto organizzate dallo staff azzurro (ieri è toccato al vice presidente Edo De Laurentiis).

I giocatori con le proprie famiglie, accolti da Paolo Arianetto, hanno brindato fino a tarda sera, con molti professionisti della città e con Di Lorenzo (che ha portato con sé la figlia neonata) che ha ricordato alla squadra che il presidente - sabato scorso al Britannique - ha garantito un bonus per la conquista del titolo italiano e per il cammino in Champions. C'era anche lo chef Gennaro Esposito.

Un allegro Luciano si fa abbracciare dal calore delle persone che attendono all'esterno del locale: firma autografi e manda anche due video di auguri ai tifosi. All'interno un maxi-schermo: c'è Milan-Inter. Potevano e dovevano giocarla loro la semifinale di Champions. 

Inutile per la squadra scrutare il volto di Spalletti per capire quali sono le sue intenzioni per la prossima stagione: non ha mai parlato delle sue incertezze con nessuno dei calciatori.

Ma arrivano dei segnali che vanno verso la permanenza: per esempio, quelli del suo staff stanno organizzando per metà giugno i sopralluoghi a Dimaro per preparare il ritiro. Insomma, piccoli, grande indizi. Anche l'allenatore del terzo scudetto, in ogni caso, viene colpito dal tricolore con il numero 3 piazzato all'ingresso di Castel Volturno. Il club ha giocato d'anticipo: non ha atteso il 4 giugno, già ha iniziato ad arredare il suo quartier generale con il simbolo della vittoria. Spalletti ha un altro anno di contratto e tra oggi e domani non è escluso che possa arrivare un invito a cena da parte di Aurelio De Laurentiis anche per iniziare a discutere dei piani della prossima estate. La sensazione, però, è che il presidente attenderà ancora qualche altro giorno. Per il patron, il contratto non è all'ordine del giorno: se c'è qualcosa che non va, si aspetta che sia il suo allenatore a farlo presente. Ma, sia chiaro, De Laurentiis non esclude neppure un prolungamento del contratto attuale, ma senza che possa essere una condizione necessaria per portare avanti il matrimonio attuale.

 

D'altronde, ricorda, l'opzione unilaterale esercitata con la Pec è stata accettata dal tecnico due anni fa, nel momento in cui venne raggiunta l'intesa. Ovvio, la questione è di natura tecnica, nel senso che Spalletti è consapevole che lo scorso anno partirono giocatori col rendimento in calo. Quest'anno il discorso è differente. Ma è anche una questione di prospettive: Lucianone sa che ci sarà un grande domino nelle panchine d'Europa e attende che qualcuno gli avanzi qualche proposta. Perché, a 64 anni, potrebbe anche avere voglia di una avventura magari in Premier.

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Il Napoli prima ancora di provare a strappare il ds Pietro Accardi all'Empoli, ha presentato al patron Corsi due offerte: una per il portiere Vicario e l'altra per la stellina Baldanzi. Un nuovo assalto nei giorni scorsi e un altro sondaggio anche per l'esterno Parisi. Tre piste aperte che servono a dare smalto a un vecchio rapporto che, però, negli ultimi tempi, si è un po' raffreddato. Vicario e Baldanzi sono due talenti che piacciono e non poco a De Laurentiis e che sono, ovviamente, scollegati dall'eventuale ingaggio di Accardi come ds. Ma, ovvio, è un modo per ottenere il via libera dall'Empoli con cui è legato ad altri due anni di contratto. Vicario e Baldanzi hanno come chiave di lettura due nodi: i rinnovi di Meret e Zielinski. È chiaro che il Napoli prova a tutelarsi in prospettiva. Ecco, i contratti: Cristiano Giuntoli (che ieri sera era a San Siro ad assistere a Milan-Inter) è vincolato fino al 2024 ma difficile pensare che il patron non lo lasci partire dopo anni di fedele servizio. 

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