Napoli, la coppa e il Capodanno bis:
«Qui tutto ha un altro sapore»

Napoli, la coppa e il Capodanno bis: «Qui tutto ha un altro sapore»
di Delia Paciello
Giovedì 18 Giugno 2020, 13:15
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Emozioni, sussulti, batticuore per 90 minuti e oltre, quelli di Napoli-Juventus nella finale di Coppa Italia. Più forte ancora al momento dei tiri dal dischetto, tanto da mancare il respiro fino alla festa. Il regalo più bello per la città di Napoli ai tempi della fase due, dopo quello dei contagi zero. E allora per le vie fino alle piazze virtuali un’esplosione di gioia in una notte di mezza estate dove nessuno può dormire: è una notte magica. Una notte di clacson, trombette, urla di gioia a sfogare l’ingiustizia di tanti e tanti anni di luoghi comuni. Ora Napoli vince, alza il trofeo strappato con merito alla pluripremiata Juventus di Sarri e di Higuain, di coloro che in tanti chiamano traditori: è l’ora delle rivincite.

Gattuso lo meritava, la squadra anche. Forse persino il presidente troppo spesso criticato. Ma soprattutto lo meritavano i napoletani. «Ringhio, sei nei nostri cuori»; «Ragazzi, mister, presidente, grazie»; «Siete il nostro orgoglio»; «Avete messo Ko la Rubentus, grandissimo Napoli»; «Voi siete dei veri napoletani, il regalo più bello per la città», è solo una piccola parte della grande esplosione social.
 
 

Innumerevoli le ovazioni per l’allenatore che ha trasformato una squadra che sembrava a pezzi prima del suo arrivo. E poi i soliti Mertens, Insigne, Koulibaly, da sempre amatissimi dal pubblico azzurro. Ma questa è anche la sera di Politano, un giocatore che ha dato tanto alla squadra insieme a Di Lorenzo, Demme, e tutti, nessuno escluso. Persino le critiche per Milik, montate dalle voci di mercato che lo avvicinano alla Juve, si sono zittite in un attimo: anche lui re con un rigore decisivo per il traguardo. «Grande eroe, non te ne andare», la scia di dediche per lui. Qualcuno affonda il colpo per allontanare il possibile passaggio in bianconero: «Arek, pensaci bene, quelli sono tristi, guardali», gli scrivono pubblicando foto che immortalano Ronaldo, Higuain, Sarri e tutti i bianconeri a fine gara.
 
 

Quella Juve a cui pare non andare bene nessuna finale: «La maledizione dei bianconeri è confermata», «Loro erano i più forti sulla carta, ma questa era pur sempre una finale», «Scurdateve ‘o Triplete simme ‘e Napule paisà», queste e tante altre le ironie del web che arrivano da tutta l’Italia anti-Juve. Sarri diventa sempre più criticato dai tifosi del suo club. Ma questa volta anche Cr7, l’uomo su cui gravavano grandi aspettative specie intorno ai trofei, ne esce massacrato: «È venuto a Torino per perdere due finali di seguito»; «Che ci fa in Italia? Ah, giusto, prende 31 milioni l’anno». Anche la scelta di darlo come ultimo rigorista non è piaciuta a molti. E allora attacchi a Sarri anche per questo: «Continua a far vincere il Napoli»; «In fondo è ancora azzurro perciò prende queste decisioni». Molti però sostengono che lo avrebbe voluto il giocatore stesso con la speranza di essere l’uomo decisivo. Speranza vana visto che avevano sbagliato già due compagni prima di lui e quel tiro non è mai arrivato. E allora c’è chi affonda il colpo: «Se non tira il rigore non può sbagliarlo».
 

La città azzurra però è in gran festa. C’è anche chi ha festeggiato il capodanno 2020 bis, per mettere fine alle brutte vicende di inizio anno e ripartire dalle cose belle. Invasione delle vie, dei vicoli, delle piazze: tutti in strada, senza mascherina. Ma per una notte anche il coronavirus è stato completamente dimenticato. E Napoli è la città che vanta ormai contagi zero. Allora si spera che i nuovi tamponi non mostrino novità. Perché sui social gira anche l’immagine di De Luca col lanciafiamme pronto a rovinare la festa. Ma Napoli vuole tornare a essere Napoli, quella del calore, della festa, dell’umanità, dei sorrisi. E anche i calciatori azzurri si sono buttati nella mischia per una volta insieme ai tifosi: una notte indimenticabile in un periodo storico che la rende ancora più speciale.
 
 

La gioia si è diffusa su tutti i fronti: tanti sull’onda dell’entusiasmo persino hanno lanciato dichiarazioni d’amore a Lombardo, capo della comunicazione del club tante volte additato per i suoi tweet poco scaramantici, che si tirerebbero dietro alle volte risultati negativi. Eppure stavolta anche a lui tutto è concesso: «Vai sfogati ora, poi basta. E che ti stai firann e cumbinà cu sti social»; «Sei il migliore Lomby»; «Solo per poche ore, poi puos’ Twitter che inizia il campionato».

Così da oggi Napoli sarà diversa: un po’ per gli occhi stanchi negli uffici dopo una nottata di festa, perché Napoli lavora anche se si concede spazio per l’emotività. Un po’ per la nuova consapevolezza di potercela fare, di poter vincere. Nel calcio e nella vita anche in una città difficile come questa, ma dove poi la vittoria ha tutto un altro sapore.
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