Napoli, De Laurentiis babbo Natale:
è Torreira il regalo per Gattuso

Napoli, De Laurentiis babbo Natale: è Torreira il regalo per Gattuso
di Roberto Ventre
Lunedì 16 Dicembre 2019, 06:30
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Il mercato di gennaio si avvicina e il Napoli si prepara ad intervenire. Ne ha parlato il presidente De Laurentiis, ieri sera alla festa per i 120 anni del Milan. «Ibrahimovic? Abbiamo pensato a Zlatan con Ancelotti. Ora prima di pensare a lui ho altre priorità: rimettere in sesto una squadra che deve giocare in modo diverso con una linea molto alta e una difesa che non deve concedere quello fatto contro il Parma. Dobbiamo pensare prima a cosa abbiamo in casa e poi a rinforzare il centrocampo», ha detto ieri il presidente che sabato cena era stato a cena con Gattuso al ristorante Garò a via Chiaia dallo chef stellato Paolo Gramaglia con al tavolo c'erano anche le mogli. Una serata per parlare di tanti argomenti extracalcio ma anche l'occasione per un rapido briefing sul momento attuale di grande difficoltà del Napoli e sul mercato. E De Laurentiis ieri ha parlato anche di Gattuso. «Grande lavoratore, ha fatto bene al Milan. Un profilo giusto come lo era Carlo, persona straordinaria. Noi eravamo riconosciuti in tutt'Europa col 4-3-3 sarriano e Gattuso ha fatto bene con questo modulo al Milan. Adesso occorre pazienza: c'è qualcuno che si ricorda quel modulo e che ora deve assimilarlo».

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La priorità adesso in casa Napoli è rimettere innanzitutto la squadra in carreggiata, Ringhio ha toccato subito con mano la gravità della situazione Napoli: contro il Parma sono pericolosamente riemersi tutti i limiti degli azzurri già venuti a galla con Ancelotti. Il tecnico calabrese è uno abituato da sempre a lottare, ne ha fatta di gavetta prima da calciatore e poi da allenatore e con il suo carattere è sempre riuscito ad uscire fuori dai momenti difficili. Questo lo è e lo ha toccato subito con mano: ha il compito di rigenerare il gruppo. Tra i giocatori in difficoltà c'è Insigne. «Non è facile, i calciatori sono uomini e sportivi. Non si riparte come un computer. Insigne ha bisogno di ritrovarsi nella forza del calciatore straordinario che è. Noi giochiamo da squadra ed è la squadra che deve ritrovarsi: solo così risaliremo la china in maniera rapida», ha detto De Laurentiis.
 

Squadra da ritrovare sotto tutti i punti di vista, mentalmente, fisicamente, tatticamente e tecnicamente. E da rinforzare con un innesto importante a centrocampo attraverso l'arrivo di un regista, un playmaker basso che sappia dettare i tempi della manovra e proteggere la difesa, una pedina indispensabile per il 4-3-3 di Gattuso. Ed è questa l'unica richiesta fatta dal tecnico al presidente: una sola mossa in entrata in programma a gennaio ma decisiva. In cima alla lista dei desideri c'è l'uruguaiano Torreira dell'Arsenal. Il Napoli è pronto a prenderlo subito sia a titolo definitivo che in prestito ma c'è da vincere la resistenza dei Gunners. La valutazione è 30 milioni, la formula potrebbe essere quella di un pagamento dilazionato con obbligo di riscatto fissato nel 2021. Ma c'è bisogno del sì dell'Arsenal alla cessione a stagione in corso per dare il là all'operazione. Il pressing del ds Giuntoli è già partito, l'ex centrocampista della Samp è il preferito sia per le sue caratteristiche tecniche sia perché già conosce il campionato italiano: l'identikit, infatti, porta, a un giocatore pronto e in grado di giocare subito, già a gennaio. Ecco perché cadono le opzioni di elementi giovani forte in proiezione futura, come Berg del Genk, 21 anni, nazionale norvegese. L'operazione Amrabat del Verona potrà essere, invece, effettiva per giugno.

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Callejon e Mertens sono in scadenza a giugno. De Laurentiis ha parlato del belga. «Un interesse dell'Inter per Mertens? Ha un contratto tale che può andare da tutte le parti meno che in Italia. La prima punta l'abbiamo, un falso nueve che è Mertens, non abbiamo bisogno di un attaccante», ha detto. E su Callejon ha risposto così «Tutti possono restare o partire».
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