Napoli, metti Demme nel motore:
​percorre più chilometri di tutti

Napoli, metti Demme nel motore: percorre più chilometri di tutti
di Bruno Majorano
Giovedì 23 Gennaio 2020, 07:43
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Novanta minuti e non sentirli. Diego Demme non giocava una partita intera dallo scorso 17 dicembre (Borussia Dortmund-Lipsia) eppure martedì sera contro contro la Lazio se l'è cavata più che bene. Gattuso - il suo idolo da sempre - gli ha dato fiducia poco alla volta: prima l'esordio contro il Perugia in coppa Italia, poi un altro spezzone contro la Fiorentina e per finire l'intera partita contro la Lazio in coppa Italia. Una sorta di battesimo del fuoco per il mediano tedesco di origini calabresi, perché dopo nemmeno 20 minuti di gioco si è ritrovato lì in mezzo solo soletto con Lobotka sacrificato da Gattuso per l'espulsione di Hysaj.

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MORDI E FUGGI
Niente paura per Diego che a Napoli è arrivato con le idee chiare: essere protagonista e prendersi in fretta un posto di rilievo nell'organizzazione tattica di Gattuso. Rispetto a quando il ruolo di regista toccava a Fabian Ruiz, il Napoli di Demme è un'altra storia. La prima cosa a saltare all'occhio della prova del centrocampista ex Lipsia è la sua grande aggressività nella fase di recupero del pallone. È lui il primo ad andare a mordere le caviglie degli avversari nel primo possesso palla, protagonista nella metà campo della Lazio per disturbare le linee di passaggio e la costruzione del gioco. Non a caso è stato Demme il giocatore in campo ad aver corso di più con un totale di 13,1 km percorsi. Numeri che parlano da soli e che vengono incoraggiati anche dal dato relativo ai passaggi completati nell'arco dei 90'. Sono stati 76 passaggi, ovvero più di tutti tra i giocatori delle due squadre. Insomma, pochi dubbi circa l'impatto di Demme nel Napoli che adesso davvero ha tutte le caratteristiche per diventare il leader del centrocampo azzurro.

LA BENEDIZIONE
Anche dopo la partita ci ha pensato Gattuso a consacrare la bella prova del nuovo acquisto azzurro. «Non è un giocatore normale, in Germania se non sei leader non fai il capitano», ha detto l'allenatore per esaltare la prestazione di Demme, che contro la Lazio ha fatto capire subito di che pasta è fatto. Non solo corsa e polmoni d'acciaio, ma all'occorrenza anche un piede educato per smistare palloni preziosi per i compagni. Al di là dei passaggi ordinati davanti alla difesa, anche un paio di belle aperture per lanciare Insigne nella metà campo avversaria. E la cosa più importante è che i suoi margini di crescita sono ancora molto alti.

L'EMOZIONE
Ad assistere alla bella prova di Diego, in tribuna al San Paolo c'erano anche suo padre Vincenzo e sua mamma Petra. Sopratutto papà Enzo non si è mai perso un minuto del figlio in azzurro. C'era contro il Perugia, c'era contro la Fiorentina e ovviamente c'era contro la Lazio, con i cuore pieno di orgoglio per il suo Diego, finalmente vestito con l'azzurro della squadra del suo cuore: il Napoli. Da bravi genitori sono sempre accanto al figlio in questa fase iniziale della sua avventura napoletana quando Demme è ancora alla ricerca di una sistemazione stabile. Loro a Napoli mentre la moglie di Diego fa ancora la spola tra l'Italia e la Germania, dove i due si sono conosciuti. Ma per ora va bene così, anche perché il numero 4 azzurro sta gettando le basi per un futuro importante con questa maglia. Lui, appassionato e fuoriclasse di videogiochi - nel Lipsia era la punta di diamante della squadra negli E Sports - non ha fatto fatica nel prendere in mano il joystick del Napoli per guidarlo alla vittoria. Domenica c'è la Juve, la partita ideale per confermare quanto di buono fatto vedere con la Lazio.
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