Napoli, dopo la perla per Ruiz
c'è il nuovo contratto (con aumento)

Napoli, dopo la perla per Ruiz c'è il nuovo contratto (con aumento)
di Pino Taormina
Lunedì 12 Aprile 2021, 08:47
3 Minuti di Lettura

Non ci sono assegni in bianco per blindare Fabian. E neppure per Lorenzo Insigne. Per lo spagnolo non c'è neppure fretta, visto che la scadenza è lontana nel tempo, 30 giugno del 2023, e si sa che De Laurentiis non ha mai fretta nel ritoccare gli ingaggi. E con i danni economici della pandemia, sarà tutto assai più complicato. Lo scorso anno Rino Gattuso è diventato arbitro della battaglia dei rinnovi quando decise che bisognava far contento in tutto e per tutto Dries Mertens. E il fatto che Gattuso con il Napoli non parla neppure del suo futuro, figurarsi quello degli altri, fa sì che ogni discorso legato ai rinnovi slitti alla fine della stagione. Quando il campionato sarà concluso, il Napoli saprà se avrà a disposizione il suo jackpot legato alla Champions e quando De Laurentiis avrà deciso chi mettere in panchina. Di sicuro, il patron non dirà di no a nessuna offerta a priori questa estate. Non ci sono incedibili: arrivasse l'offerta choc per Osimhen, per esempio, darebbe via anche lui. Ma nessuno si spingerà a offrire gli 80 milioni di euro spesi un anno fa. Quindi è praticamente intoccabile. Ma in ogni caso De Laurentiis non vivrà con altri rimpianti, come quando ha detto no ai 110 milioni per Koulibaly due estati fa.


IL PIANO RINNOVI
Hysaj e Maksimovic, come è ormai evidentissimo da tempo, vanno via a parametro zero (e Bakayoko non verrà riscattato neppure se il Chelsea abbassa le sue richieste): anche se magari per il terzino albanese potrebbe esserci ancora qualche chance di rinnovo in extremis. Ma chiaramente alle condizioni del club azzurro.

Anche se il procuratore Giuffredi ha iniziato a trattare con il Milan. La regola del prossimo anno prevede un abbattimento dei costi legati agli stipendi di almeno 30 milioni di euro. Dunque, dai 110 attuali ad almeno 80 milioni. Ma anche di meno. A pagarne il prezzo più alto Lorenzo Insigne: quando Pisacane, il suo manager, avrà il suo primo incontro con De Laurentiis capirà fino a che punto il Napoli può spingersi.

 

Difficile offrire i 9 milioni lordi attuali. I nuovi contratti, compresi i rinnovi, avranno un tetto massimo: probabilmente non superiore ai 3 o 3,5 milioni di euro. Sarà la nuova strategia del club. Un ritorno a qualche anno fa. Nel 2022 oltre Insigne, sono in scadenza anche Ospina, Ghoulam e Mertens. Con il belga si rischia un altro braccio di ferro e non è escluso che visto anche quanto guadagna (8 milioni lordi) questa estate si possa valutare la sua cessione. Offerte ne ha. E tante. Ospina resterebbe in azzurro anche come riserva ma c'è tempo per fare delle valutazioni. I gioielli azzurri sono Fabian e Zielinski: Fabian guadagna 1,5 milioni di euro netti (3 milioni lordi).

È reduce da una stagione altalenante, ma i suoi agenti hanno chiesto da tempo un incontro con De Laurentiis per poter discutere del futuro dello spagnolo. Che ha un contratto che scade nel 2023. Il valore del cartellino è cresciuto rispetto a quando è stato preso dal Betis (colpo firmato Cristiano Giuntoli). Nel 2023 ci sono anche due altre scadenze importanti: quelle di Koulibaly e Meret. I 12 milioni di stipendio lordo sono un fardello, per il Napoli è troppo. Nessuna ipotesi di prolungamento per il senegalese per provare a spalmare gli ultimi due anni di stipendio.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA