Napoli-Fiorentina, Osimhen c'è:
aspetta solo il via libera dei medici

Napoli-Fiorentina, Osimhen c'è: aspetta solo il via libera dei medici
di Pino Taormina
Venerdì 8 Aprile 2022, 07:00 - Ultimo agg. 9 Aprile, 08:27
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«Come stai?», gli ha urlato Dries Mertens quando lo ha incrociato nel corridio nel centro tecnico. «Tutto ok», ha risposto lui col pollicione all'insù, ancora in pantofole perché a Victor Osimhen così piace andare in giro quando non è sul campo di calcio. Il segnale di una squadra unita, compatta, che vede la meta a un passo e che non intende lasciare nulla al caso. Mertens è il re dei bomber che il giovane erede ha scalzato dal trono: giocherebbe lui se Osimhen fosse infortunato. Ma è Ciro che per primo si rincuora per le condizioni del nigeriano. Nessuna lesione al muscolo della coscia sinistra. Nulla di grave, ma la spia dell'allarme non si spegne ancora, il medico non accende il semaforo verde: perché il dolorino non è andato via del tutto e quindi i muscoli della stella nigeriana devono essere protetti in queste ore come si fa con le cose preziose. Ieri praticamente è rimasto a riposo facendo un po' di corsa e un po' di palestra e stamane, in base a come dirà di sentirsi, Luciano Spalletti deciderà se aggregarlo alla squadra oppure farlo allenare per conto suo. Il tempo gioca a favore del numero 9: sarà sicuramente recuperato, ma bisogna capire se andrà in panchina oppure fin da subito titolare.

Luciano non ha tempo per aggrapparsi ai ricordi, chiaro che la Fiorentina non può che portarlo con la mente alla sua gioventù, ai giorni passati in Curva Fiesole. Chissà se per lui è davvero l'ultimo carro che passa per lo scudetto. Magari non è così, ma per un bel po' degli azzurri è la verità: per Insigne, prima di tutto, che a fine anno va a Toronto. La formazione anti-Fiorentina il tecnico di Certaldo la tiene ancora ben custodita dentro di sé: ovviamente solo Domenichini, Baldini e Calzona condividono i suoi dubbi. Se Osimhen non dà garanzie di stare bene, toccherà a Mertens prendere il suo posto. Poi c'è un altro interrogativo: conferma per Politano o spazio a Lozano? L'impressione è che contro la Fiorentina possa esserci una staffetta a destra, con il messicano che ritorna titolare.

E in mediana Fabian prenderà il posto di Anguissa squalificato e si va verso una linea a tre composta dallo spagnolo, Zielinski e Lobotka. Di questi tempi, infatti, meno si cambia e meglio è. Motivo per cui Elmas dovrà ancora attendere in panchina. In difesa, Di Lorenzo recupera a tempo di record ma qualche speranza c'è di rivederlo con la Roma. Non certo domenica contro la Fiorentina. Dunque, ci sarà la prima volta davanti a 50mila spettatori per Zanoli. 

La corsa di Bergamo, certo. Ma anche quella verso lo scudetto. La direzione è la stessa. Eljif Elmas ha parlato a Radio Kiss Kiss di questa voglia matta che c'è nel Napoli, di questo Milan a portata di mano e di questa volata che entra nel vivo: «Vogliamo vincere tutte le partite, a cominciare da questa con la Fiorentina. Nello scudetto ci abbiamo sempre creduto, fin da questa estate, sappiamo di essere una grande squadra e il nostro allenatore è un grande. Dobbiamo crederci fino alla fine, noi lo abbiamo sempre fatto anche dopo qualche risultato negativo», spiega sempre il macedone. «Stiamo preparando la partita con la Fiorentina con il solito entusiasmo. Ci alleniamo bene, pensiamo solo alla Fiorentina in questo momento perché sappiamo che è una partita dura e dobbiamo fare bene. L'importante adesso è vincere le partite perché i campionati si vincono anche così, ci vuole anche un po' di cazzimma. Sappiamo che giochiamo per tutti i napoletani, si vede. Ne ho parlato anche con Pandev e lui mi ha spiegato come stanno le cose a Napoli, come è bello vincere qui. Anch'io non riesco ad aspettare ancora, spero davvero di vincere questo scudetto, saremmo tutti felici, dopo più di trent'anni». D'altronde, il macedone c'era la notte del trionfo in Coppa Italia con la Juventus, a Roma. C'era alla stazione di Afragola quando alle 3 del mattino trovò diecimila tifosi a far festa. Quello, volendo, è stato solo un assaggio... 

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