Napoli-Fiorentina, la rabbia del web:
«Rip, rimborsateci gli abbonamenti»

Napoli-Fiorentina, la rabbia del web: «Rip, rimborsateci gli abbonamenti»
di Delia Paciello
Domenica 19 Gennaio 2020, 15:00 - Ultimo agg. 15:54
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Tutti in ritiro subito: questo quanto sentenziato da De Laurentiis subito dopo il Ko in casa con la Fiorentina secondo le ultime indiscrezioni, anche se le dichiarazioni di facciata del tecnico sembrano diverse. L’ultima volta che prese il presidente in persona una decisione simile i giocatori si ribellarono disertando e aprendo un vero e proprio caso. Bastasse però ora a tenere la barca a galla almeno in Coppa Italia, dove martedì ci sarà la gara al San Paolo con la strepitosa Lazio, reduce da una bella manita alla Samp. «Rassegniamoci, quest’anno sarà fallimentare: usciremo dalle coppe e in campionato dobbiamo sperare di non retrocedere», scrivono gli scoraggiati tifosi azzurri sui social.
 
 

Gattuso nel post gara l’ha chiamata involuzione dopo qualche miglioramento visto con il debole Perugia, i napoletani usano ben altri termini per descrivere questa partita, non tutti ripetibili. Il concetto tuttavia è uno solo: delusione. Quella che inevitabilmente sommerge i tifosi carichi di aspettative ad inizio stagione. «Rimborsate i soldi degli abbonamenti, ingresso gratuito allo stadio se volete che la gente torni a tifare. C’è chi ha speso oltre 500euro di abbonamento per vedere questo scempio»; «Basta parole, ci avete rotto. Fatemi prendere sonno e fatevi dimenticare»; «Non ci sono più parole, altro che scuse. Fareste più bella figura ad abbandonare il campionato, non siete in grado», sono le voci dei più afflitti.

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E cha la colpa sia di Ancelotti o di Gattuso che in cinque gare è riuscito a portare a casa quattro sconfitte con un triste record negativo in casa Napoli, del presidente o dei giocatori, la cosa certa è che l’amarezza è troppo grande. Diventa così inevitabile il paragone con quel Napoli che fece tanto sognare, sfiorando lo scudetto e lottando fino alla fine: un ricordo che appare troppo lontano dai risultati attuali, ma che i tifosi rimpiangono comprensibilmente. «Hanno distrutto quella macchina perfetta che aveva costruito Sarri»; «Non sarà stato coerente, ma ci saranno cose che non sappiamo. Fatto sta che il comandante aveva portato ad altissimi livelli giocatori mediocri, che si muovevano a memoria grazie ai suoi allenamenti maniacali e chi è venuto dopo ha annientato un lavoro immenso», si legge sui social.

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Ma gli stessi giocatori, parte di un ingranaggio che camminava alla perfezione, hanno visto troppi cambiamenti alla corte di re Carlo e con i risultati che sono venuti a mancare volevano tornare ai vecchi metodi: al 4-3-3, agli allenamenti ossessivi che li avevano portati a un passo dal trofeo. Ora però i cocci son rotti, e pare non sia possibile neanche tornare indietro: Gattuso sembra ci stia provando a cominciare dal cambio modulo aggiungendo le sue idee. Questo però non ha reso i suoi frutti e l’ambiente è stanco di aspettare: «Dobbiamo sperare di non finire in serie B»; «Rino avrà vita breve in azzurro»; «Di questo passo ci conviene cominciare a contare i punti per la salvezza e pregare»; «Io non guardo più le partite del Napoli, già so che è un intossico e anche sta settimana considerati gli avversari non abbiamo speranze»; «Basta con questo scempio, abbiate pietà»; «Siete la vergogna di una città».
 

La rabbia è tanta e sul web c’è chi vorrebbe mandar via tutti: #Gattusoout, #DeLaurentiisout, #Insigneout, sono gli hashtag più diffusi. Ma anche beniamini come Mertens e Koulibaly che mancano dal campo per infortuni hanno perso appeal: «Si sono defilati per non partecipare a questo schifo inventando infortuni banali», insinua addirittura qualcuno.

Una caduta libera senza precedenti per una squadra candidata ai posti alti: «Non si può proprio vedere il Napoli a destra della classifica, è oltre ogni più pessimistica previsione», commentano i tifosi. «I giornalisti parlavano di risveglio e davano la colpa ad Ancelotti per paura di ammettere che la colpa è del presidente», insiste qualcuno. Lo stesso presidente che ha fatto risalire il Napoli dalla serie C portandolo sul tetto d’Europa, e ora dopo tanto lavoro per i più pessimisti potrebbe addirittura di nuovo scendere di categoria. E allora non c’è più logica che tenga davanti alla disperazione: magari ci fosse la palla di vetro in grado di individuare la mossa vincente. Pare solo che negli ultimi tempi il club le stia tentando davvero tutte: dal cambio tecnico al mercato invernale sul quale mai si sarebbe pensato di intervenire così pesantemente. E invece questa volta, pur di tentare la risalita, Ringhio è stato accontentato con i due centrocampisti che aveva chiesto; e forse si potrebbe fare di più, ma bisogna pur restare coi piedi per terra e fare i conti con un bilancio che già rischia di essere negativo visto che alcuni giocatori potrebbero perdere di valore e potrebbero mancare i soldi delle coppe europee. E allora lì sarebbe davvero un bel guaio.

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Ecco perché proprio De Laurentiis era su tutte le furie dopo l’ennesima sconfitta e vuole tentare il tutto per tutto. «Doveva pensarci prima e accontentare l’allenatore che aveva portato ai vertici d’Italia la squadra», incalza ancora qualcuno, definito poi da altri tifosi «la vedova di Sarri». Fatto sta che con i se e con i ma diventa difficile essere oggettivi. Potrebbe essere stata la fine di un ciclo, come per molti oggi a fine ciclo sono anche tanti giocatori: «Dovevamo venderli quest’estate visto che non sono in grado di continuare ai livelli degli scorsi anni. Ci sono troppi calciatori in fase discendente, proprio quelli più forti. Ci vogliono giovani e volenterosi in questa squadra che possano dare quello che in passato hanno dato Koulibaly, Mertens, Callejon, Allan. Ora è finito il loro tempo qui». Ma difficile lasciar partire a luglio chi fino a giugno aveva dato tanto.  Di commenti drastici e pessimisti è pieno il web in queste ore. E diventa difficile cambiare l’umore ai napoletani in preda alla disperazione. «Rip Napoli», è l'ultima voce del web.
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