Napoli, da Rrahmani ad Anguissa:
ecco gli intoccabili di Spalletti

Napoli, da Rrahmani ad Anguissa: ecco gli intoccabili di Spalletti
di Bruno Majorano
Venerdì 24 Dicembre 2021, 09:00
3 Minuti di Lettura

Non arrivi a vincere 8 partite di fila, a essere primo in classifica e a lottare per lo scudetto per caso. Questo è il punto di partenza fondamentale quando si parla del girone di andata del Napoli. La squadra di Spalletti, riemersa dalle ceneri del 23 maggio 2021 (il pareggio contro il Verona)ha saputo ritrovarsi con la forza delle grandissime. Il lavoro di Luciano è stato incredibile e i risultati iniziali degli azzurri gli hanno dato pienamente ragione.

La prima nota lieta ha un nome preciso ed è quello di Amir Rrahmani. Il difensore kosovaro era arrivato a Napoli la scorsa stagione ma sotto la gestione Gattuso aveva fatto una fatica enorme a trovare spazio e ad emergere. Con Spalletti, però, è stato bravissimo a farsi trovare pronto e a sovvertire le gerarchie della difesa. I problemi fisici di Manolas gli hanno spalancato le porte del campo, ma poi è stato bravo lui a confermarsi e a convincere l'allenatore ad affidargli il posto da titolare fisso. Il resto è venuto da sé: prestazioni di valore partita dopo partita. Con Koulibaly ha formato una linea Maginot capace di tenere la porta del Napoli imbattuta per ben 7 gare.

Se gli azzurri hanno avuto una tenuta difensiva praticamente perfetta è stato anche merito della copertura offerta dal centrocampo. Su tutti il lavoro di Zambo Anguissa. Ecco, il centrocampista camerunense rappresenta una delle sorprese più belle di questo girone di andata. È arrivato a Napoli sul gong della sessione di calciomercato estivo e in pochissimi avrebbero potuto immaginare di un suo impatto così devastante. Ha impiegato pochissimo a prendersi il cuore del centrocampo azzurro elevando in maniera esponenziale anche il rendimento di Fabian Ruiz.

A proposito, anche lo spagnolo sembra essere davvero diventato il punto fermo della mediana del Napoli. Ha segnato 5 reti, ha servito 3 assist (2 in campionato e 1 in Europa League), ma soprattutto è diventato il cuore pulsante del gioco di Spalletti. Da quell'ibrido incapace di decidere le partite, all'ago della bilancia che sposta gli equilibri. A contribuire alla sua crescita la mano di Spalletti e la vicinanza di Anguissa, due fattori decisivi per davvero.

 

Per finire, poi, immancabile nota di merito per i due terzini, Giovanni Di Lorenzo e Mario Rui: i due veri insostitubili del Napoli di Spalletti. Sì, perché proprio in quel ruolo le alternative non esistono. Certo, nell'ultimo periodo si è rivisto Malcuit e le prestazioni del francese sono state anche molto incoraggianti, ma il contributo di Di Lorenzo e Mario Rui è stato fin qui fondamentale. Di Lorenzo, fresco campione d'Europa con la maglia della Nazionale, è stato fin qui il giocatore di movimento più presente in serie A e questo la dice lunga sulla sua importanza. Spalletti non riesce proprio a farne a meno: terzino destro, terzino sinistro e all'occorrenza anche centrale difensivo. Jolly multiuso, non molto differente da Mario Rui, che è stato utilizzato anche da regista di centrocampo aggiunto. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA