Napoli, Spalletti resta in panchina:
«L'anno prossimo in camper in città»

Napoli, Spalletti resta in panchina: «L'anno prossimo in camper in città»
di Gennaro Arpaia
Venerdì 13 Maggio 2022, 11:58 - Ultimo agg. 14 Maggio, 08:01
4 Minuti di Lettura

Non di certo la settimana più facile da quando è a Napoli per Luciano Spalletti, diventato tristemente protagonista in città nelle ultime ore per quello striscione apparso allo stadio Maradona che invitava l'allenatore azzurro a lasciare la squadra in vista del prossimo anno. Sul calendario, però, ci sono ancora Genoa e Spezia: domenica contro i rossoblu sarà l'ultima gara interna della stagione per Osimhen e compagni, con il capitano Lorenzo Insigne a salutare tutti per l'ultima volta e Spalletti che presenterà la gara nella penultima conferenza dell'anno.

Insigne è pronto a dire addio alla sua Napoli, da luglio sarà ufficialmente un calciatore del Toronto FC, ma prima c'è da chiudere al meglio il campionato certificando il terzo posto in classifica che porterebbe gli azzurri sul podio del campionato. Nel frattempo in città monta la rabbia: nelle ultime ore un nuovo striscione è apparso contro la società e Aurelio De Laurentiis, a firma dei gruppi ultras di curva B.

«Se mi restituiscono la Panda vado via? Bisogna vedere in che condizione me la ridanno - ha esordito il tecnico -. Se non ci trovo il cd di Pino Daniele dentro non me la riprendo. Perciò è da valutare quando accadrà. Forse è cambiato qualcosa. Quando sono arrivato non ho trovato contestazione, ma qualcosa di peggio: l’indifferenza. In molti non sentivano più un legame con la squadra e in alcuni momenti mi sembrava essere il solo che credesse nel Napoli. Oggi che siamo in Champions c’è addirittura il rammarico di non aver vinto lo scudetto. Quindi qualcosa è cambiato: molti di più credono nella squadra, non sono più solo. A inizio anno nelle griglie tutti ci mettevano in settima posizione, fuori dalla Champions».

«Vivere in hotel significa dedicarsi totalmente al lavoro. Ci sono molte più occasioni di socializzare con i napoletani in un hotel che in una casa. Poi ho trovato la soluzione: ho già ricevuto un preventivo per un camper, il prossimo anno cambierò un quartiere ogni mese. Farò una sosta in Piazza Dante davanti la storica libreria Pironti che non ho fatto in tempo a conoscere. Con lui avrei fatto volentieri una partita a scopa o a scacchi» ha aggiunto.

«Mi aspetto una partita difficilissima con il Genoa. Vogliamo restare sul podio del campionato. Vogliamo fare una partita intensa, bella, vera per i tifosi che saranno tanti. Loro hanno fatto buone partite nell’ultimo periodo, ci sono tutti gli elementi per una grande gara. Poi sarà l’ultima di Insigne in casa: tra i motivi che mi hanno spinto a venire a Napoli c’era anche Lorenzo, lavorare con lui per un anno è stato un orgoglio.

Lo ringrazio per la professionalità e la disponibilità avuta con me e con i compagni. È stato importante per noi» ha detto il tecnico azzurro.

«Opzione per il terzo anno? Io so che sono l’allenatore del Napoli sicuramente l’anno prossimo. Si riparte da lì. Se avete dei dubbi, ditemeli. Ma il terzo anno è troppo in là, bisogna vedere. Qui ci sono novità tutti i giorni, vedremo. Stiamo facendo il nostro lavoro in maniera corretta, provando a costruire un Napoli ancora più forte perché è un desiderio di tanti».

«Purtroppo quelle gare in casa andate male ci resteranno addosso a lungo. La squadra ha fatto meglio dell’anno scorso e sono tante le cose migliorare. Si tenta ad arte di distruggere tutto ciò».

«Non faremo esperimenti in queste ultime due partite. Vogliamo andare in campo al meglio con Genoa e Spezia. Perché la contestazione in città? Me lo dovreste spiegare voi che siete da più tempo a Napoli. Leggo che i tifosi sono divisi ma quelli che incontro io la pensano come me e sono contenti del percorso fatto. De Laurentiis dice che ho poca napoletanità? Ha detto anche altro su di me».

«Ghoulam può farci comodo domenica, ma penso sempre al risultato: lui si è allenato durante tutta la stagione con grande professionalità. Faremo tutti il giro di campo per salutare i calciatori che andranno via. Ospina o Mertens? Un budget per fare calcio copre 24 calciatori: tre portieri, sei o sette attaccanti. Ci sono calciatori della Primavera che mi piacerebbe premiare, vediamo, siamo sempre in contatto con Frustalupi. Non ho dubbi, resterò qui anche il prossimo anno. Sono l’allenatore del Napoli».

© RIPRODUZIONE RISERVATA