Napoli, Giuntoli blinda Gattuso:
«Ora più uniti che prima»

Napoli, Giuntoli blinda Gattuso: «Ora più uniti che prima»
di Pino Taormina
Venerdì 19 Febbraio 2021, 08:00
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Gattuso ha apprezzato i ripetuti gesti di distensione che De Laurentiis ha fatto nell’ultima settimana. Ieri il presidente non era a Granada ma era più che giustificata la sua assenza: non solo la lunga trasferta nel sud della Spagna ma soprattutto il lungo lavoro al tavolo della Lega Calcio per cercare una intesa sui diritti tv del prossimo triennio e sull’ingresso dei Fondi nella media company. Insomma, da capitano di industria (l’industria è il Napoli) ha ben altro di cui occuparsi in queste frenetiche ore. Gattuso ha apprezzato la presenza sia a Bergamo che nelle ore che hanno preceduto il big match con la Juventus. «Siamo una grande famiglia e i malumori ogni tanto possono capitare». Ma Gattuso ha apprezzato soprattutto la scelta della squadra di andarlo ad abbracciare dopo il match, come testimonianza di qualcosa che a lui (ma anche alla società) era molto chiaro ma che magari non lo era all’esterno: «Siamo tutti uniti con Gattuso», ha detto Politano. Ed è quello che ribadisce il ds Giuntoli nel ventre dello stadio di Granada parlando a SkySport: «C’è sempre stata grande serenità, unità di intenti, abbiamo passato un periodo un po’ travagliato, ma in tutte le migliori famiglie ci sono piccoli disguidi che, poi, vanno sempre a posto. In tutte le famiglie di qualità si va al confronto e, poi, si esce sempre più forti. In questo momento pensiamo di esserne usciti un po’ più forti da quello che è successo. Con Rino arriveremo fino alla fine». Insomma, tutto come prima anche se l’argomento del rinnovo del contratto non può tornare al centro della discussione. Almeno non adesso. C’era una intesa scritta, definita in ogni dettaglio, che lo studio legale Grassani - dopo l’ok della consulente ai diritti di immagine della Filmauro avv.

Ponti - aveva inviato ai legali di Gattuso il 12 gennaio. L’ultimo incontro per la fumata bianca non c’è poi stato e quel contratto è rimasto lì, senza le firme.

 

Il futuro? Difficile poter fare previsioni. Però si sa come funziona con De Laurentiis: nel 2011 Mazzarri era praticamente alla porta con Gasperini che aveva persino firmato il nuovo contratto (e Gasperini ricorda ancora lo smacco) e alla fine rimase. E Sarri, alla fine del primo anno napoletano, per via di quella clausole unilaterali che non riusciva a mandare giù, sembrava a un passo dalla rottura. Ma poi alla Filmauro tutto si risolse con tanto di foto ricordo e abbracci tra De Laurentiis e Chiavelli con Sarri e Pellegrini (il collaboratore del tecnico di Figline). Insomma, in un modo o in un altro gli strappi possono sempre essere ricuciti. Quando, s’intende, De Laurentiis lo ha voluto. Cosa farà quest’anno? Da tempo apprezza il lavoro di due tecnici come Juric e Italiano ma anche l’inverno scorso aveva corteggiato l’allenatore del Verona prima di decidere di tenersi stretto Gattuso che aveva gestito da allenatore-manager il lungo lockdown e che poi, alla ripresa a giugno, aveva anche regalato al club una Coppa Italia, dopo cinque anni di digiuno. Gattuso ha il contratto che scade il 30 giugno. Ed è questa l’unica cosa certa della faccenda. I solchi scavati in questi giorni non sembrano così incolmabili. Ma solo il tempo dirà quello che succederà. 

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