Napoli panchina d'oro: con i gol di Lozano e Zielinski sono 14 quelli messi a segno dalle riserve

Spalletti si conferma sempre più alchimista perfetto per questo Napoli

Hirving Lozano esulta dopo il gol all'Empoli
Hirving Lozano esulta dopo il gol all'Empoli
di Bruno Majorano
Mercoledì 9 Novembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 18:56
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Panchina d'oro. E stavolta il prestigioso premio per il miglior allenatore della stagione c'entra solo fino a un certo punto. Perché a contare è proprio il peso di chi entra a partita in corso. Ieri, altri due centri dalla panchina: Lozano (su rigore) e Zielinski (proprio su assist del messicano). Gol numero 13 e numero 14 da parte di una riserva in stagione. Non male come dato per Luciano Spalletti che si conferma sempre più alchimista perfetto per questo Napoli.

Ma a decidere il complicato rompicapo che stava diventando la partita contro l'Empoli, ci pensa Hirving Lozano che in 10 minuti decide di trasformarsi in asso pigliatutto.

Prima il calcio di rigore (procurato da Osimhen), poi il fallo che costringe Luperto a spendere il secondo giallo della sua partita e per finire - in bellezza - l'assist perfetto per la corsa di felicità di Zielinski. Di tutto di più, per la gioia del Napoli e del popolo napoletano che non si è mai fermato nello spingere i ragazzi nonostante il risultato congelato sullo 0-0. Come detto, quindi, ci pensa Lozano che entra a metà ripresa con la voglia di chi sa di poter spaccare la partita. Su quella fascia c'è Parisi, non esattamente il più comodo dei clienti, ma il messicano ci mette due minuti a fargli capire che da quel momento in poi inizieranno gli incubi. Un paio di sgasate e via, giusto per mettere in chiaro le cose. Poi quel pallone preso tra le mani in occasione del calcio di rigore. Lozano diventa il quinto giocatore diverso a presentarsi sul dischetto in stagione, dopo Osimhen, Kvara, Zielinski e Politano. «Lo volevo calciare io», ha raccontato Lozano a fine paritta. «Poi ho avuto la spinta da parte dei compagni perché tutti mi hanno detto vai. E così ho fatto: sono andato e ho fatto gol. Che dire: sono stato davvero contento». E infatti il Chucky non ha paura e con un destro molto potente riesce a piegare le mani di Vicario che pure si era buttato dal lato giusto. È il gol che stappa la partita e indirettamente anche le gambe di Lozano che da quel momento si trasforma nel mattatore. Con un guizzo a centrocampo costringe Luperto al secondo fallo da ammonizione e con l'Empoli in 10 uomini il Napoli diventa padrone assoluto del campo. Gli ospiti spariscono e nel finale è ancora il messicano a mettere il sigillo con un assist perfetto per l'inserimento di Zielinski. Un gol e un assist: niente d'altro da chiedere per Lozano che conferma l'ottima scelta da parte di Spalletti. Ma l'allenatore degli azzurri ha dimostrato sempre di saper gestire le sue forze, di far sentire tutti protagonisti senza prime donne. «In questa squadra tutti quanti siamo protagonisti», spiega ancora Lozano che sa di aver contribuito con un bel mattoncino alla corsa del Napoli. «Abbiamo fatto un buono lavoro a inizio stagione e ora stiamo raccogliendo i frutti. Lavorare bene è il vero segreto di questa squadra». E poi, come detto, l'assist per Zielinski che per certi versi sarà «amico» del messicano appena per qualche giorno, poi saranno rivali al Mondiale, visto che Messico e Polonia sono inserite nello stesso girone e si affronteranno proprio all'esordio il prossimo 22 novembre. «È vero, questo è un antipasto del Mondiale e con Piotr ne abbiamo già parlato in queste settimane. Quella dell'esordio sarà una sfida speciale anche perché Piotr è un grande giocatore».

 

Detto fatto, e in attesa di quello che accadrà sui campi del Qatar Zielinski e Lozano giocano nella stessa squadra, indossano la stessa maglia e sognano di centrare lo stesso obiettivo. Ecco perché anche ieri si sono cercati e trovati alla perfezione. Assist del messicano, gol del polacco, asse vincente che conferma l'importanza degli uomini che entrano dalla panchina. Sì, anche Piotr Zielinski è partito da riserva, ma in corso d'opera si è rivelato decisivo. Lui che solitamente dovrebbe essere titolarissimo. Nessun problema, nessun muso lungo, anzi. Non appena Spalletti gli chiede di entrare in campo lui è pronto. Si piazza sulla trequarti i inizia a incantare con quelle sue giocate mai banali e sempre preziose per i compagni. Il gol, quindi, diventa solo l'acuto di una prestazione di assoluta qualità. E anche Raspadori carica il gruppo. «Ora c'è grande entusiasmo, l'anno scorso con l'Empoli si erano persi 6 punti. Avremmo voluto sbloccare prima la partita, ma siamo davvero contenti. Se vogliamo andare avanti così dobbiamo pensare a ogni partita come se fosse una finale. Fare tante vittorie ti porta a lavorare con entusiasmo. Resettiamo dopo ogni partita e ripartiamo con la volontà e il coraggio. Poi quando i compagni che entrano dalla panchina ti danno una mano è un bell'aiuto. Approfitteremo della pausa per riposare un po', non è un problema». 

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