Napoli alla volata Champions,
Gattuso chiede serenità

Napoli alla volata Champions, Gattuso chiede serenità
di Pino Taormina
Martedì 4 Maggio 2021, 08:30 - Ultimo agg. 19:04
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Tutto è in bilico. O quasi. È la situazione in cui si trova il Napoli (e non solo il Napoli) che dovrà affrontare il rush finale, da sabato a La Spezia fino al 23 maggio, con poche certezze future. Perché arrivare quarti è diverso da arrivare quinti. E se i piani della società cambieranno inevitabilmente a seconda del piazzamento, anche le situazioni individuali, quelle dei singoli giocatori, sono legate all'obiettivo finale. Mica sono così tanti i giocatori sicuri di restare. Lo è Osimhen, attorno a cui costruire il Napoli del futuro, ma tutti gli altri, chi per un motivo chi per l'altro, questa certezza non ce l'hanno. Perché il club azzurro deve limare il monte ingaggi e se avrà i 45-50 milioni che garantisce la Champions è un conto e se non li avrà sarà un altro conto. Sull'altalena c'è Insigne, per esempio: senza Champions, impossibile chiedere un rinnovo vicino ai 4,5 milioni di euro che guadagna adesso. Chiaro che anche la permanenza di big come Koulibaly o Fabian è legata a filo diretto al risultato finale. Nel senso che se non dovesse arrivare, il rischio serio è che tutti e due possano finire sul mercato. Insomma, la Champions è calcisticamente questione di vita o di morte. Ed è per questo che Gattuso dà oggi lavorerà ancor di più sulla testa dei giocatori che forse con il Cagliari hanno mostrato il braccino che non può essere di un gruppo che sta ai vertici del calcio italiano da un decennio ormai (in ogni caso, il pari di domenica garantisce la partecipazione aritmetica alla prossima Europa League: il Napoli va in Europa per la dodicesima volta consecutiva).

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I crampi di Koulibaly nel finale con i sardi sono probabilmente legati a un aspetto particolare: il digiuno per il Ramadan. Il difensore, infatti, in questo periodo non mangia durante il giorno e questo potrebbe aver condizionato anche la sua prestazione. Sia pure in parte, ovvio. Sarà così per tutti i giocatori musulmani fino a mercoledì prossimo. E lo sarà anche per Koulibaly. Che anche ieri pomeriggio è stato visto ad Agnano e sul viale dei Giochi del Mediterraneo fare donazioni di indumenti ad alcuni immigrati. In ogni caso, nessun dubbio che in difesa giocherà lui. Si valuteranno questa mattina anche le condizioni di Osimhen costretto a uscire dopo la botta in testa: tre punti di sutura e situazione che verrà monitorata alla ripresa. Ma pochi dubbi sul fatto che sarà disponibile per sabato. Gattuso oggi mostrerà i minuti finali della gara con il Cagliari: gli errori di impostazione che hanno condizionato il risultato finale. Sono una decina i video che verranno mostrati alla squadra dal vice di Gattuso, Riccio, e preparati dagli analisti. Ci saranno anche i quattro nazionali che ieri si sono vaccinati. Ovviamente anche loro sotto osservazione ma si alleneranno regolarmente. La presenza di Politano con Insigne, Di Lorenzo e Meret, lascia ancora aperta la speranza per l'esterno azzurro di una convocazione per l'Europeo. Senza dubbio Gattuso sa bene che questo rush finale lo vincerà chi avrà la testa più sgombra. Ha la sensazione, Ringhio, che quella dei suoi giocatori non lo sia stata del tutto domenica pomeriggio. Il destino è ancora tutto nelle mani del Napoli: il calendario e gli scontri diretti fanno sì che gli azzurri hanno la certezza che 4 vittorie daranno il pass della Champions, senza attendere i risultati delle altre.

Non è questione di poco conto. Ma è anche vero che un solo passo falso, con lo Spezia, poi con Udinese, Fiorentina e Verona, di fatto rischierebbe di escludere il Napoli dalla corsa. I conti sono fatti facilmente. Ecco, questo è il peso che gli azzurri non devono avvertire. Ed è su questo che Gattuso da oggi inizierà a lavorare: nessuno deve sentire il senso di ogni match che sta per arrivare, ovvero da dentro o fuori. Sembra una banalità, ma sono davvero quattro finali. E sarà così: perché non vincere con lo Spezia significa ridurre (e di molto) le proprie chance. Lo sa Gattuso ma lo sanno benissimo tutti i giocatori. Col Cagliari, il Napoli ha giocato il suo jolly. Altri non ce ne sono. 

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