Napoli, oggi il primo test in ritiro
poi Gattuso perde mezza squadra

Napoli, oggi il primo test in ritiro poi Gattuso perde mezza squadra
di Pino Taormina
Venerdì 28 Agosto 2020, 08:00
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Inviato a Castel di Sangro 

Gattuso non è il tipo che s'emozioni per queste cosucce. È un triangolare che tecnicamente dirà poco o nulla perché davanti a sé il Napoli avrà due formazioni di Eccellenza come Aquila e Castel di Sangro. In realtà, se è vero che spesso questi allenamenti stanno sullo stomaco degli allenatori, queste due mini-gare (ognuna delle durata di 45 minuti) di oggi pomeriggio, questo esordio estivo del Napoli, lo è un po' di meno. Perché per riavere la squadra tutta al completo, come questo pomeriggio, Ringhio dovrà attendere più o meno il 9 settembre, quando gli 11 convocati per le varie nazionali torneranno dagli impegni della Nations League. Resteranno qui Osimhen, Koulibaly, Ospina, perché in Africa e Sud America è ancora tutto fermo per l'emergenza Coronavirus. Ovvio, Gattuso sa che c'è poco o nulla da aspettarsi: è un triangolare che arriva dopo appena 6 allenamenti, di cui ben tre a porte chiuse perché il tecnico calabrese vuole provare soluzioni a palla ferma senza avere gli occhi del mondo puntati addosso. Ma di benzina ce ne sta davvero poca.
 
 

Il Napoli torna in campo appena 20 giorni dopo la sfida di Champions con il Barcellona. È il calcio ai tempi del Covid 19. Vuole evitare Gattuso di esporre a brutte figure i suoi ma la cosa più importante è scongiurare accidenti fisici. Però è una gara speciale, c'è poco da fare: perché davvero si tratta dell'unica verifica attendibile da qui a 14 giorni. E considerando che il 19 settembre (salvo ripensamenti) inizierà il campionato, una volta tornati alla base Insigne, Mertens e soci avranno appena 6 giorni per prepararsi al via. Dunque, oggi gli azzurri dovranno sperimentare a che punto sia il progetto di conversione della linea offensiva, ammesso e non concesso che Gattuso viri verso qualcosa di diverso dal 4-3-3. Inutile attendersi indicazioni vere sul Napoli che verrà dai due match di questo pomeriggio, di sicuro però saranno due partite in cui Gattuso capirà le condizione atletiche di Osimhen che, più di tutti, viene da un lockdown totale. Gattuso non è un allenatore impaziente e sa che da questo pomeriggio non arriveranno risposte definitive ma solo degli indizi. Diciamo una traccia. Poi vedrà andar via, uno dietro l'altro Mertens, Elmas, Hysaj, Mario Rui, Fabian Ruiz, Zielinski, Milik, Lobotka, Insigne, Di Lorenzo e Meret. Ne resteranno, in ogni caso, ben 25, più che sufficienti per continuare a lavorare sodo.



Sarà sicuramente il primo evento calcistico in Italia che si tornerà a giocare con il pubblico sugli spalti. La Regione Abruzzo ha aperto lo stadio ai tifosi già per gli allenamenti: per oggi pomeriggio (il triangolare inizia alle 17,30) sono stati venduti 935 biglietti. Ne sono disponibili ancora una manciata. Ma non è escluso che si possa aumentare la capienza a 1563 spettatori: ieri commissione di vigilanza e esperti della Regione hanno fatto un sopralluogo. Ci sono le condizioni, visto che la capienza è di 7 mila persone, di aumentare gli spettatori garantendo sempre il distanziamento. È un test anche questo: difficilmente, però, la serie A si giocherà, almeno all'inizio, con i tifosi. Ma se questa è la via indicata dal governatore dell'Abruzzo, Pescara e le altre abruzzesi potrebbe giocare le proprie gare interne con una presenza ridotta sugli spalti. Paradossi di un sistema dove ognuno fa per conto suo. Intanto, ci sarà De Laurentiis sugli spalti e non è escluso che possa esserci, un po' a sorpresa, anche il presidente della Figc Gabriele Gravina. È atteso per oggi nel quartier generale del Napoli, questa è casa sua: l'impianto-gioiello dove si giocherà oggi il triangolare è stato costruito dalla sua famiglia a metà degli anni 90. La sua presenza sugli spalti, assieme ad altri tifosi che tornano a gridare «gol» dopo quasi sei mesi, sarebbe assai significativa. 
 
 
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