Insigne è (ancora) SpaccaNapoli:
«Ma adesso reagisca»

Insigne è (ancora) SpaccaNapoli: «Ma adesso reagisca»
di Dario Sarnataro
Sabato 19 Ottobre 2019, 09:00
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De Laurentiis sprona, a modo suo, Insigne, la cui reazione è attesa in campo. Nel frattempo con le loro opinioni i tifosi illustri provano a interpretare il momento, mettendosi dalla parte del patron o di Lorenzo, o anche a metà strada. «Ho apprezzato la chiarezza spietata di De Laurentiis esordisce Giuseppe Bruscolotti, ex capitano del Napoli - perché c'è stato un tentativo di sgombrare il campo da ogni equivoco dopo tante chiacchiere. Insigne deve rispondere sul campo in modo razionale, ormai lui rappresenta il Napoli, è il capitano e quindi una figura molto importante sia per la squadra che per la città. Ha un'età matura per analizzare le parole del presidente senza farsi prendere dall'istinto ma canalizzandole in spinta propositiva in campo».
 
Non è pienamente concorde Vincenzo Montefusco: «Non mi sono piaciute le parole del presidente. Insigne è il capitano del Napoli e va rispettato. Forse l'errore è stato proprio quello di dargli la fascia: stimo tantissimo Lorenzo e l'ho sempre difeso, ma non è pronto o adatto per quel ruolo. Tuttavia se Insigne non è tranquillo, bisognerebbe capirne i motivi. È sempre al centro del progetto? È messo nelle condizioni giuste per esprimersi? Non si è capito. E Ancelotti, da allenatore, è chiamato a risponderne. Poi è vero che Lorenzo non deve sbagliare atteggiamento, ma non sarebbe meglio dargli per una volta una carezza?».

«In questo momento delicato - dice Gennaro Iezzo certe cose bisognerebbe dirle a quattr'occhi e non pubblicamente. Le dichiarazioni del presidente in questo senso non aiutano, anche se mi auguro possano diventare uno sprone per scuotere Lorenzo, che resta un calciatore straordinario che deve tornare a fare la differenza col Napoli. Per rendere al meglio deve giocare però nella sua posizione ideale».

L'attore Gino Rivieccio ha le idee chiare: «Come al solito De Laurentiis non le ha mandate a dire ma è stato più duro su altri temi. È vero che Insigne il problema deve risolverlo con se stesso, deve capire che non è mai stato facile e mai lo sarà per un napoletano imporsi in quello stadio. Le sue intemperanze non possono essere consentite, a maggior ragione visto che è capitano e non è più un ragazzino. L'uscita di De Laurentiis, per me giusta, è stata volta anche a tutelare l'intera squadra e Ancelotti».

Il cantante Sal Da Vinci, in sala da registrazione per il nuovo album, prova a stemperare: «Il presidente è il proprietario del club e vuole i risultati: Insigne, vi assicuro, ama alla follia la maglia azzurra. Certo, la tensione non va alimentata e qualche volta meglio parlare di meno. In ogni caso non ci vedo niente di strano, sono discussioni che accadono di norma in una famiglia. Vanno trovati i giusti equilibri, tutti hanno nel loro intento la voglia di vincere col Napoli. Sono amico di Lorenzo e mi ha sempre parlato benissimo di Ancelotti e non mi è parso mai irrequieto nell'essere il capitano del Napoli, anzi è felice di giocare per la propria città».

L'attore Maurizio Aiello è netto: «Il presidente non è nuovo a dichiarazioni sopra le righe e per me i panni sporchi si devono lavare in famiglia. Tuttavia Insigne ha un carattere un po' particolare, va stuzzicato ogni tanto. Con l'Italia vediamo un Insigne più sereno. Se non vuole stare più a Napoli è meglio che vada via, un capitano non può essere scontento».

Infine la showgirl Maria Mazza: «La presa di posizione di De Laurentiis mi sembra strana. C'è qualcosa che non torna. Io sono certa che Lorenzo dimostrerà in campo il suo valore, è un giocatore troppo importante per il Napoli».
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