Napoli-Inter, Demme sfida Brozovic:
quando la vittoria arriva dall'equilibrio

Napoli-Inter, Demme sfida Brozovic: quando la vittoria arriva dall'equilibrio
di Roberto Ventre
Sabato 17 Aprile 2021, 09:00 - Ultimo agg. 18:04
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Indispensabili, Demme per il Napoli e Brozovic per l'Inter: i due uomini che danno equilibrio, quelli che svolgono il lavoro oscuro, il più prezioso per arrivare ai successi. Due pedine fondamentali per Gattuso e Conte proprio per la loro capacità di sacrificarsi in campo, di lottare a denti stretti su ogni pallone e di proteggere i difensori centrali schermando i passaggi filtranti pericolosi.

Demme è riuscito a guadagnarsi con pieno merito una maglia nell'undici base, a inizio stagione il titolare era Bakayoko, arrivato in prestito dal Chelsea: continuità di rendimento, due gol e tre assist. Il tedesco che l'anno scorso si era disimpegnato bene da playmaker nel 4-3-3 di Gattuso, sta facendo altrettanto bene in questo campionato in cui il tecnico calabrese si è affidato al 4-2-3-1. La sua presenza in campo è importantissima per la fisionomia del centrocampo, perfetta la coppia con Fabian Ruiz: qualità e quantità. E poi con Demme in campo il Napoli ha avuto una media punti molto alta di 2,21 (13 vittorie, due pareggi e 4 sconfitte) e fondamentale come sempre è stato il suo contributo nell'ultimo successo degli azzurri al Ferraris sulla Sampdoria. Arrivò a Napoli a gennaio 2020 e il suo innesto in squadra fu prezioso: l'ex centrocampista del Lipsia si inserì rapidamente nei meccanismi tattici di Gattuso e si trovò subito a suo agio nel Napoli. Demme che da ragazzino aveva proprio come idolo il centrocampista del Milan che era uno che non mollava mai e proprio queste sono le caratteristiche migliori di Diego fondamentale per dare equilibrio a una squadra che gioca con due esterni di attacco, un trequartista e una punta centrale. E la sua presenza sarà ancora più importante nella sfida contro l'Inter, la capolista del campionato, formidabile a colpire in ripartenza con Lukaku e Lautaro Martinez: decisivo sarà il suo contributo nella fase di non possesso, la sua capacità di recuperare palloni e di chiudere gli spazi davanti alla difesa.

Brozovic è il playmaker del centrocampo dell'Inter, l'uomo d'ordine davanti alla difesa tra le due mezzali Barella e Eriksen.

Ventisei presenze, un gol e sei assist: la sua presenza è essenziale per proteggere la difesa a tre e prevenire tutte le situazioni di pericolo. L'Inter ha cambiato passo nel girone di ritorno aumentando il ritmo e vincendo 11 partite su 11 (è la squadra che ha conquistato più punti, 33, seguita a quota 25 da Napoli e Atalanta) e una delle chiavi di questo rendimento da record è stata proprio la presenza di Brozovic, un elemento fondamentale per la compattezza della squadra di Conte in fase difensiva. Settimo anno in maglia nerazzurra, il centrocampista croato ha anche una grande esperienza internazionale: 57 le presenze con la nazionale croata e sei reti. Ha preso parte con la Croazia ai Mondiali in Russia nel 2018, avventura chiusa al secondo posto con la sconfitta in finale contro la Francia. Un centrale che riesce a svolgere al meglio la doppia fase per la sua capacità di muovere rapidamente il pallone nell'impostazione della manovra e di andare in pressing sugli avversari per bloccare tutte le insidie. Continuità di rendimento, prestazioni quasi sempre al top, Brozovic sta disputando una stagione ad alti livelli ed è stato uno degli uomini chiave della grande cavalcata della squadra di Conte in campionato. Un elemento indispensabile per far funzionare al meglio le stelle dell'attacco Lukaku e Lautaro Martinez che finalizzano al meglio il lavoro della squadra. E in questo senso l'apporto di Brozovic è decisivo perché la manovra dal basso parte spesso da lui e perché lui a e neutralizzare le insidie per la difesa nerazzurra con il suo lavoro in fase di copertura. 

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