Napoli-Inter è Koulibaly vs Lukaku:
la sfida dei due giganti d'ebano

Napoli-Inter è Koulibaly vs Lukaku: la sfida dei due giganti d'ebano
di Roberto Ventre
Mercoledì 14 Aprile 2021, 12:00
3 Minuti di Lettura

Koulibaly contro Lukaku, il duello tra giganti, due simboli di Napoli e Inter. Kalidou, senegalese, da piccolino si trasferì in Francia con i genitori a Saint-Dié, il papà lavorava in una segheria. Romelu è nato ad Anversa, è di origini congolesi, a casa in Belgio da bambino navigava tutt'altro che nell'oro.

Due storie speciali che Koulibaly e Lukaku hanno raccontato in passato a The Player's Tribune, tanto sudore e tanti sacrifici per poter diventare calciatori e realizzare i loro sogni, due campioni che sono trascinati da una carica speciale, abituati da sempre a lottare e a conquistare i traguardi con il lavoro duro. Kalidou cominciò a giocare a calcio a piedi nudi con i cugini in un parco vicino casa a Saint-Diè, il sogno cominciò a prendere forma quando entrò nelle giovanili del Metz e poi esordì in prima squadra in Ligue 2 a 19 anni, nel 2012 passò alla squadra belga del Genk e nel 2014 il trasferimento al Napoli. Romelu vide cominciare a materializzarsi il suo sogno quando entrò nelle giovanili dell'Anderlecht, subito riuscì a farsi spazio a suon di gol ed entrò in prima squadra. Poi il gran salto in Premier League con Chelsea, West Bromwich, Everton e Manchester United prima del passaggio all'Inter nell'estate del 2019. 

Due simboli della lotta contro il razzismo. Lukaku dopo i «buu» subiti da una parte di pubblico allo stadio di Cagliari durante il match del primo settembre 2019 contro l'Inter scrisse sul suo profilo instagram: «Giocatori, uniamoci e combattiamo il razzismo». Koulibaly è stato vittima due volte dei «buu» razzisti negli stadi: la prima all'Olimpico di Roma da parte della curva laziale durante la partita contro il Napoli del 3 febbraio 2016 che l'arbitro Irrati sospese per un paio di minuti, la seconda al Meazza da parte della curva interista nel match contro gli azzurri del 26 dicembre 2018. «Orgoglioso del colore della mia pelle.

Di essere francese, senegalese, napoletano: uomo», scrisse poi Kalidou sul suo profilo instagram.

Domenica al Maradona si rinnova la sfida, sarà per loro il quarto incrocio tra coppa Italia e campionato: all'andata la sfida al Meazza l'ha risolta proprio Lukaku su calcio di rigore ma Koulibaly è riuscito a marcarlo bene per tutta la partita e a frenarne la sua pericolosità soprattutto nella progressione. Sfida che si rinnova tra Romelu che con i suoi gol (20) sta trascinando l'Inter sempre più verso lo scudetto e Koulibaly invece che è il pilastro della difesa del Napoli ed è uomo chiave degli azzurri nella corsa Champions League. Sarà uno dei duelli più importanti della supersfida tra Napoli e Inter: toccherà proprio a Koulibaly fermare l'avversario più pericoloso, il vero trascinatore della squadra di Conte. 

 

Un anno d'oro per Lukaku, punto fermo nell'Inter, in campionato ha saltato per infortunio solo la partita di andata contro il Parma. Una continuità realizzativa impressionante e infallibile anche sui calci di rigore (da quando è all'Inter li ha realizzati tutti), un attaccante potente, difficilissimo da marcare e imprendibile nelle ripartenze. Koulibaly di partite di campionato invece è stato costretto a saltarne sette (quattro per l'infortunio muscolare accusato nel match contro la Lazio, out con Torino, Cagliari e Spezia e in panchina a Udine, due per la positività al Covid-19 con Genoa in trasferta e la Juve in casa e una per squalifica contro il Sassuolo al Mapei Stadium) e appena è rientrato ha fatto la differenza con la difesa azzurra che è tornata nuovamente solida. Il senegalese ha le caratteristiche per fronteggiare al meglio Lukaku, per limitare l'esplosività: una sfida nella sfida avvincente. Un duello tra due giganti.

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