Napoli-Inter è Milik contro Lukaku:
la sfida tra i giganti del gol

Napoli-Inter è Milik contro Lukaku: la sfida tra i giganti del gol
di Bruno Majorano
Sabato 4 Gennaio 2020, 08:44
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Sono grandi e grossi. In area di rigore mettono paura un po' a tutti. Perché con il loro corpo formato xxl sono capaci di buttare giù anche una muraglia umana. Arek Milik (25 anni) e Rumelu Lukaku (26) sono le due facce più offensive di Napoli e Inter. 186 centimetri il polacco, 190 il belga, circondati da muscoli possenti. Ma la loro non è solo forza bruta, perché sanno usarla nel modo giusto.

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DESTINI
Milik è arrivato a Napoli nell'estate 2016, quella dell'addio di Gonzalo Higuain. Del Pipita avrebbe dovuto ereditare il ruolo e anche il numero di maglia. A causa degli infortuni (due volte rottura del crociato del ginocchio) questa è la sua prima vera stagione al 100% della condizione, mentre per il numero aveva già scelto di raddoppiare: dal 9 al 99. Anche Lukaku è arrivato per prendere il posto di un altro argentino, ovvero Icardi che l'Inter aveva deciso di scaricare quanto prima. Si è preso la maglia numero 9 - che per lui è una sorta di tatuaggio - e si è caricato la squadra sulle spalle alla velocità della luce. D'altra parte Antonio Conte era stato chiaro: pur di avere il gigante belga si era detto pronto a incatenarsi ai cancelli della Pinetina. Accontentato l'allenatore, è venuto poi il momento di accontentare anche i tifosi e l'impatto di Lukaku sul mondo Inter è stato devastante. Ha giocato 17 partite su 17 di campionato segnando 12 gol e dominando in lungo e largo con il suo strapotere fisico con un centro ogni 120'. Ma non solo. Il belga ha collezionato 8 reti in altrettante trasferte di serie A (con due doppiette, è rimasto a secco solo a Genova con la Samp e a Firenze), striscia che intende allungare anche lunedì contro il Napoli.

TORNA AREK
Dall'altra parte ci sarà Milik, il polacco che al San Paolo aspettano da 3 lunghi anni. Dopo un calvario che sembrava infinito sta dimostrando di avere qualità non solo fisiche. I numeri in tal senso parlano chiaro: 8 presenze in campionato e 6 gol segnati con una media di uno ogni 100 minuti. Ancelotti lo aveva già messo al centro del suo progetto, ma ora con Gattuso il suo ruolo sarà fondamentale. Se con due punte doveva dividersi lo spazio con un altro compagno, nel tridente di Ringhio sarà l'unico vero padrone dell'area di rigore avversaria. Non male come notizia per il polacco che non ha mai negato di gradire maggiormente una posizione centrale con due ali che gli ronzano attorno.

SOGNI EUROPEI
Se in campionato Lukaku ha brillato più di Milik, il polacco può vantare uno score incredibile in Champions visto che ha segnato 3 gol in altrettante gare giocate. Certo, le reti sono arrivate tutte nella stessa gara (quella vinta comodamente dal Napoli contro il Genk nell'ultima del girone), ma il dato numerico resta, tanto più che il collega neroazzurro è rimasto a quota 2 in 5 tentativi stagionali.

POLI OPPOSTI
Come caratteristiche e modo di giocare non si somigliano troppo, perché Milik è un tiratore dalla distanza quasi infallibile, è bravo sui calci piazzati e segna sfruttando le giocate dei compagni. Di contro, Lukaku è un trascinatore, uno di quelli che se parte palla al piede devi fermarlo solo con le cannonate. Il suo contributo è totale, visto che è anche un ottimo uomo assist (per informazioni chiedere a Lautaro Martinez). Lunedì probabilmente si incroceranno solo al fischio d'inizio e nel tunnel degli spogliatoio perché poi le loro zone di competenza in campo sono diametralmente opposte. Una cosa, però, è certa: gran parte dei destini di Napoli e Inter dipenderà da loro, dalle loro polveri più o meno bagnate.
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