Inviato a Castel Volturno
Le auto dei tifosi sono ferme all'esterno. Ed è il segnale di un entusiasmo che cresce col passare dei giorni. Quella di Milano è un'altra trasferta vietata, la terza consecutiva ai napoletani. E per domani gli ultrà preparano un altro saluto speciale, all'esterno del Maradona. Ma è evidente che non si può andare avanti a forza di divieti del Viminale. Dal centro tecnico, uno alla volta, escono i calciatori e c'è chi, come Mario Rui, si ferma per fare le foto. Dentro la squadra ha svolto la prima seduta di allenamento quasi al completo: mancano Lozano e Ospina e manca ancora Anguissa che ha avuto il permesso per rientrare stamane. E quella di oggi è la giornata delle sedute al monitor, della tattica mostrata, dei video dell'Inter che sono stati preparati dallo staff tecnico. Per guadagnare tempo, in ogni caso, anche ai tre assenti è stato inviato del materiale per cominciare a studiare i nerazzurri.
Spalletti di dubbi ne ha davvero pochi: forse, l'unico, è quello tra Politano e Lozano con il primo che pare favorito rispetto al messicano dalla lingua lunga. Perché, chiaro, non ha detto nulla di fastidioso («Vorrei andare a giocare in una squadra più forte») ma è lo spirito autolesionista che non va giù: perché rovinare da soli questo clima di festa? Oggi il ds Giuntoli proverà a spiegare al Chucky che bisogna stare più attenti con le parole. Ma nessun caso diplomatico. Ospina tornerà titolare mentre Meret giocherà a Mosca con lo Spartak. Manolas non è ancora recuperato al cento per cento, ma anche in questo caso dovrà far tirare il fiato a uno tra Koulibaly e Rrhamani in Europa League.
E San Siro non è proprio il suo campo perfetto: non ha mai segnato, ha rimediato due cartellini rossi ed è lo stadio di Italia-Svezia, dove rimase in panchina per tutto il tempo. Politano avverte, l'ex di turno: «Ci aspetta una battaglia, ma è una partita da vincere contro quella che per me resta la favorita per lo scudetto». Vincere significa far precipitare l'Inter nell'abisso del - 10. Il presidente De Laurentiis sarà in tribuna del Meazza.
Il Napoli rientrerà a Napoli subito dopo la gara con l'Inter. Ma c'è preoccupazione del club azzurro per le notizie che arrivano dalla Russia dove ieri si sono registrati 1.251 decessi provocati dal Covid-19, il massimo in un giorno dall'inizio dell'epidemia, come riporta la Tass citando i dati del centro operativo nazionale anti-coronavirus. Il Napoli è in stretto contatto con l'Uefa con cui ha preparato un piano speciale: nessuna conferenza a Mosca pre-partita (si dovrebbe tenere a Castel Volturno) e cancellato il sopralluogo tradizionale allo stadio del giorno prima. Una trasferta in bolla totale, come in pieno lockdown in Italia. Al momento è prevista una capienza ridotta al 30 per cento del pubblico.