Napoli-Juve, è sempre Koulibaly:
«Grandi ma ora non esaltiamoci»

Napoli-Juve, è sempre Koulibaly: «Grandi ma ora non esaltiamoci»
di Roberto Ventre
Domenica 12 Settembre 2021, 08:00 - Ultimo agg. 19:00
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La grande festa sotto la curva B: Koulibaly affonda la Juve a sei minuti dalla fine e si gode la vittoria con i compagni, momenti interminabili di felicità. E poco prima la gioia per il gol del 2-1 che festeggia scattando una foto ai tifosi. «L'esultanza dopo il gol del 2-1? Ho visto i tifosi, è stato troppo bello. Volevo fotografare il momento, la vittoria è per loro che ci sono mancati per oltre un anno e vederli qua ci rende felici, i tifosi lo meritavano», ha detto il difensore senegalese a Dazn a fine partita. 

Ancora decisivo contro la Juve, dopo il gol dell'1-0 di testa da calcio d'angolo realizzato al 90esimo all'Allianz Stadium il 22 aprile 2018: il Napoli di Sarri avvicinò i bianconeri a un punto ma poi lo scudetto lo vinse la Juve. Questa volta Kalidou ha segnato il gol decisivo sempre nel finale, a sei minuti dal termine, sempre da calcio d'angolo sfruttando al meglio il doppio errore di Szczesny e Kean: un successo che consente dopo tre giornate al Napoli di restare in vetta e di lasciarsi otto punti alle spalle i bianconeri. «Il +8 sulla Juve? Troppo presto, noi non pensiamo a nessuno. Pensiamo a noi stessi, a vincere le nostre partite. Però dobbiamo continuare a vincere, a prendere esperienza. Stiamo lavorando bene ma non dobbiamo esaltarci». Fascia di capitano al braccio per Koulibaly dopo l'uscita dal campo di Insigne. «L'abbraccio a Insigne dopo il gol? Abbiamo un rapporto di amicizia, gli voglio bene e lui ne vuole a me. Dobbiamo correre uno per l'altro in campo, lui ha corso fin quando non ce l'ha fatta più, poi è entrato un altro e ha fatto lo stesso. Non dovevamo sottovalutare la Juve, loro sono forti anche con tante assenze, abbiamo dato tutto per vincere». Cancellata così anche un'amarezza legata alla Juve, l'autorete all'Allianz Stadium che costò il ko al Napoli negli istanti finali: fu quello del gol del 4-3 dei bianconeri il 31 agosto 2019 contro gli azzurri di Ancelotti. 

 

Un esempio Koulibaly, un leader non solo tecnico ma per i comportamenti, gli atteggiamenti e per come si fa volere bene dai compagni. Spalletti lo ha elogiato nella conferenza stampa di vigilia sottolineando il suo grande senso di appartenenza alla maglia e dicendo che il difensore senegalese è un esempio da seguire per tutti in squadra. Koulibaly ha fatto di tutto per tornare il più presto possibile in gruppo dopo gli impegni di qualificazione mondiale con il Senegal. («Ha modificato due volte il volo aereo e si è cambiato direttamente in aeroporto per venire al campo a Castel Volturno senza passare da casa», ha svelato Spalletti nella conferenza stampa di venerdì a Castel Volturno). E Kalidou contro la Juve si è fatto trovare pronto, tra i migliori in campo in assoluto e non soltanto per il gol della vittoria ma anche per le tante chiusure decisive in fase difensiva. Insuperabile nella linea a quattro arretrata, preciso nell'impostazione dal basso, e poi decisivo con un opportunismo da bomber in uno degli ultimi assalti alla porta di Szczesny. 

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Salterà per squalifica la trasferta di giovedì a Leicester in Europa League e tornerà in campionato lunedì prossimo contro l'Udinese: un pilastro del Napoli il difensore senegalese, un top player assoluto, un valore aggiunto.

Determinante contro la Juve, una serata magica per lui, un successo in rimonta arrivato proprio per un suo guizzo. Koulibaly è ripartito fortissimo già delle prime due gare: a Napoli sta benissimo, le voci di mercato legate a squadre di Premier League non sono sfociate in trattative e Kalidou è rimasto in maglia azzurra ed sempre più un leader del Napoli, amatissimo dai tifosi che ieri lo hanno osannato a lungo all'uscita dal campo a fine partita. E Koulibaly la festa se l'è goduta fino in fondo.

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