Napoli saluta da capolista la Juve e le altre: «Altro che corto muso»

«Hanno preso tutti insieme i gol risparmiati nelle scorse gare»

Napoli saluta da capolista la Juve e le altre: «Altro che corto muso»
di Delia Paciello
Sabato 14 Gennaio 2023, 12:59 - Ultimo agg. 15 Gennaio, 10:17
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«E se ne va, la capolista se ne va», canta Napoli, una città in festa dopo l’ennesimo successo della sua squadra in Serie A. Stavolta però non era una partita qualunque: c’era attesa e palpitazione per il big match con la Juventus, per qualcuno la vera sfida scudetto. In più non era mai capitato prima che il Napoli affrontasse i bianconeri da capolista con ben 7 punti di vantaggio.

Un momento particolare della stagione perché i ragazzi di Spalletti erano in cerca della condizione persa al rientro dalla pausa con la prima sconfitta stagionale in campionato, a cui però è subito seguita una reazione da vera squadra con la Samp che ha messo in mostra una condizione fisica in crescita ma non ancora al top. Al contrario la squadra di Allegri veniva da una gran bella rimonta: ben 8 vittorie con 0 gol subiti. «Sarà difficile rompere il muro difensivo della Juve», commentavano infatti tanti addetti ai lavori. Eppure i napoletani avevano sì un po’ di tachicardia, ma al contempo erano fiduciosi per questa sfida: «Sarà l’occasione per riprendere il ritmo: questa è una gara che fa ritrovare le energie», commentavano i meno scaramantici. E hanno avuto ragione. «Hanno preso tutti insieme i gol risparmiati nelle scorse gare», è il commento post gara del popolo del web. E gli juventini provano a trarne anche il lato positivo: «Meglio prenderne 5 in un solo match che perdere 5 partite di corto muso».

Così il risultato è andato anche oltre le aspettative: una bella manita, per qualcuno uno schiaffo in faccia da parte di Luciano a Max, un po’ troppo pungente nei confronti del collega nella conferenza pre gara. «Spalletti buffo? Non è stato un aggettivo carino da parte di un altro allenatore. C’era bisogno di una risposta in campo: o’buff’ ce l’ha rat’ sul terreno di gioco, e a dire il vero ha fatto ridere tutti noi napoletani di gioia. Se intendeva questo, allora ha ragione acciughina», si toglie i sassolini dalle scarpe qualche tifoso sfogandosi sui social, in difesa del tecnico primo in classifica. Eppure la cosa che ha fatto sorridere tanti spettatori è che più gli azzurri segnavano, più il loro mister sembrava rattristarsi: «Se avessimo segnato il sesto Spalletti si sarebbe disperato?», ironizza qualcuno.

Ma anche questa è mentalità, il provare a trasmettere ai suoi ragazzi che non bisogna perdere la concentrazione e festeggiare prima del triplice fischio, perché il calcio è strano e si sta solo lavorando bene: sarà anche questa una delle chiavi che ha reso questo Napoli diverso dal passato. Eppure si è vinto di lungo, lunghissimo muso.

 

«Mi andava bene anche vincere di corto muso. Ma così sembra un sogno», sono i commenti che invadono il web. Una grinta che ha fatto la differenza: è tornato il giro palla veloce, quella sintonia dei passaggi perfetti al ritmo altissimo che in pochi avversari possono reggere, il comando della palla e la gestione, l’intesa fra Kvara e Osimhen, il bel gioco, quello che regala emozioni. «Victor è davvero un uomo nuovo quest’anno, un giocatore maturo anche nell’atteggiamento: Spalletti ha fatto un capolavoro con lui»; «Ma Osi si è divorato Bremer, altro che difesa impenetrabile!», sottolinea qualche tifoso. Altri osannano la tecnica di Khvicha: «È pazzesco, devono solo fargli fallo per fermarlo. È incredibile»; «Ha preso parte ad ogni rete, fa paura».

Qualche tiratina di orecchie da parte di qualche fantallenatore a Kim, forse ancora non al top rispetto all’avvio di stagione. Ma il risultato e la squadra padrona nella metà campo avversaria hanno attutito e addolcito le critiche. Elmas invece pare ormai segnare quasi ad ogni presenza: «Si è meritato il mio amore», è la dichiarazione di molti.

 

E al momento il Napoli è a più 10 in classifica dalle inseguitrici aspettando il risultato della sfida fra Milan e Lecce, e continua a dominare il campionato. Molti attendevano il famoso calo di gennaio, e invece la risposta degli azzurri è stata da grande squadra. «Questo è davvero l’anno buono», si comincia a sbilanciare qualcuno. Ma è davvero un momento magico, una stagione che ha nell’aria qualcosa di diverso, una superiorità evidente in campo che sembra non avere rallentamenti: una scola sconfitta in Serie A e quel pareggio proprio col Lecce che ancora brucia. Poi una serie di vittorie realizzate da un’orchestra straordinaria che continua a suonare melodie angeliche. E mentre i sogni scudetto della Juve sembrano al momento sbiadirsi, questo Napoli continua a far sognare: il campionato è lungo, ma le premesse sembrano quasi perfette. E stavolta pare ci sia stata anche la mano di D10s.

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