Napoli, è ansia per Koulibaly:
il difensore rischia un mese di stop

Napoli, è ansia per Koulibaly: il difensore rischia un mese di stop
di Bruno Majorano
Giovedì 2 Dicembre 2021, 09:40
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La malanotte di Reggio Emilia. E il pareggio che il Sassuolo si costruisce nel finale non sembra essere la peggiore delle note negative. Il Napoli ritorna a casa con un punto in più (o forse sarebbe meglio dire due in meno), ma soprattutto con tre grandi punti interrogativi: quelli relativi alle condizioni di Lorenzo Insigne, Kalidou Kouliblay e Fabian Ruiz, non esattamente tre giocatori ininfluenti nello scacchiere di Spalletti.

Il primo ad alzare bandiera bianca è il capitano. La partita di Insigne, infatti, dura appena 45 minuti, e all'intervallo rimane addirittura negli spogliatoi. Indurimento al polpaccio. Meglio non rischiare. Lo ha spiegato a caratteri cubitali lo stesso Spalletti al termine della gara contro il Sassuolo. «Era a rischio di farsi male: l'ho sostituito e lui era d'accordo perché ha sentito l'indurimento del muscolo». E infatti nelle parole dell'allenatore c'è anche un pizzico di ottimismo in vista della partita di sabato, la supersfida contro l'Atalanta di Gasperini. Spalletti spera di riavere il suo Insigne a disposizione: per sgasare a tutta fascia e dare fastidio a quegli ossessi dei giocatori di Gasperini che quando c'è da metterla sulla corsa e sul dinamismo non sono secondi a nessuno.

Diversa, molto diversa, la situazione di Koulibaly e Fabian. Proprio Spalletti ne ha parlato con una smorfia più profonda, quella di chi sa che il loro rientro in campo potrebbe essere decisamente più complicato, almeno in vista di sabato sera al Maradona. «Valuteremo le loro condizioni con lo staff medico», specifica serafico l'allenatore, che poi aggiunge. «Il campo non era di grandissima qualità e sia per Kalidou che per Fabian il problema c'è». Solo dopo arrivano anche i primi responsi ufficiali, quelli che il Napoli dirama con qualche riga di comunicato. Risentimento al flessore della gamba sinistra per Koulibaly (ma si teme uno stiramento, che potrebbe voler dire quasi un mese di stop) e risentimento all'adduttore destro per Fabian Ruiz. L'ottimismo non la fa da padrone nello spogliatoio del Napoli poco dopo il fischio finale di Pezzuto, anche se l'ultimo responso, quello che poi sarà decisivo, è atteso solo per la giornata di oggi, ovvero quando tutti e tre (Insigne compreso) si sottoporranno agli esami strumentali.



Non esattamente la migliore delle notizie per Spalletti e per il Napoli che già prima di Reggio Emilia era alle prese con una piccola emergenza infortuni.

Sono già ai box Anguissa e Osimhen: il primo potrebbe tornare prima dello stop natalizio, mentre i tempi per l'attaccante nigeriano sono ancora tutti da scoprire poco alla volta perché il problema allo zigomo rischia di tenerlo fuori almeno per un paio di mesi ancora. Come se non bastasse, poi, Politano è rientrato ieri dal Covid e per forza di cose non può essere al massimo della condizione, mentre Demme è in crescita dopo lo stop per Coronavirus che lo ha tenuto fermo fino a due settimane fa. Spalletti sarà costretto a incrociare le dita e pensare a qualche soluzione nuova, alternativa capace di sopperire alle assenze in vista di una partita delicatissima come quella in programma sabato sera contro l'Atalanta. Il pari con il Sassuolo è stato l'ultimo jolly che il Napoli poteva giocarsi per conservare il primo posto in classifica. Al momento lì in vetta ci sono solo gli azzurri, ma quel vantaggio di 4 punti sul Milan si è assottigliato a una sola lunghezza di distanza, decisamente poco in vista della partita di sabato con l'Atalanta. Insomma, un bel rompicapo, che Spalletti dovrà risolvere, e pure in fretta. Perché con questi ritmi, le partite che si susseguono ogni tre giorni, non c'è tempo per girare attorno ai problemi, vanno affrontati e soprattutto superati.

La priorità sembra essere Koulibaly, anche perché con Manolas che ancora non è in condizione, toccherà ancora a Juan Jesus occupare il posto accanto a Rrahmani, mentre in mezzo al campo Demme dovrà accelerare i tempi per farsi trovare pronto al fianco di Lobotka per sostituire Fabian Ruiz. Forse l'unica buona notizia è proprio nella prestazione positiva dello slovacco che per la seconda gara consecutiva è riuscito a dimostrare la propria qualità. Buon segno, molto buono. Perché in questo momento gli uomini a disposizione di Spalletti si contano sulla punta delle dita. Le prossime partite non possono essere sbagliate: prima l'Atalanta e poi il Leicester (una gara che rischia di essere davvero senza domani in ottica futuro in Europa League).

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