La malanotte di Reggio Emilia. E il pareggio che il Sassuolo si costruisce nel finale non sembra essere la peggiore delle note negative. Il Napoli ritorna a casa con un punto in più (o forse sarebbe meglio dire due in meno), ma soprattutto con tre grandi punti interrogativi: quelli relativi alle condizioni di Lorenzo Insigne, Kalidou Kouliblay e Fabian Ruiz, non esattamente tre giocatori ininfluenti nello scacchiere di Spalletti.
Il primo ad alzare bandiera bianca è il capitano. La partita di Insigne, infatti, dura appena 45 minuti, e all'intervallo rimane addirittura negli spogliatoi. Indurimento al polpaccio. Meglio non rischiare. Lo ha spiegato a caratteri cubitali lo stesso Spalletti al termine della gara contro il Sassuolo. «Era a rischio di farsi male: l'ho sostituito e lui era d'accordo perché ha sentito l'indurimento del muscolo». E infatti nelle parole dell'allenatore c'è anche un pizzico di ottimismo in vista della partita di sabato, la supersfida contro l'Atalanta di Gasperini. Spalletti spera di riavere il suo Insigne a disposizione: per sgasare a tutta fascia e dare fastidio a quegli ossessi dei giocatori di Gasperini che quando c'è da metterla sulla corsa e sul dinamismo non sono secondi a nessuno.
Diversa, molto diversa, la situazione di Koulibaly e Fabian. Proprio Spalletti ne ha parlato con una smorfia più profonda, quella di chi sa che il loro rientro in campo potrebbe essere decisamente più complicato, almeno in vista di sabato sera al Maradona. «Valuteremo le loro condizioni con lo staff medico», specifica serafico l'allenatore, che poi aggiunge. «Il campo non era di grandissima qualità e sia per Kalidou che per Fabian il problema c'è». Solo dopo arrivano anche i primi responsi ufficiali, quelli che il Napoli dirama con qualche riga di comunicato. Risentimento al flessore della gamba sinistra per Koulibaly (ma si teme uno stiramento, che potrebbe voler dire quasi un mese di stop) e risentimento all'adduttore destro per Fabian Ruiz. L'ottimismo non la fa da padrone nello spogliatoio del Napoli poco dopo il fischio finale di Pezzuto, anche se l'ultimo responso, quello che poi sarà decisivo, è atteso solo per la giornata di oggi, ovvero quando tutti e tre (Insigne compreso) si sottoporranno agli esami strumentali.
Non esattamente la migliore delle notizie per Spalletti e per il Napoli che già prima di Reggio Emilia era alle prese con una piccola emergenza infortuni.
La priorità sembra essere Koulibaly, anche perché con Manolas che ancora non è in condizione, toccherà ancora a Juan Jesus occupare il posto accanto a Rrahmani, mentre in mezzo al campo Demme dovrà accelerare i tempi per farsi trovare pronto al fianco di Lobotka per sostituire Fabian Ruiz. Forse l'unica buona notizia è proprio nella prestazione positiva dello slovacco che per la seconda gara consecutiva è riuscito a dimostrare la propria qualità. Buon segno, molto buono. Perché in questo momento gli uomini a disposizione di Spalletti si contano sulla punta delle dita. Le prossime partite non possono essere sbagliate: prima l'Atalanta e poi il Leicester (una gara che rischia di essere davvero senza domani in ottica futuro in Europa League).