Napoli-Lazio, il flop di Osimhen e Kvaratskhelia: una notte da supereroi senza superpoteri

Contro la Lazio si interrompe la striscia personale di Osimhen

Victor Osimhen
Victor Osimhen
di Bruno Majorano
Sabato 4 Marzo 2023, 08:00 - Ultimo agg. 5 Marzo, 09:01
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I supereroi senza superpoteri. Osimhen e Kvara non riescono a trascinare come al solito e il Napoli resta a secco: di gol e soprattutto di punti. In campionato era successo una sola volta fino a ieri, ovvero alla prima del 2023, a San Siro contro l'Inter. Ma per il Maradona si tratta di un inedito assoluto. Davanti al suo pubblico era stato sempre un Napoli quasi perfetto (al netto del pari con il Lecce il ko di coppa Italia ai rigori con la Cremonese). Sta di fatto che ieri sera, contro la Lazio, è mancata la scintilla, quel lampo che solitamente abbaglia gli avversari, li stordisce, li tramortisce e poi li lascia al suolo. Niente. Nel buio della notte del Maradona c'è un solo acuto, che porta la firma di Osimhen e arriva nella ripresa. La zuccata del bomber nigeriano avrebbe potuto indirizzare la gara in un altro modo, ma il pallone invece di finire la sua corsa alle spalle di Provedel, si è stampato sull'incrocio dei pali. Questione di centimetri, anzi forse anche meno. Sta di fatto che le speranze di rimonta degli azzurri si sono fermate lì, con quei legni che hanno continuato a tremare per una manciata di minuti dopo l'impatto ravvicinato con il pallone.

Quello è stato l'unico momento realte in cui il Napoli ha dato l'impressione di essere vivo, ma soprattutto di essere vibrante. Poi è stato un lento trascinarsi, perché sono mancati gli strappi che fino a oggi hanno caratterizzato la squadra di Spalletti. All'appello, quindi, sono mancate le giocate dei singoli e su tutti Osimhen e Kvara. Perché, inutile girarci attorno: sono loro i protagonisti di questa squadra, nel bene e nel male, nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia. E quella di ieri sera sono è apparsa solo lontana parente della indomabile coppia che fino a una settimana fa era capace di ammattire le difese di tutta Italia e tutta Europa. Contro la Lazio si interrompe la striscia personale di Osimhen che fino a ieri sera era stato il bomber implacabile, capace di andare a segno per 8 gare consecutive in campionato, di stendere (praticamente quasi da solo) l'Eintracht a Francoforte, di reggere da solo il peso dell'attacco in un 2023 quasi fino ad oggi da sogno.

Si interrompe la striscia-gol e anche Victor si mostra umano. Nella ripresa è più nervoso del solito. Si sbraccia. Chiede sempre il pallone e spesso finisce in fuorigioco per la smania di strafare. Si prende anche un cartellino giallo nel tentativo (vano) di andare a borseggiare un pallone sulla linea di metà campo. Insomma, lui a perdere non ci sta. Mai. 

Non del tutto differente il discorso per Kvara, perché il georgiano non riesce a illuminare il gioco degli azzurri in una serata in cui il sui guizzi sarebbero stati oro colato. Ma niente. I suoi dribbling vanno spesso a vuoto e le sue giocate si infrangono sul muro ben costruito dalla diga laziale. Non è serata e il georgiano lo capisce in fretta. L'impegno non manca, come sempre. Perché quando c'è da lavorare - anche sporco - non si tira mai indietro. Il paradosso è che non perde il vizio dell'assist nemmeno quando il Napoli perde, perché sul gol di Vecino galeotto è quel suo colpo di testa che di fatto aggiusta il pallone al centrocampista della Lazio un attimo prima della conclusione diretta verso la porta di Meret. Un tocco sfortunato, quello di Kvara, ma che purtroppo per il Napoli si rivela decisivo. L'occasione per il riscatto arriverà solo la prossima settimana, ovvero quando al Maradona si presenterà l'Atalanta per la seconda gara consecutiva in casa, quella che il Napoli non ha alcuna intenzione di sbagliare.

 

Era su un volo charter, tra decine di supporter georgiani del calciatore del Napoli Khvicha Kvaratskheila giunti in città per assistere alla partita Napoli-Lazio. Ma in realtà era ricercato per aver tentato di uccidere due cittadini greci. È stato arrestato dall'Ufficio di Polizia di Frontiera Aerea di Capodichino, in esecuzione di un mandato di arresto europeo, Narimanidze Irakli, 38enne georgiano, condannato, con sentenza esecutiva emessa dall'autorità giudiziaria greca nell'ottobre del 2012, a 10 anni di reclusione per tentato omicidio. L'uomo era stato individuato nell'ambito delle attività preventive svolte dalla Polizia di Frontiera Aerea finalizzate al contrasto dell'immigrazione illegale sul volo proveniente da Tiblisi diretto all'aeroporto di Capodichino. L'operazione è stata condotta in sinergia con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia di Roma e il collaterale Servizio greco. Il cittadino georgiano aveva ottenuto il passaporto il giorno prima del suo arrivo a Napoli. 

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