Napoli-Lazio, che grinta Fabian:
Politano è scatenato sulla fascia

Napoli-Lazio, che grinta Fabian: Politano è scatenato sulla fascia
di Pino Taormina
Giovedì 22 Aprile 2021, 23:46 - Ultimo agg. 23 Aprile, 18:43
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Troppa la superiorità azzurra: tecnica, tattica, agonistica, psicologica. Certo, c’è la pausa folle di cinque minuti che porta ai due gol della Lazio, ma mai la gara sembra essere messa in discussione. Dominio nella qualità individuale, il pallone quasi sempre tra i piedi, un possesso stordente, ipnotico, forse il più bel Napoli del 2021. I laziali hanno per lo più guardato, solo un po’ di orgoglio ma davvero poca roba. Fabian e Zielinski dominano a centrocampo, schermano e ripartono. Ma bene anche Bakayoko che era finito da tempo dietro la lavagna. Insigne e Politano travestiti da Superman. Funziona tutta, peccato per le esitazioni di Meret. 

 

5,5 MERET
Un paio di controlli non irreprensibili, qualche esitazione anche nelle uscite: nella prima frazione non è chiamato a particolari interventi, con il palo che lo grazia sulla conclusione di Correa. Bene su Immobile a inizio ripresa e non può nulla sul gol del 4-1. Ma sulla punizione di Milinkovic si dà poca spinta ed è in ritardo. 

7 DI LORENZO
Ottimo primo tempo nelle due fasi, mette la museruola a Fares che viene piazzato sulla sinistra un po’ a sorpresa, si sovrappone con vigore e giusto timing a Politano e i suoi interventi a supporto della difesa sono provvidenziali. Non esita mai a dare una mano nella costruzione del gioco e non è mai in affanno. 

7,5 MANOLAS
Ha il merito di trovarsi al punto giusto nel momento giusto, quello dove Milinkovic trova il pallone ed anche il suo viso per il rigore del vantaggio. Sulla sua zona giostra Immobile, si immola in modo determinante in un paio di circostanze, macchiando la sua gara con un giallo (da diffidato) evitabile.

6,5 KOULIBALY
Gara tosta, Immobile sguscia e dribbla, Correa è altrettanto guizzante. Qualche buona chiusura, anche un po’ di fortuna poi in altre circostanze è piuttosto pasticcione anche perché cerca sempre la giocata non anonima quando a volte fare la cosa semplice sarebbe l’ideale. In ogni caso onnipresente. 

7 HYSAJ
Lazzari è cliente difficilissimo, i cavalli nel motore sono tutti dalla parte del laziale, ma salvo un paio di inevitabili duelli persi. Gara gagliarda. La percussione palla a piede sbilancia la difesa e porta al 3-0 ed è da esterno più che da terzino. Gioca sempre sulla fascia non sua, guai a dimenticarlo.

7,5 FABIAN RUIZ 
Il duello con Luis Alberto è intenso, tecnico e con il passare dei minuti la prestazione dello spagnolo del Napoli diventa straripante. La qualità che gli consente di uscire palla al piede, è decisiva per saltare la pressione del connazionale, della Lazio e per trovare spazi importanti. 

7 BAKAYOKO
Seconda gara da titolare nelle ultime nove, occhi su di lui, ma le ansie sono inutili. Risposta super: buon avvio di gara, diversi intercetti. Diventa un fattore la posizione alle sue spalle di Milinkovic che crea più di un presupposto pericoloso per la Lazio. Cresce quando c’è da fare argine.

7,5 POLITANO
Il gol del raddoppio con la responsabilità di Reina, le diagonali difensive su Fares e sulle due punte della Lazio: splende per le sue corse su e giù, è in ogni posto del campo, generoso ma con una qualità da slalomista tipo Tomba.

Difficile fermare le sue percussioni. È in forma smagliante.

7 ZIELINSKI
Illumina con giocate da arcobaleno, si prende la regia della fase offensiva, giocando sempre alle spalle di Lucas Leiva e dettando i tempi della manovra. Nel secondo tempo cresce ancor di più con personalità piazzandosi tra le linee e non occupandosi solo di costruire ma anche di recuperare.

8 INSIGNE
Fa ogni cosa in maniera super. La freddezza su rigore lo consacra tra i big: smista un quantitativo impressionanti di palloni da sinistra a destra, cerca e trova Marusic per creare la superiorità. Poi strepitoso il pallonetto con cui impietrisce il vecchio amico Reina. È a un passo dal record di gol in serie A realizzato con Sarri.

6,5 MERTENS
Non si vede tantissimo, ma poi fa partire un siluro da meraviglia. Durante la gara sbaglia diversi movimenti, la guardia che gli monta Acerbi è efficace, spesso Gattuso è costretto a richiamarlo ma è illuminante anche nel passaggio per Politano. Poi le lacrime in ricordo della nonna appena scomparsa. 

sv RRAHMANI
Non ha sbandamenti, entra anche perché a Torino toccherà a lui visto che Manolas verrà squalificato: lui ha fatto un solo errore da quando gioca, ovvero quello di Udine. Poi sempre di buon livello le sue prestazioni. Qualche rischio lo corre, ma è attento, rapido e si vede bene che è anche in ottima condizione. 

6,5 LOZANO
Anche lui scatenato: prende il posto di Politano e non ne fa sentire la mancanza. Si piazza a destra e si diverte ad andare a destra e sinistra: è bello davvero l’assist per Osimhen ma impressiona il fatto che nessuno si accorge nel cambio di uomini in campo: anche lui recuperato alla causa. 

7 OSIMHEN 
Che gol, ragazzi. Dalla serie: non fatelo fermare per circa tre mesi a causa del guaio al braccio e vediamo poi a che punto sarebbe adesso il nigeriano. Punta sempre la porta, come se l’annussasse. Poi capisce se deve spingere o frenare. Su di lui piazzano anche due uomini ma ne esce sempre a testa altissima. 

6 ELMAS
Entra al posto di Zielinski e si piazza esattamente al suo posto, perché è lì che gli piace giocare, più o meno all’altezza degli altri attaccanti. Altro che alternativa a Bakayoko: non perde mai palla, come incontrista è prudente, non smarrisce mai il senso della sua essenza. 

sv LOBOTKA
Si rivede dopo un bel po’. Lui sì che si è totalmente smarrito. Qualche secondo per respirare l’aria della partita ma corre, scatta, insegue e rincorre quando i calciatori in campo, però, non fanno altro che guardare il tempo perché la partita non ha più nulla da dire. Gruppo, spirito e qualità: anche lui ne è un emblema.  

8,5 GATTUSO 
Restituisce con gli interessi la lezione di calcio ricevuta nella gara di andata da Inzaghi. Fa vedere che macchina perfetta è questo Napoli che pende dalle sue labbra: imbriglia gli esterni laziali senza mai rinunciare alla qualità del suo gioco. Ripartenze della Lazio sono una rarità: gara preparata in maniera perfetta, con Bakayoko finalmente recuperato anche mentalmente. Impeccabile. 

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