Napoli-Lazio, parla Spalletti:
«Siamo più forti degli infortuni»

Napoli-Lazio, parla Spalletti: «Siamo più forti degli infortuni»
Sabato 27 Novembre 2021, 14:00 - Ultimo agg. 28 Novembre, 08:10
3 Minuti di Lettura

Luciano Spalletti torna a parlare alla vigilia di Napoli-Lazio. Live sul Mattino.it dalle 14.30. 

La sconfitta di Mosca

«Giocare a Mosca è complicato, prendere gol dopo 30’’ deve far pensare prima me, per quelli che sono i messaggi che passo ai calciatori». 

L'emergenza infortuni

«La nostra è una rosa di alto livello. A inizio stagione avevamo problemi di assenze e siamo riusciti a raggiungere il nostro risultato. Attraverso le risposte che daremo vedremo l’impronta sul nostro cammino: ma non dobbiamo dimostrare niente né innervosirci, dobbiamo solo lavorare in maniera seria quotidianamente. Tutte le volte mettendoci qualcosa in più». 

L'assenza di Osimhen 

«Victor è un calciatore unico per le caratteristiche che ha, è difficile trovarle altrove. Mertens è un grande giocatore ma non può fare strappi di 70 metri, poi c’è Petagna che è ancora diverso, siamo ben assortiti. Diventa fondamentale essere sempre al top delle qualità che vanno in campo».

Il recupero di Insigne 

«Insigne e Fabian si sono allenati senza problemi, sono entrambi a disposizione per la Lazio. Senza Osimhen bisogna stare attenti a non creare confusione nella squadra, ma i top club sanno sempre adattarsi alle necessità». 

La tattica 

«Poter essere pronti a cambiare faccia in campo è una soluzione in più che si dà ai calciatori. Pochi gol dalle seconde punte? Credo che abbiamo segnato tanto fin qui, forse sulla trequarti dobbiamo migliorare il dato credendo di più nel gioco che facciamo.

Mertens non ha problemi di ruolo, sa fare bene tutto. I difensori non amano marcare uno con le sue caratteristiche, domani ci sarà l’allenatore che gli ha insegnato a fare la prima punta, forse gli verrà tutto più facile».

La sfida alla Lazio

«Veniamo da risultati negativi e affrontiamo una Lazio che è squadra al nostro livello. Dobbiamo avere attenzione e continuare a fare il nostro calcio senza lasciarsi prendere dai risultati. Sarri è un avversario complicato: qui sapete bene quanto sia bravo a organizzare una squadra in campo. Vivono un ottimo momento, come hanno fatto vedere in Europa League». 

Il ricordo di Maradona 

«Diego è sempre nei pensieri dei calciatori, non solo quelli che l’hanno visto giocare. Non mi è mai interessato capire se fosse il migliore di sempre o meno, mi interessa quello che ha lasciato quando era in vita e quel senso di smarrimento totale avuto un anno fa, come non si era mai visto nella storia del calcio. Ci ho giocato contro una volta e ricordo benissimo quello che faceva in campo. La sua dote migliore era far diventare grandi tutti quelli intorno a lui». 

Il battibecco con Rui Vitoria

«Io non devo cambiare nulla. La Russia la conosco bene: ci sono persone serie e società serie che sanno stare nel calcio europeo. E poi c’è lo Spartak. Se tu vuoi dire qualcosa a qualcuno glielo dici di persona, non attraverso i tweet. A fine gara a Milano tutti i calciatori dell’Inter sono venuti ad abbracciarmi, anche la dirigenza mi ha accolto benissimo, ma quello non l’ha notato nessuno».

© RIPRODUZIONE RISERVATA