Napoli avanti nel segno di Insigne:
«Penso solo ai gol, non al contratto»

Napoli avanti nel segno di Insigne: «Penso solo ai gol, non al contratto»
di Bruno Majorano
Venerdì 22 Ottobre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 18:38
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Il rigore contro il Torino e la questione contratto sembrano già un lontano ricordo per Lorenzo Insigne che ha sempre detto di avere la testa solo al campo. È stato così anche ieri, contro il Legia (sostenuto in tribuna d'onore da circa 100 tifosi scatenati invitati dal club come Vip nonostante i divieti di trasferta per i polacchi imposti dalle Autorità napoletane), quando il capitano è sceso in campo dal primo minuto: perché per Luciano Spalletti non c'è turnover che regga quando si parla di Insigne. E il capitano risponde a modo suo: gol. E che gol. Un destro al volo che nel secondo tempo sblocca la partita contro i polacchi. Suo anche l'assist per il raddoppio di Osimhen, e al momento del cambio è arrivato il solito abbraccio con Spalletti. Insomma, questo è il loro Napoli. Perché i due attaccanti si cercano, ma soprattutto si trovano, eccome se si trovano. Più forti delle critiche, degli errori e dei presunti mal di pancia. Il gol segnato ieri dal capitano del Napoli è un capolavoro di rara bellezza: coordinazione perfetta e palla che si infila (finalmente, dopo svariati tentativi) alle spalle del portiere polacco. «Sono contento per il gol, ci voleva», ha subito chiarito Insigne. «Ma al di là di tutto abbiamo fatto una grande prestazione. Siamo stati bravi a rimanere in partita fino alla fine. Questi sono tre punti importanti per la qualificazione. Anche perché stiamo cercando di onorare tutte le competizioni al massimo». Ma dopo il Legia è già tempo di guardare avanti. «Con la Roma sarà una partita difficile. Ovviamente ci sono rimasto male per il rigore sbagliato perché vorrei segnare sempre ma sono sereno: il prossimo rigore lo calcio io». 

E a certificare l'importanza del capitano ci aveva pensato prima della partita anche il direttore sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli. «Il club ha i suoi parametri, Lorenzo è il nostro capitano. Noi vogliamo che resti, lui pure perché è napoletano. Stiamo parlando con il suo agente e non ci faremo turbare da vari discorsi. Se l'agente va nella sede dell'Inter a parlare di Lorenzo probabilmente avrebbe potuto fare in modo diverso.

Se è andato a parlare lì è stato per altro». E alla fine della gara è arrivata anche l'opinione di Lorenzo. «Sappiamo le dinamiche come sono ma io sono sereno e cerco di pensare solo al campo. Il mio agente è in contatto con la società». Da gennaio, infatti, Lorenzo potrebbe già accordarsi con una nuova squadra per la stagione 2022-23, ma fino a giugno la sua testa sarà solo sul Napoli. Non perde mai l'occasione per confermarlo, ma è chiaro che il mercato è sempre aperto. La volontà è sempre quella di trovare l'accordo con il Napoli, che vorrebbe dire contratto a vita, ma non basta. Insigne è anche alla ricerca di una gratificazione dal punto di vista economico. Ma al momento la distanza tra la domanda del giocatore e l'offerta da parte del Napoli resiste. 

 

Ma quella di ieri non è stata solo la serata di Lorenzo Insigne. Perché a Victor Osimhen basta poco per diventare decisivo. Nessun dubbio: in questo momento è lui il Re Mida del Napoli, perché ogni pallone che tocca diventa oro. Capocannoniere dell'Europa League a 4 centri (con Daka e Toko Ekambi) segnando in tutte le prime tre gare del girone. Non male, anzi ottimo. Ieri è entrato dalla panchina e ha contribuito a decidere l'andamento della partita. Con i suoi strappi, ovviamente, perché quando parte non lo ferma nessuno. Un gol segnato, e un altro annullato per un fuorigioco quasi millimetrico. Il sorriso alla fine è arrivato, su assist di Insigne, perché i due si intendono alla grandissima. Si abbracciano sempre: con il Torino era corso in panchina per festeggiare con il capitano (sostituito), ieri lo hanno fatto in campo, insieme sotto la curva. L'ultimo sigillo, quello del definitivo 3-0, invece, ha portato la firma di Politano, anche lui entrato a gara in corso. L'ennesimo guizzo di Spalletti che sa pescare in maniera eccezionale all'interno di una rosa profonda e molto competitiva. Politano si è sacrificato a giocare da esterno a tutta fascia nel centrocampo a cinque per dare una mano sia in avanti che in fase difensiva, ma senza perdere la lucidità sotto porta, visto il sinistro chirurgico con il quale ha definitivamente chiuso i conti.

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