A margine della cerimonia del premio Fortunato istituito dalla Fondazione Polito, Luciano Spalletti premiato al Coni, ha parlato del momento del suo Napoli. «Dobbiamo sempre distruggerci in campo, altrimenti diventa difficile centrare i risultati. Ma i ragazzi lo hanno capito e ci stanno mettendo tutto. Contro l’Eintracht non sarà una partita facile perché loro sono forti tanto quanto noi».
Poi un passaggio su Maradona. «La sua è una presenza costante e noi cerchiamo di portare in campo la sua qualità». E a proposto di qualità: «Kvaratskhelia ha una grande sensibilità nel dribbling, nell'accarezzare la palla e nel portare quelle finte da cui è così difficile difendersi. Mi ricorda Salah, uno di quelli che aveva questa qualità nello stretto e questa finalizzazione così precisa. È uno che non sente la pressione».
Naturalmente non manca un pensiero sul primato in classifica con il Napoli dato da più parti come vincitore dello scudetto. «La pressione dobbiamo gestirla, ci vuole molta calma.
non ci faranno stare tranquilli, sarà difficile rimanere leggeri e creativi».
A chi gli chiede se questo Napoli è la squadra più forte che abbia allenato, risponde: «Ho allenato grandi squadre e grandi calciatori. Non ho rimorsi, può succedere quello che gli pare io vivrò bene. Ho dedicato una vita a questo sport e continuerò a farlo. Quando si fa così diventa più facile accettare gli eventi futuri».