Servirebbe una guarigione miracolosa di Meret. Ma basterebbe, semplicemente, che a Ospina venisse risparmiata la terza gara con la Colombia contro il Cile, in programma meno di 48 ore prima della supersfida alla Juventus. E dall'altra parte del mondo. In ogni caso, Spalletti ha già capito che sarà un anno in cui non ci si annoierà mai. Neppure per un istante, neppure nei giorni della sosta. Ed è già allarme per il match contro la squadra di Massimiliano Allegri che, come facilmente ipotizzabile visto l'impegno in Champions al martedì dei bianconeri, viene anticipato addirittura a sabato alle ore 18.
IL CASO
È una batosta pesante, quella che arriva da Coverciano: perché le immagini radiografiche della Tac eseguita ieri mattina dal prof. Ferretti, il medico della Nazionale, hanno evidenziato la frattura dell'apofisi trasversa di sinistra della terza e quarta vertebra lombare di Meret. Tradotto: per sette giorni almeno deve stare in assoluto riposo. Poi, giovedì prossimo se ne riparlerà e si avranno chiari i tempi di recupero. Magari si valuterà se può riprendere ad allenarsi con un anti-dolorifico e sicuramente con un busto, considerando che si tratta di un infortunio molto fastidioso anche se non particolarmente grave. Diciamo che pensare di rivederlo in campo con la Juventus è davvero un sogno. E che ci vorranno almeno due o tre settimane per il recupero. Senza imprevisti. I guai come sempre non vengono mai da soli: perché Ospina sarà in Colombia con la sua nazionale. E prima di venerdì notte, come minimo, non riuscirà a tornare a Napoli anche perché gioca alle 2 del mattino ora italiana proprio del venerdì a Barranquilla, più di mille chilometri da Bogotà. Ci vorrebbe un lavoro diplomatico con la federazione colombiana per convincerli a far ripartire Ospina dopo la seconda gara, quella in Paraguay. Difficile che però arrivi il via libera. Ospina arriverà a Napoli e scenderà in campo dopo poche ore. Il Napoli era già tentato di non dare l'ok alla partenza di Ospina per i problemi legati al Coronavirus (la Premier non ha fatto partire i sudamericani). Tra le alternative, l'esordio del baby Marfella.
L'INFORTUNIO
Si è fatto male subendo il fallo da Buksa (ostruzione, ponte e poi botta sul ginocchio), quello che ha poi fatto annullare il gol di Pandev nella gara di Genoa. Con conseguente caduta di fianco, sul terreno di gioco. Ha avvertito subito il dolore, ma lui per primo ha ridimensionato classificandolo come normale dopo l'impatto sul campo. Il dottor Canonico ha disposto il via libera per il raduno con l'Italia ma fin dalla mattina successiva sono iniziati i contatti con lo staff medico della Nazionale per capire l'andamento del dolore alla schiena. Che è continuato a diminuire, ora dopo ora, ma senza sparire del tutto. Per prudenza, Mancini non lo ha fatto mai allenare. Ieri il portiere si è svegliato ancora dolorante: a quel punto, sono scattati i controlli che hanno emergere la frattura dell'apofisi trasversa di sinistra della terza e quarta vertebra lombare. Una vera doccia fredda. Spalletti è stato il primo ad essere avvisato ed è chiaro che la sua preoccupazione è alta. Anche perché lo stop di Meret arriva alla vigilia del primo ciclo-verità di questa stagione.