Napoli, il balletto triste di Meret:
ha preso il doppio dei gol di Ospina

Napoli, il balletto triste di Meret: ha preso il doppio dei gol di Ospina
di Bruno Majorano
Martedì 24 Novembre 2020, 08:19
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Dieci, ma senza lode. I due portieri del Napoli (Ospina e Meret) si sono divisi in parti uguali le gare fin qui giocate dagli azzurri: 5 a testa, ma non lo hanno fatto in maniera esatta tra le due competizioni già iniziate. Ospina, infatti, ha giocato 4 gare di campionato e una di Europa League, mentre Meret è sceso in campo 3 volte in serie A e due in Europa. Pari numero di partite totali, ma una sostanziale differenza di gol incassati. Il colombiano, infatti, è stato battuto esattamente la metà delle volte rispetto all'italiano: 3 a 6. A pesare nel borsino di Meret, la pesante sconfitta di domenica sera al San Paolo contro il Milan, gara nella quale il portiere azzurro ha incassato il 50% dei suoi gol totali in stagione.

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ALTERNANZA
Di sicuro inizia a pesare, e non poco, l'alternanza quasi scientifica con la quale Gattuso sta utilizzando i suoi portieri tra campionato e coppa. Ospina è stato costretto ai box per due partite (tra cui quella di domenica sera contro il Milan) a causa di un problema muscolare e Meret ne ha potuto approfittare per guadagnare qualche minuto in più per convincere Gattuso a invertire la gerarchia che al momento vede ancora il colombiano al primo posto. «Non sono mai stato d'accordo circa l'alternanza dei portieri», spiega l'ex numero 1 Nando Orsi. «Si tratta dell'unico ruolo dove ci deve essere una gerarchia chiara e definita». E probabilmente anche da questo dipendono prestazioni non troppo brillanti. «Se non hai la fiducia di essere il titolare, non solo non cresci mai, ma poi hai sempre paura di sbagliare e ti senti sempre sotto esame». Insomma, bocciatura su tutta la linea da parte di Orsi che analizza anche il rendimento delle altre squadre italiane. «Oramai solo il Napoli alterna i portieri in maniera quasi scientifica e secondo me è un errore. E lo dico al di là delle prestazioni, perché singolarmente non stanno facendo manco male.

Posso capire la Juventus con Buffon che gioca ogni tanto, ma il titolare è Szczsny. Milan e l'Inter hanno Donnarumma e Handanovic che sono fissi, e anche la Lazio ora sta giocando con Reina solo perché Strakosha è indisponibile. E anche all'estero funziona così».


LA SITUAZIONE
Intanto l'umore di Meret, che non può certo essere dei migliori, non influisce sulla mente del ragazzo. Come sempre il suo pensiero è al campo. Anche l'ultima chiamata in Nazionale da parte di Mancini gli ha portato una bella dose di autostima e fiducia. Contro il Milan sentiva la responsabilità, ma non l'ha vissuta come un peso. L'alternanza con Ospina non lo mette certo di ottimo umore, ma sente anche che è una mancanza di fiducia totale da parte dell'allenatore. Con Gattuso continua ad avere un ottimo rapporto. Parlano, si scambiano idee e si confrontano di continuo. Il futuro, però, resta ancora un enorme punto interrogativo. Il contratto scadrà nel 2023, ma da qui a giugno potrebbe succedere di tutto. Già in estate il suoi agenti Federico e Andrea Pastorello avevano parlato con il Napoli per avere garanzie circa l'utilizzo di Alex e in tal senso lo stesso Gattuso era stato molto chiaro facendo capire l'importanza che aveva il ragazzo nel suo progetto tecnico e le presenze (stesso numero di gare tra lui e Ospina) gli danno ragione. Intanto Alex pensa solo a lavorare e a tenere il profilo basso: senza alzare polveroni o casi all'interno dello spogliatoio. Preferisce far parlare il campo, tutto quello che riceverà sarà solo merito del suo lavoro e delle sue parate. Con la convinzione che magari, anche se Ospina fosse stato in perfette condizioni, ci sarebbe stato il ballottaggio contro il Milan. «Non sarei così sicuro che Gattuso avrebbe scelto il colombiano contro il Milan. Non so se è Ospina sia davvero il titolare, altrimenti perché non gioca soltanto lui?», si chiede Orsi. «Magari l'alternanza ci può stare tra campionato e Coppa Italia, al massimo in Europa League, ma poi basta».

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