Nel salotto televisivo di Dazn, l'altra sera, dopo la sconfitta contro il Milan la domanda più netta è stata rivolta a Luciano Spalletti dall'unico napoletano presente, il giornalista e scrittore Angelo Carotenuto. Ha evidenziato, sulla base di dirette conoscenze, i rischi della pressione dell'ambiente sulla squadra e il tecnico ha allargato le braccia: «Ci sono anime fatte in un certo modo e anime fatte in un altro. Ma la pressione bisogna saperla respingere».
A distanza di una settimana dallo sfogo di Spalletti dopo la vittoria sulla Lazio («Avete rotto i coglioni, questa squadra ha carattere», aveva detto dopo il gol di Fabian nel recupero) riemerge il tema del braccino corto e della paura di volare che storicamente accompagna il Napoli, come ha evidenziato nuovamente Arrigo Sacchi sulla “Gazzetta dello Sport”. Il pubblico ha giocato la partita nella migliore maniera, sostenendo la squadra in quell'assalto deciso e confuso dopo la rete di Giroud. Ma la questione resta sempre quella del carattere. Insigne ha nuovamente fatto un passo indietro: irriconoscibile rispetto alla partita dell'Olimpico quello che avrebbe dovuto essere il trascinatore della squadra nella notte scudetto, la scossa ha provato a darla nell'intervista a fine partita mentre nello spogliatoio rossonero si festeggiava.
Il Napoli ha sfruttato male le due chance offerte dal calendario, raccogliendo un punto negli scontri diretti allo stadio Maradona.