Napoli, il casting di De Laurentiis:
da Spalletti a Italiano e Inzaghi

Napoli, il casting di De Laurentiis: da Spalletti a Italiano e Inzaghi
di Pino Taormina
Giovedì 6 Maggio 2021, 08:00 - Ultimo agg. 18:00
4 Minuti di Lettura

Gattuso ha chiesto ai collaboratori di Mendes di rinviare i faccia a faccia sul suo futuro a quando avrà la certezza del piazzamento in campionato. Non vuole distrazioni, non vuole pensare ad altro in questo periodo di verdetti della stagione. È quello che chiede ai suoi calciatori ed è quello che impone a se stesso. Valdir, il braccio destro del potentissimo agente portoghese, era pronto a un incontro a Napoli per capire le intenzioni di Ringhio (ci sono club spagnoli e francesi che lo cercano ma il tecnico calabrese sa anche di alcuni sondaggi della Juventus e della Lazio oltre che della Fiorentina): ma ora c'è lo Spezia e poi Udinese e Fiorentina. E Gattuso non vuole pensare ad altro. Il frenetico domino degli allenatori, iniziato dall'ingaggio firmato proprio Jorge Mendes alla Roma di José Mourinho, è appena iniziato. E il far parte della scuderia della GestiFute blinda Gattuso come pochi altri in Italia. Ma un conto è arrivare con il quarto posto a ogni trattativa, un altro senza il piazzamento in Champions. Questione di prestigio, ma non solo. Poi Rino dovrà capire, in caso di obiettivo Champions centrato, cosa avrà da proporgli De Laurentiis nell'incontro post-campionato che ci sarà. Anche se magari solo per dirsi addio. Ma in caso di conquista della zona Champions, non è detto che cali il sipario. Nonostante le incomprensioni e la freddezza degli ultimi mesi e quel contratto già definito in ogni dettaglio rimasto chiuso nel cassetto della Filmauro. 

Video

Il ds Giuntoli è la pedina chiave nel caso in cui De Laurentiis decidesse (coma mai fatto fino ad adesso) di andare all'assalto del grande sogno dei tifosi del Napoli: il ritorno di Sarri. Toccherebbe a lui trattare. Il tecnico di Figline - in queste ore Fali Ramadani sta incontrando Tottenham e Arsenal e attenzione al Milan - sa che non succederà perché tra le condizioni per tornare al Napoli ci sarebbe anche quella di affidare tutti i poteri dell'area tecnica proprio a Giuntoli e a Sarri. Cosa che De Laurentiis non accetterebbe mai. Un matrimonio complicatissimo, insomma anche perché Sarri non ha dimenticato gli screzi dei tre anni napoletani. Luciano Spalletti sarà libero dopo due stagioni alla finestra e in silenzio: ma al Napoli non farà sconti (potrebbe però accettare un giro di vite dei propri numerosi collaboratori) ovvero vuole 4,2 milioni all'anno più i bonus per rientrare. Tradotto: più o meno 9,5 milioni lordi a stagione, all'incirca lo stesso stipendio dello Special One perché la Roma usufruisce dei benefici fiscali del decreto crescita. De Laurentiis è nel bel mezzo di una serie di consultazioni. Cambieranno tante panchine, e tutte di prestigio. Cambierà quella della Juventus, con Pirlo che potrebbe essere brutalmente esonerato (il condizionale in queste vicende vale sempre), così come quella del Milan, se Pioli mancasse la Champions. Ma tutto è ancora nebuloso, dato che persino Simone Inzaghi non è ancora sicuro di firmare il rinnovo con la Lazio. Nonostante un accordo vecchio già di due mesi. Ecco, Inzaghi: se Lotito lo lascia andare De Laurentiis potrebbe rilanciare la sua proposta già fatta. Ha già avuto dei contatti con Inzaghi arrivando a offrire 1,8 milioni di euro (ma alla Lazio viaggia attorno ai 2,5 milioni). Situazione in stand by anche perché a Lotito sgambetti De Laurentiis non ne fa. Della preferenza per Vincenzo Italiano si sa da tempo ed è testimoniata da sms di stima che invia da mesi a lui e al dg dello Spezia, Mauro Meluso. Italiano ha una clausola rescissoria (si parla di 700mila euro) che ovviamente il Napoli non intende pagare. Ma la situazione è in stand by. Con lui e con tutti. Juric non si illude più: sognava il Napoli un anno fa ma il treno sembra passato. Impensabile che l'ingaggio di Mourinho cambi la strategia di De Laurentiis: non si farà tirare in ballo nella corsa al big, per esempio provando a farsi sotto con Massimiliano Allegri.

Anche qui, partendo da una considerazione: il rapporto personale tra il patron e l'ex allenatore della Juventus. Ma questo Napoli può permettersi un ingaggio di oltre 15 milioni di euro lordi solo per un tecnico? A meno che in queste settimane non sia cambiata qualche valutazione, la risposta è no. Il Napoli non ha davanti a sé orizzonti nebulosi ma se dovesse andare in Champions, sarà proprio l'ad Chiavelli a spingere per cercare di ricucire i rapporti tra De Laurentiis e Gattuso. Partendo proprio dal patto di ferro che c'è tra Ringhio e la squadra. Una riconferma che passa attraverso la trasferta di La Spezia, ovviamente: perché vincere è l'unica condizione per poter continuare a rincorrere l'Europa che conta. E per poter pensare alla permanenza di Gattuso al Napoli. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA