Il Napoli ritrova anche Osimhen:
il rientro a febbraio contro il Venezia

Il Napoli ritrova anche Osimhen: il rientro a febbraio contro il Venezia
di Pino Taormina
Mercoledì 12 Gennaio 2022, 08:15 - Ultimo agg. 18:00
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Sì, Osimhen c'è. Per il nigeriano è finita un'altra notte lunga quasi due mesi. Hanno annunciato che tornerà a risplendere entro pochi giorni. A Bologna, se vorrà, andrà in panchina. Deciderà il nigeriano. Ma Spalletti sa già quando sarà titolare: con il Venezia, dopo la sosta di fine mese. Tutte le riserve sono state sciolte ieri mattina: prima la Tac alla clinica Pineta Grande, la visita in sede e poi il vertice per fare il punto della situazione con il medico Canonico, il professore Tartaro che lo ha operato, i dirigenti del club e Luciano Spalletti. Perché il tecnico azzurro ha preso parte al consulto, ha voluto fare delle domande sulle condizioni dello zigomo, ha mostrato di avere grandi conoscenze mediche anche sui tempi di recupero per incidenti di questo tipo, legate anche allo sviluppo di nuovi vasi sanguigni. Alla fine Spalletti e Osimhen sono rimasti a lungo da soli: dovrà giocare ancora due mesi e mezzo almeno con la mascherina, ma potrà giocare. Ed è quello che conta. E Lucianone è stato chiaro: ora dipende tutto dalle condizione atletiche, perché Victor è fermo dal 21 novembre, il Covid per sua fortuna si è inserito in un momento di stop obbligato (proprio come l'anno scorso). E Osimhen ha detto a Spalletti che lui a Bologna vuole esserci, sia pure in panchina, anche solo per sentire l'odore della partita.

Tutti aspettano il ritorno di Osimhen perché ci sono due Napoli, con lui e senza di lui: tutti non vedono l'ora che rivedere il suo gioco illuminante, il suo modo straordinario di attraversare i corpi delle difese come un fascio luminoso. La sua notte è stata lunga 50 giorni. Uscì dal campo di San Siro con le sue gambe per non far impressionare i familiari a casa, ma l'occhio e lo zigomo erano già gonfi. Ora è pronto per giocare una partita ufficiale, protetto da uno strato di sguardi affettuosi. Ma anche da una mascherina. Ma qui, dietro questo recupero, c'è il lavoro quotidiano di coloro che nel Napoli hanno lavorato alla riabilitazione, perché per ore e ore hanno drenato gli ematomi facendo recuperare il nigeriano a tempo di record. Facendogli bruciare i tempi del recupero, inizialmente diagnosticato in tre mesi. Le terapie continueranno, anche il monitoraggio da parte del professore Tartaro che ha eseguito l'intervento. Raffaele Canonico, il responsabile dello staff medico del Napoli, spiega a Radio Kiss Kiss: «Da un punto di vista medico-biologico il ragazzo sta molto bene, la biologia della sua razza ci ha aiutato moltissimo.

Siamo molto contenti dell'esito della TAC, siamo tranquillamente nei tempi di questi tipi di traumi facciali. Giocherà con una maschera che è stata modellata su quella che era una ricostruzione 3D della sua testa, l'abbiamo già modificata un paio di volte su indicazioni di Victor stesso. Con la maschera noi andiamo a proteggere quello che è di nostro interesse, le fratture sono state ridotte con placche e viti, mentre alcune si sono ricomposte e hanno già formato il callo osseo». Intanto c'è un posto dove Osimhen continua a sbandare: non è il campo ma i social. Dopo il dito medio dei giorni scorsi, ieri altra zuffa su Instagram dopo che un follower lo ha insultato per le troppe volte che scrive post e il nigeriano ha replicato con parolacce. Anche il Napoli è pronto a intervenire per chiedergli un maggiore self control.



Ecografia e risonanza hanno confermato il piccolo trauma all'adduttore breve della gamba destra. Lorenzo Insigne salterà le prossime tre partite, quella di domani con la Fiorentina e poi le due di campionato prima della sosta. In totale non più di 15 giorni in infermeria. Ma certo, a parte il contratto milionario con il Toronto, non proprio un grande periodo. Insomma, anche lui tornerà con il Venezia (è un febbraio di fuoco). Tant'è che ha minimizzato e ha provato a giocare ancora, prima che arrivasse lo stop da parte del medico Canonico che ha notato la sua difficoltà.
 

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