Napoli, il sorpasso di Osimhen:
ora è in pole per essere titolare

Napoli, il sorpasso di Osimhen: ora è in pole per essere titolare
di Bruno Majorano
Venerdì 9 Aprile 2021, 10:34
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I motivi per continuare a sperare nell'esplosione di Victor Osimhen sono molti di più di 80 milioni. Tanto il Napoli ha versato nelle casse del Lille l'estate scorsa per accaparrarsi il ventiduenne talento nigeriano e regalarlo a Gattuso che tanto desiderava questa punta centrale per il suo attacco. Ma non è solo a causa della spesa ingente effettuata dal club azzurro, che oggi Vicotr rappresenta una delle speranze più forti per salire ancora sul treno che porta alla prossima edizione della Champions League.


SPERANZE
Gli infortuni, infatti, sono oramai un brutto e lontano ricordo per Osimhen, che in queste settimane ha lavorato duramente per ritornare al top della condizione e convincere Gattuso a rimetterlo al centro dell'attacco e del progetto. I segnali più che incoraggianti sono arrivati già contro il Bologna, ma mercoledì sera - nel recupero di campionato contro la Juventus- si è visto un Osimhen tirato a lucido, una versione tutta nuova dell'attaccante che Gattuso aspetta praticamente da inizio stagione. Già, perché nelle prime giornate del campionato si era visto un attaccante grezzo, capace di attaccare la profondità e di fare male in contropiede, ma non ancora pronto per aiutare la squadra a tutto campo. Altra storia rispetto a quella vista all'Allianz Stadium di Torino la scorsa sera. Da quando è entrato in campo, infatti, il nigeriano si è messo a fare a sportellate con i difensori bianconeri diventando il catalizzatore perfetto di ogni pallone vagante. Una calamita costante, capace di attrarre su di sé il gioco e spostarlo a proprio piacimento.

Insomma, Osimhen ha rappresentato quella scarica di adrenalina che serviva. Non un caso, certo, che sia stato proprio lui a conquistare il calcio di rigore trasformato da Insigne che ha acceso il finale, seppur senza fortuna. Unica buona notizia in una notte tutto sommato da dimenticare in fretta per gli azzurri.


STAFFETTA
Immagini che certamente non saranno passate inosservate all'occhio attento di Gattuso. Rino non ha mai smesso di credere nel suo ragazzo, in quell'attaccante che ha fortemente voluto e attorno al quale ha costruito il suo 4-2-3-1 per il Napoli della stagione 2020-21. Chissà, forse anche qualche piccolo rimpianto per non averlo utilizzato prima. Magari proprio dal primo minuto, al posto di un Mertens che invece è apparso stanco, lento, a tratti quasi svogliato. Da 33 a 22 ci sono ben 11 anni di differenza tra i due attaccanti del Napoli e oggi quel gap anagrafico si vede tutto. Certo, al momento della finalizzazione, Mertens continua ad essere un cecchino quasi infallibile, mentre Osimhen pecca ancora di imprecisione, ma in fase di costruzione dell'azione, il nigeriano è attualmente molto più avanti. Contro la Juventus, infatti, Mertens ha giocato troppo spesso a nascondino tra le maglie dei difensori bianconeri, costretto ad arretrare il proprio raggio d'azione nel tentativo di entrare nel vivo.

A differenza sua, invece, Osimhen non ha avuto paura di fare valere la sua fisicità su Chiellini e De Ligt, prendendo tante botte ma restando sempre in piedi. Contro la Sampdoria, quindi, potrebbe tornare lui ad essere il titolare, con Mertens candidato ad un posto da suggeritore alle sue spalle o eventualmente partendo dalla panchina per poi entrare a gara in corso. Tra i due non c'è mai stata rivalità, e non inizierà certamente oggi. Entrambi remano nella stessa direzione, con Osimhen che sembra più indicato a traghettare il Napoli per primo sul traguardo del quarto posto in classifica

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