Napoli-Parma, la lezione del campo:
servono il talento e la fortuna

Napoli-Parma, la lezione del campo: servono il talento e la fortuna
di Anna Trieste
Lunedì 1 Febbraio 2021, 08:00
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In uno dei suoi ultimi capolavori cinematografici, Match Point, Woody Allen mette lo spettatore davanti a una domanda terribile: nella vita è meglio avere fortuna o talento? Non sappiamo se Gattuso abbia visto il film e si sia fatto anche lui la difficile domanda, quello che sappiamo, dopo aver visto ieri il Napoli contro il Parma, è che nel calcio servono entrambi. Non si può prescindere dal talento quando la partita è bloccata, non si può andare avanti né indietro, il ritmo è blando e tutte le strade sono chiuse. In quel caso il talento è indispensabile. Ed avere Elmas ieri titolare lo ha dimostrato ampiamente. Non è il suo ruolo e non è suo compito eppure ieri il macedone ha preso il pallone e da solo dalla trequarti è andato a segnare un gol difficilissimo. Liberandosi di svariati avversari, girando su se stesso e centrando lo spazio di rete alle spalle di Sepe. Talento, punto. Fondamentale per mettere sul binario giusto una partita che pareva incanalata verso l'ennesima capata nel muro.

 

Tuttavia, il talento da solo non può bastare.

Lo sa bene Insigne, che pur avendone a pacchi tira convinto e preciso e prende comunque l'ormai consueto palo. Quante probabilità c'erano che quel pallone sfiorasse il legno? Poche, pochissime. Eppure la fortuna non l'ha aiutato. E che la fortuna sia fondamentale lo sa bene anche Gattuso che a un certo punto ha cambiato le carte in tavola e sconvolgendo l'ossatura tattica della squadra che sia pur a fatica stava vincendo con il Parma l'ha sfidata a viso aperto. E considerata la deviazione che ha trasformato nel gol del raddoppio il tiro di Politano, stavolta la fortuna ha apprezzato il coraggio. 

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