Napoli, Insigne capitano pallido
ma c'è Politano che spacca il match

Napoli, Insigne capitano pallido ma c'è Politano che spacca il match
di Pino Taormina
Lunedì 1 Febbraio 2021, 06:30
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Brutta, vincente e in difficoltà. Fa fatica a giocare il Napoli che sembra essere costretto a rifiatare troppo presto arretrando a protezione del gol regalato da Lozano. Ma è una vittoria lottata, di compattezza, cinica, difesa a denti stretti e con quella difesa anomala a tre che è segno di umiltà e di voglia di stringersi l’uno all’altro. Non bisogna ogni volta dominare, fare degli show e costruire decine di palle gol: si può vincere anche così, la classifica è positiva, tra mille patemi e un bel po’ di errori in ogni parte del campo. Della serata rimane l’impressione di un Napoli che vince anche quando cambia pelle e anche quando muta nell’anima.  

 

6 OSPINA
Primo tempo con qualche buona uscita e nessun rischio in prima impostazione. Il Parma anche tenendo sempre all’angolo gli azzurri nel secondo tempo non va mai al tiro e a parte qualche disimpegno coi piedi gli tocca solo qualche uscita coi pugni. In ogni caso dà sempre sicurezza ai compagni. 

6 DI LORENZO
Qualche discreta sgasata, molto ordinato su Pezzella e su Kurtic in chiusura. Coadiuva quando Gervinho si allarga, ma non riesce ad impattare dal punto di vista offensivo. Poi la squadra si abbassa in maniera inverosimile. Chiude esterno quando Gattuso vara la difesa a cinque ed è una prova positiva. 

5,5 MANOLAS
Qualche impiccio Gervinho glielo crea con una certa costanza, qualcun altro se lo prende da solo con un paio di tocchi imprecisi che rischiano di far scattare pericolosi scintille. È una serata di passione senza fine quindi alla fine dal 79’ in poi si piazza a lato di Makismovic e stringe i denti come bisogna fare in certe gare.

6 KOULIBALY
Duella con Cornelius, chiude bene su Gervinho quando Manolas lo perde. Vince, di fatto, sempre il duello con lo svedese e anche nella ripresa difficile riuscirlo a superare in velocità. Stupisce quando nel finale rinuncia anche ad andare a saltare nell’area avversaria: segnale di una tensione piuttosto evidente. 

6 MARIO RUI
Kucka su di lui prova a ostruirne la prima pressione ed a metterlo in difficoltà facendo ripartire il Parma con il lancio lungo, con conseguente ridimensionamento del raggio d’azione. Va in affanno di rado, di fatto nonostante il possesso palla lasciato al Parma di occasioni concesse quasi nessuna.

7 ELMAS
Scivolata eccellente in apertura su Gervinho che evita una circostanza pericolosissima, fa una densità importante, chiudendo tante linee di passaggio a Kurtic e Pezzella. Poi, la perla alla mezz’ora: ne salta due, tre, quattro prima della conclusione vincente con una galoppata di 30 metri. Una diga nella ripresa. 

5,5 DEMME
Brugman lo bracca metro su metro per limitargli l’impostazione, prova a divincolarsi, con qualche difetto in più nella misura. Pare riprendersi a inizio ripresa poi perde una palla su Brugman e rischia il patatrac.

Insicuro in certi momenti, ma forse era anche stanco. 

5 ZIELINSKI
Si accende, come sempre, a lampi: quando lo fa, Grassi fa difficoltà a tenerlo, ma non vengono fuori spunti di rilievo anche perché non è ispirato. E anche quando poi deve imbrigliare l’altrui manovra sembra quasi smarrito nella selva del centrocampo parmense. Insomma, a tratti irriconoscibile. 

6 LOZANO
Subito con l’argento vivo, si procura l’ammonizione di Gagliolo, il centrale è costretto a raddoppiare su Pezzella che si prende anche lui il giallo causa accelerazione del Chucky. Ha la palla per chiudere l’incontro. Poi da prima punta è una insidia continua.

5,5 PETAGNA
Si vede poco nella prima frazione, Osorio gli lascia un novero limitato di palloni. Qualche sponda, tanta difesa del pallone e poco altro, un buon appoggio per Lozano. Lotta su ogni palla, un combattente ma non tira né vede mai la porta. Anche se come parziale alibi davvero non c’è un traversone da poter sfruttare. 

5 INSIGNE
Conti cerca di limitarne l’ingresso in area seguendolo ovunque ed il capitano prova con qualche conclusione dalla distanza, ma il suo primo tempo è ancora di un grigio pallido, salvo che per il movimento sul gol di Elmas che apre uno spazio importante. Prende un palo ma quando è nera è nera.

7 POLITANO
Si piazza sul suo lato e sposta Lozano prima punta. Prezioso il suo gol, ancora un tiro dal limite dell’area che dà esattamente il senso di quello che prova un subacqueo quando in debito d’ossigeno risale a galla. Una rete provvidenziale in un momento molto delicato della partita degli azzurri. 

5,5 BAKAYOKO
Si abbassa lui nella linea dei centrali e sposta Demme al posto del boccheggiante polacco. Incespica ingenuamente sul pallone e fa ripartire il Parma, si riprende solamente quando il Napoli va sul 2-0 e finalmente un po’ di pressione va via da dosso e anche lui riesce a giocare con maggiore rilassatezza. 

6 HYSAJ
A sinistra quando entra e trova una specie di irruenza da parte del Parma: quasi sempre sulle tracce di Man che segue con attenzione e sempre senza vedersi sfuggire nessuno dalla sua parte. Difficile che sbagli un anticipo, ha senso della posizione e del sacrificio. Stringe i denti e lotta. Impatto buono. 

6 MAKISMOVIC
Va centrale e inaugura una difesa a cinque che per il Gattuso napoletano è una prima volta assoluta e che chissà se vedremo altre volte. In ogni caso, visto che il Napoli chiude poi la partita, la formula bunker non va mai realmente in pressione. In ogni caso, non male come idea. 

6,5 GATTUSO
Quando vede la sua squadra alle corde fisiche decide di piazzare il terzo centrale e passare all’inedito 5-4-1: d’altronde Ringhio capisce che era arrivato il momento di cambiare strada e lo ha fatto per portare a casa tre punti che non potevano sfuggire. Il 4-3-3 iniziale è assai variabile, ma patisce il pomeriggio in ombra di Demme e Zielinski. L’abbraccio dei calciatori a Rino è il simbolo della settimana.  

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