La miglior difesa? È l'attacco. Lo si sa bene. E quindi tra i segreti del Napoli che prende tre gol in undici partite e ha la porta meno perforata della serie A e di tutta l'Europa intera (insieme al Chelsea) c'è una ricetta semplice semplice: tenere la palla lontana dalla porta di Ospina (e Meret). Meglio ancora se nella metà campo avversaria. Basta vedere i dati. Il Napoli non è la squadra che ha più possesso palla in campionato: la Fiorentina, la Lazio dell'ex Sarri sono i primi con 28’43”. Un poco più sotto c'è l'Inter, con 28’34” e poi il Sassuolo, con 28’25”. Gli azzurri solo quinti, a 28’06”, poco prima dei rivali del Milan a 27’19”.
Cambia tutto, però, se il dato si scorpora in metà campo offensiva e difensiva. Perché in questo caso il Napoli scavalca tutti e con 13’41” è la squadra che attacca di più.
A questo punto, visto i risultati, c'è da dire che non è una maniera sterile per gli azzurri di dominare le partite, un giropalla lezioso. Spalletti rispetto al passato chiede più verticalizzazioni e anche cambi di fronte. Nuovi marchi di fabbrica del Napoli capolista, insieme alla pazienza necessaria per costruire l'imbucata giusta.