Napoli-Roma è Osimhen vs Abraham: una sfida a suon di gol

Osimhen è capocannoniere della A e trascina il Napoli con i suoi strappi

Osimhen e Abraham
Osimhen e Abraham
di Bruno Majorano
Venerdì 27 Gennaio 2023, 07:23 - Ultimo agg. 28 Gennaio, 09:27
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La fotografia è quella di due amici che si incontrano per un caffè. Peccato che un’oretta prima uno dei due aveva fatto un bel dispetto all’altro. Ma nonostante questo Victor Osimhen e Tammy Abramham si sono abbracciati e si sono messi a parlare all’esterno dello stadio Olimpico di Roma, esattamente come due compagni di scuola di ritorno dalle vacanze. Li divide un solo anno di età (24 anni il nigeriano, 25 l’inglese) ma dal punto di vista dell’impatto nella nostra serie A il gap è decisamente più ampio e marcato.

I numeri di Osimhen, infatti, sono evidenti. Ha segnato 13 gol in 15 partite di campionato trascinando il Napoli al primo posto nella classifica della serie A, e consacrando se stesso come il miglior marcatore del campionato in corso. Merito di una condizione atletica straripante che lo ha reso fin qui l’incubo di ogni difensore. Victor è l’anima dell’attacco degli azzurri e con il suo lavoro è riuscito a contagiare tutti i compagni. «Di Osimhem mi piace la sua completezza», spiega l’ex bomber Aldo Serena. «Ha una grande varietà e una tecnica incredibile», aggiunge. «E poi è veloce: può andare anche in solitudine e inventarsi il gol come gli pare. Insommaè un terminale offensivo perfetto». Utilissimo per il gioco del Napoli come dimostra il rendimento incredibile che ha avuto fino a oggi. «Quando hai uno come Osimhen, sai che ti ci puoi appoggiare a perché sa difendere bene il pallone». Evidente la sua crescita che è sotto gli occhi di tutti. «Il brutto infortunio allo zigomo lo aveva un po’ bloccato anche perché è bravo di testa. Ma ora è esploso con tutto il Napoli, la squadra gioca in maniera ideale per la punta centrale. Victor ci mette del sui, ma la squadra lavora bene sugli esteri e con ritmi perfetti: il pallone arriva sempre sul primo movimento».

Il suo 2023 è iniziato con quattro gol in quattro partite. Solo un passaggio a vuoto a San Siro contro l’Inter, compensato dalla doppietta del Maradona nel pokerissimo rifilato alla Juventus. Senza dimenticare la voglia, perché quella che trasmette ai compagni è davvero incredibile, contagiosa. Con il tempo è migliorato anche nella comunicazione con i compagni e cerca sempre i partner d’attacco per dialogare e aprire spazio ai loro inserimenti. Da questo punto di vista è molto simile all’amico e rivale della Roma Abraham che con Dybala sta formando un tandem perfetto.

«La pausa mi ha fatto bene. Ho recuperato le energie», ha raccontato Abraham a StarCasino. «Mi dicevo che, quando sarei tornato, avrei dovuto aiutare la squadra il più possibile. Ed è quello che sto facendo. Voglio portare di nuovo un trofeo a Roma, voglio riprovare la sensazione dello scorso anno» ha aggiunto. Il rapporto con Dybala, invece, lo definisce «buono sia dentro che fuori dal campo», sottolineando che adesso «si sta consolidando e anche per la squadra è positivo». E anche Aldo Serena consacra la coppia. «Tammy è bravissimo a far salire la squadra e far inserire Dybala.

Nell’ultimo periodo abbiamo visto che si intende alla grande con l’argentino», spiega l’ex bomber. Lo score di Abraham è decisamente meno florido rispetto a quello di Osimhen. L’attaccante della Roma, infatti, ha segnato appena 5 reti nelle 19 gare disputate in questo campionato, ma si è reso utile alla causa aggiungendo allo score 4 assist. «Gli manca solo l’esplosività e la velocità rispetto a Osimhen, ma sa aiutare la squadra a salire», conclude Serena.

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