Insigne, dedica col cuore:
«Napoli, io ti amerò sempre»

Insigne, dedica col cuore: «Napoli, io ti amerò sempre»
di Bruno Majorano
Lunedì 24 Gennaio 2022, 07:00 - Ultimo agg. 25 Gennaio, 16:32
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Raggiungere Maradona nello tempio di Maradona. Lorenzo Insigne non avrebbe potuto desiderare di meglio. Certo, ha dovuto aspettare 45 minuti in freezer, ma quando Luciano Spalletti lo ha inserito per uno spento Lozano, la musica è tornata ad essere quella a lui più congeniale. 

Il gol numero 115 con la maglia del Napoli, per Lorenzo Insigne arriva quando la partita contro la Salernitana si stava già mettendo sui binari giusti. Azzurri già avanti 3-1 sui granata, ma è esattamente quello che serviva al capitano azzurro per scacciare via paure e ombre su presente, passato e soprattutto futuro. Le ombre, appunto, sono quelle dei tre rigori sbagliati in stagione, quelli contro Venezia, Fiorentina e Torino, ma non bastano per distrarre Insigne dalla sua missione: fare centro e raggiungere Maradona nella classifica all time dei bomber del Napoli. Dopo aver visto passare la palla alle spalle di Belec, poi, è il momento della festa: grande. Lorenzo corre dritto verso la telecamera, indica lo stemma del Napoli e dice: «Ti amerò sempre». Messaggio chiarissimo, di quelli che non hanno bisogno dell'interprete per essere tradotto. Il riferimento è chiarissimo, ed è al futuro, che oramai non è più nemmeno così remoto. Sì, perché Lorenzo Insigne da giugno non sarà più un giocatore del Napoli, ma indosserà la maglia del Toronto, si traferirà in Canada e degli azzurri resterà solo un grandissimo tifoso. Una scelta di vita quella del napoletano, che ha firmato il maxi contratto con il club di Mls all'inizio del 2022, ma non ha mai pensato di ammainare le vele azzurre da qui alla fine del campionato. «Io ti amerò sempre», messaggio che va a fare da eco a quello lanciato in maniera tutt'altro che velata qualche settimana fa dal fratello di Lorenzo, Roberto Insigne: «La colpa non è sua», aveva detto dopo una gara del suo Benevento. E ieri Lorenzo ha aggiunto un altro tassello alla vicenda, con questa dichiarazione d'amore per tutti i napoletani romantici che continuano a sostenerlo. D'altra parte al termine della partita lo hanno salutato con un grande applauso, lo hanno accompagnato fin dentro la pancia del Maradona e lo hanno coccolato con il loro abbraccio. 

 

Esattamente quello che avrebbe voluto Lorenzo due settimane fa, quando solo un infortunio muscolare gli ha impedito di segnare subito, davanti al suo pubblico, dopo la firma sul contratto che lo legherà al Toronto.

Era andato ko dopo mezzora, uscendo tra le lacrime e quel pizzico di amarezza per il gol mancato. Avrebbe voluto fare centro subito, per mandare un messaggio chiarissimo a tutti, ma niente. Appuntamento con il gol solo rimandato di qualche giorno, ovvero rimandato a ieri, quando è arrivata l'occasione propizia. Con un tiro a giro dei suoi si è procurato il calcio di rigore, poi il siparietto bellissimo con Mertens. Sì, perché il pallone era saldamente nelle mani del belga che avrebbe potuto bissare la trasformazione del primo tempo. Poi, però, Lorenzo gli si avvicina e non c'è nemmeno da parlarne: Dries lo guarda lo abbraccia forte, come un fratello maggiore può fare con il più piccolo, e gli lascia il pallone. Dopo la trasformazione è Lorenzo ad andare da Dries e a mimare il tocco con il petto di Veseli come a dire che non c'era stato il fallo di mano, che in realtà è avvenuto subito dopo l'impatto sul corpo. «Era importante per Lorenzo quel gol. Certo, volevo tirare io, ma per lui era un momento delicato. Ha fatto una scelta importante di vita e non dobbiamo dimenticare cosa ha fatto per noi e per il Napoli. Sappiamo bene che ha tutta la voglia di finire bene la sua avventura qui e noi dobbiamo dargli il saluto che merita. Mi dispiace che vada via è napoletano e lo dobbiamo ringraziare». Parole da leader, parole da chi sa già che un domani quella fascia potrebbe finire proprio sul suo braccio. Ma da qui a quel momento c'è ancora tempo, ovvero questo finale di stagione che Lorenzo Insigne ha tutta la voglia di completare da protagonista: alla sua maniera. Ovvero gol, assist e prestazioni importanti per il Napoli, la squadra del suo cuore: oggi e sempre. Lo ha ribadito a chiarissime lettere nell'esultanza dopo il gol contro la Salernitana, ma vuole continuare a farlo anche da qui alla fine del campionato. «I derby non si giocano si vincono. Continuiamo così fino alla fine», ha commentato sui social. Per lasciare un segno, per lasciare il suo segno: azzurro. Solo dopo sarà tempo di pensare al Canada, al Toronto e ai dollari americani che lo aspettano e che lo hanno portato a cambiare i propri piani e a stravolgere la sua vita. Dal mare di Posillipo alla neve canadese; dalla serie A alla Mls; dal Maradona ai mega impianti americani. Ma il minimo comune denominatore per Lorenzo Insigne sarà l'amore per Napoli. 

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