la diretta

Napoli-Sampdoria 2-0: gol di Osimhen e Cholito, lo scudetto fa 90 (punti)

Gli azzurri terminano il campionato a + 16 dalla Lazio seconda

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti
Sabato 3 Giugno 2023, 09:04 - Ultimo agg. 5 Giugno, 12:04

Napoli-Sampdoria 2-0 (0-0), il tabellino

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Ostigard, Mario Rui (31' st Bereszynski); Anguissa (34' st Demme), Lobotka, Zielinski (22' st Gaetano), Elmas (22' st Raspadori), Osimhen (31' st Simeone), Kvaratskhelia. (95 Gollini, 12 Marfella, 5 Juan Jesus, 31 Zedadka, 91 Ndombele, 23 Zerbin). All.: Spalletti.

Sampdoria (3-4-1-2): Turk; Gunter (1' st Malagrida), Amione, Murru; Zanoli, Paoletti, Rincon (44' st Segovia), Augello; Leris; Gabbiadini (44' st Ntanda), Quagliarella (44' st Ivanovic). (30 Ravaglia, 32 Tantalocchi,9 De Luca, 26 Ilkhan, 28 Yepes, 40 Lotjonen). All.: Stankovic.

Arbitro: Feliciani di Teramo.

Reti: nel st 18' Osimhen (rigore), 39' Simeone.
Angoli: 10-0 per il Napoli
Recupero: 0' e 2'
Ammoniti: Murru per gioco scorretto
Spettatori: 55.000.

Osimhen capocannoniere con 26 gol

Con il gol su rigore per il Napoli contro la Sampdoria, Victor Osimhen chiude la stagione a quota 26 gol in campionato, diventando capocannoniere della serie A, davanti all'interista Lautaro Martinez a quota 21 gol. L'attaccante nigeriano quest'anno, Champions League compresa, ha segnato in totale 31 reti ed è al quindicesimo posto nella classifica marcatori del Napoli di tutti i tempi a quota 59 gol in tre stagioni. L'ultimo capocannoniere di serie A con la maglia del Napoli era stato Gonzalo Higuain che nella stagione 2015/16 fece 36 gol.

Festa al triplice fischio

Il triplice fischio di Ermanno Feliciani è il segnale. Finisce Napoli-Sampdoria, la prima contro l'ultima che saluta la serie A (straordinario l'omaggio al napoletano Fabio Quagliarella), e torna, di nuovo, la festa. Una festa continua, interminabile. Napoli come Rio. Fuochi d'artificio, trombe, clacson di auto e le canzoni del cuore celebrano lo storico successo degli azzurri. Terzo scudetto, dopo 33 anni. Un tripudio di bandiere azzurre saluta il trionfo. Nello stadio che porta il nome del più grande calciatore del mondo, il volto di Maradona è su tantissimi vessilli e incastonato negli striscioni. È qui la festa, allo stadio, ma anche davanti al Maradona, nelle piazze dei maxischermi come il Plebiscito, a Scampia dove viveva Ciro Esposito, il tifoso ucciso prima della finale di Coppa Italia a Roma. Nelle case e in strada, tra i tanti che non sono riusciti a vincere la lotteria di un biglietto per l'ultima partita. Si esulta in provincia dove sono stati allestiti 17 maxischermi ma anche in tanti piccoli paesi. Al largo Maradona il delirio. Migliaia di persone in pochi metri quadrati. Del resto, quella del Napoli è stata davvero un'impresa, sportiva e non solo. Primo sempre, la bellezza di 16 punti sulla seconda classificata. Ma anche un affare per tanti. Grazie al Napoli, sono state vendute migliaia e migliaia tra bandiere e magliette, non sempre 'ufficiali', e sono arrivati a più riprese e in vari week end turisti italiani e stranieri. Successo strepitoso con un pò di malinconia. Per il mancato giro per la città con il bus scoperto che avrebbero tanto desiderato i tifosi. E perché lascia Spalletti, il condottiero vittorioso. Ma questa sera è comunque festa.

Termina la partita: è già festa

Finisce il match sul 2-0 per gli azzurri. Che la festa cominci.

Standing ovation per Quagliarella

Standing ovation per Quagliarella al momento del cambio. Tutto lo stadio urla "Olè Fabio".

Che raddoppio di Simeone!

All'84' gol fantastico dalla distanza del Cholito Simeone che poi va a esultare con la maglia di Maradona

L'infortunio di Gaetano

Si fa male anche Gaetano: azzurri in dieci. Il centrocampista di Cimitile esce zoppicando.

Dentro anche Demme

Entra in campo anche Demme perché Anguissa si fa male

Gaetano va al tiro

Gaetano vicino anche lui al gol, sventa il portiere doriano. La partita assume intensità

I primi cambi di Spalletti

Raspadori per Elmas e Gaetano al posto di Zielinski.

Anguissa vicino al raddoppio

Al 65' Anguissa vicinissimo al raddoppio, la Samp di salva a fatica.

Rigore di Osimhen: gol!

Al 61' Osimhen atterrato in area: è calcio di rigore. Murru ammonito per il fallo. Sul dischetto va lo stesso Victor che segna l'1-0.

Il tiro di Malagrida

Ci prova Elmas al 56' ma il tiro è fiacco. Quindi è Malagrida ad andare al tiro ravvicinato: Meret salva. 

Giorgio Armani al Maradona

C'è anche un ospite d'eccezione al 'Maradona' in occasione dell'ultima partita di campionato del Napoli. È lo speaker ad annunciare nell'intervallo del match contro la Sampdoria (il primo tempo si è concluso zero a zero) Giorgio Armani. Lo stilista viene accolto dagli applausi dell'ex San Paolo. Il presidente della società calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis consegna ad Armani il calco del piede sinistro di Diego Armando Maradona. «Giorgio è un uomo di sport», assicura il patron azzurro. «Quando penso al Napoli, penso alla bellezza…», sottolinea Armani.

Inizia il secondo tempo

Inizia il secondo tempo al Maradona. Nessun cambio tra gli azzurri, tra i blucerchiati entra il giovane Malagrida.

Cori e coreografia da brividi

'Siamo noi, siamo noi, i campioni d'Italia siamo noi…'. Lo stadio Maradona è una bolgia infernale per la festa scudetto del suo Napoli all'ultima giornata di campionato. A Fuorigrotta la coreografia è da brividi. Al fischio di inizio del match contro la Sampdoria la curva 'B' ha reso omaggio alla storia della città esponendo un maxistriscione con la scritta 'Città di Parthenope VIII sec. A.C.', sullo sfondo il Vesuvio e in primo piano il volto del Pibe de Oro. Sugli spalti gioia in contenibile dei circa 55mila tifosi accorso per l'ultimo abbraccio ai propri beniamini e l'addio a mister Luciano Spalletti che rende la festa agrodolce. Sempre sulla 'B' è apparso un altro lungo striscione: 'La nostra terra…le nostre tradizioni…il nostro tricolore!'. Dieci maxischermi sono stati allestiti attorno al campo di gioco per lo show finale post partita quando gli undici di Spalletti alzeranno la coppa.

Fine primo tempo

Senza troppe emozione scivola via il primo tempo.

Partita soporifera

Partita soporifera, ritmo del match bassissimo. Passaggi sbagliati e primo tempo indirizzato sullo 0-0

Quagliarella divora il vantaggio

Al 22' gran colpo di testa di Osimhen che termina fuori. Poi è Quagliarella che di testa si divora la palla dell'1-0.

Il tentativo di Kvara

Al 13' gran tiro di Kvara da fuori. Partita a ritmi blandi, in un'area di festa e di euforia. 

Zanoli vicino al gol dell'ex

Al 9' Zanoli, lasciato solo in area, rischia di segnare il classico gol dell'ex: sventa Meret.

Prima palla gol azzurra

Al 2' primo squillo azzurro con Kvara che offre a Zielu una palla gol, alta sopra la traversa 

Le formazioni ufficiali

Napoli (4-3-3)

1 Meret; 22 Di Lorenzo, 13 Rrahmani, 55 Ostigard, 6 Mario Rui; 99 Anguissa, 68 Lobotka, 20 Zielinski; 7 Elmas, 9 Osimhen, 77 Kvaratskhelia.

A disposizione: 12 Marfella, 95 Gollini, 4 Demme, 5 Juan Jesus, 17 Olivera, 19 Bereszynski, 21 Politano, 23 Zerbin, 31 Zedadka, 70 Gaetano, 18 Simeone, 81 Raspadori, 91 Ndombele. All. Spalletti.

Sampdoria (3-4-1-2)

22 Turk; 4 Gunter, 2 Amione, 29 Murru; 59 Zanoli, 8 Rincon, 16 Paoletti, 3 Augello; 37 Leris; 23 Gabbiadini, 27 Quagliarella.

A disposizione: 30 Ravaglia, 32 Tantalocchi, 5 Oikonomou, 7 Djuricic, 9 De Luca, 17 Nuytinck, 26 Ilkhan, 31 Malagrida. All. Stankovic. 

Cancelli aperti allo stadio Maradona

Cancelli aperti allo stadio Maradona. Lo stadio comincia a riempirsi in attesa dell'arrivo degli eroi dello scudetto. Ci sarà una straordinaria coreografia: all’esterno dello stadio, dei volantini firmati curva B spiegano le indicazioni per la riuscita. 

La passerella degli eroi dello scudetto

Niente turnover, sarà una passerella per tutti gli eroi dello scudetto. Sarà l'ultimo atto della stagione poi, dopo la festa, ci sarà lo sciogliete le righe. La trasferta coreana è saltata per la gioia degli azzurri che questo fuori programma lo stavano mandando giù con grossa fatica. Miglior premio non potevano averlo: da domani e fino ad almeno il 10 luglio saranno in vacanza

L'elenco dei convocati

Fuori Olivera e Lozano, dentro Mario Rui. Due le defezioni per  Spalletti all’ultimo stop della sua stagione contro la Sampdoria, oggi in campo alle 18.30. Gruppo azzurro per il resto al completo prima della grande festa. 

La prima volta dell'arbitro Feliciani

Sarà l'arbitro Feliciani di Teramo a dirigere Napoli-Sampdoria, ultima giornata di Serie A. Assistenti Liberti-Palermo, IV Uomo Maggioni, al Var Marini-Rapuano. È la prima direzione ufficiale di Feliciani con il Napoli. 

 

La dedica a Giulia Tramontano

«Mi hanno detto che Giulia Tramontano era molto tifosa del Napoli.

Gli uomini che fanno male a una donna confessano al mondo la loro vigliaccheria, la uccidono non una sola volta. Si uccide la vita, non solo una persona. Bisognerebbe rimanere umani qualche volta perché qui si sta diventando disumani. Con questo omicidio è stata cancellata una storia che andava vissuta. La festa di domani sarà anche per Giulia e il suo bambino. Chi pensa di risolvere le cose con la violenza, è un perdente senza futuro» ha detto Spalletti.

La felicità senza confini

«Ho amici che sono venuti a Napoli per vedere la festa ma non ci sono più biglietti e resteranno in giro per la città godendosi l’ultima partita. Abbiamo accolto tutti in queste celebrazioni: Napoli ha dimostrato che la felicità non ha confini né bandiere. Abbiamo aiutato a riempire gli stadi, dimostrando che lo stadio è un mezzo per star bene» ha detto Spalletti.

La formazione con la Samp

«Demme e Olivera non si sono allenati, Mario Rui è rientrato da poco. Mi piacerebbe dare spazio a chi ci ha accompagnato tutto l’anno, la formazione sarà simile a quella che ha giocato più spesso» ha detto Spalletti.

Il lavoro di 4 anni in un biennio

«Rammarico per qualcosa c’è. Quando sono arrivato, De Laurentiis ha detto che non gli interessava niente della Coppa Italia e lo abbiamo preso in parola (ride). Dovevamo tornare tra le prime quattro e rimettere a posto i conti. È stato bravo a prendersi delle responsabilità che altri presidenti non prendono. Abbiamo risistemato tante cose, facendo il lavoro di quattro anni in un biennio. Ho imparato a essere più imprenditore con lui, lui è diventato più allenatore con me» ha detto Spalletti.

Il momento più bello e il più brutto

«Il momento più bello è stato il fischio finale di Udine. Il più difficile è stata la sconfitta di Empoli un anno fa» ha detto Spalletti.

La cena con De Laurentiis

«In quella cena con De Laurentiis abbiamo sistemato tutto in quarto d’ora. Siamo stati lucidi nel concludere quello che era il motivo del nostro incontro. Eravamo d’accordo che avrebbe comunicato lui la scelta. Non sono uno che cambia idea facilmente quando prende una decisione. Probabilmente mi faccio male da solo? Sì. Ma non lascio perché ho smesso di amare, lascio perché ho amato e ho dato tutto» ha detto Spalletti.

Le scelte dei calciatori

«Ho imparato che in campo bisogna lasciare la decisione ai tuoi calciatori. Devono interpretare le situazioni in campo, quelle vie di mezzo che sono diventate per noi la misura giusta. Servono calciatori importanti per arrivare a questo punto: convincerli che il tuo lavoro sia la cosa giusta è il massimo e questa squadra c’è riuscita. Anche per i più bravi sarebbe difficile dire che abbiamo vinto solo perché gli altri sono andati male» ha detto Spalletti.

La cittadinanza onoraria

«La cittadinanza onoraria mi emoziona tantissimo. Mi piace essere diventato napoletano, mi piace pensare che anche tra dieci anni potrò tornare qui e essere amico di tanti, ritrovare affetto» ha detto Spalletti. 

Difficile andare via

«La cosa più difficile da superare è lasciare il gruppo. Il loro amore ti fa venire dubbi sulla decisione che ho preso. In questi giorni, immaginandomi lontano da qui, ho realizzato quanto sia difficile scegliere di andar via. Il cuore e l’egoismo ti dicono che dovresti continuare perché c’è una squadra fortissima su cui costruire. Ma è proprio l’amore che sento che mi fa accettare la scelta» ha detto Spalletti.

Una mentalità determinante

«Non c’è stato un momento determinante, c’è stata una mentalità determinante che ha fatto la differenza. Il gruppo è composto da amici e professionisti, fino a stamattina hanno messo impegno e entusiasmo. Da qui si capisce perché questa squadra avrà un grande futuro» ha detto Spalletti.

Napoli che va vissuta

«Quando abbiamo capito che avremmo vinto lo scudetto, ho iniziato a dire alla squadra che avremmo visto la città esplodere di gioia. Ora mi rendo conto di aver parlato per mesi di qualcosa che nemmeno io conoscevo. Napoli non va immaginata, è molto di più dell’immaginazione. Napoli va vissuta e allora ci si rende conto di quello che è. Probabilmente sono sempre stato un po’ napoletano, avevo bisogno di questi due anni per diventarlo del tutto. Mi porterei via da qui un pattino, un crocefisso e un cavallo, che mi ricorderà i miei calciatori» ha detto Spalletti.

I consigli per il futuro

«A chi verrà dopo di me non do consigli. I consigli si chiedono e non si vanno a cercare. E non so consigliare neppure un nome da andare a prendere» ha detto Spalletti. 

L'abbraccio con De Laurentiis

«Abbraccio con De Laurentiis? C’è un’aria di o me o lui e io non voglio che ci sia questa divisione. Nessuno dei due deve annullare l’altro, abbiamo lavorato benissimo tutti insieme. Il senso dell’abbraccio era quello: volevo giocare anche un po’, abbracciando un trionfo e cancellando queste insidie che si sentono nell’aria» ha detto Spalletti.

I ringraziamenti di Spalletti

Spalletti parla in conferenza stampa a Castel Volturno: «Ringrazio tutti quelli che ho incontrato in questi due anni per me indimenticabili. Ringrazio un gruppo di calciatori straordinario, una città nata per le passioni come il calcio, ringrazio i tifosi in giro per il mondo e i bambini che mi hanno abbracciato riempiendomi del futuro azzurro. Ringrazio tutta la squadra, gli staff, i dirigenti, i dipendenti del club, il Presidente e la società tutta».

La premiazione del Maradona

Domani, nello stadio «Maradona», la Lega di serie A e Tim consegneranno la Coppa di Campione d'Italia al Napoli. La premiazione avrà luogo in campo al termine della gara dei padroni di casa con la Sampdoria. Il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, e l'amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, consegneranno una medaglia d'oro a tutti i calciatori e all'allenatore del Napoli, Luciano Spalletti. Il capitano Giovanni Di Lorenzo salirà per ultimo per alzare poi il trofeo. Gli appassionati che inquadreranno il QR code durante la diretta Dazn potranno, in modo virtuale, entrare direttamente in campo e vivere un'esperienza immersiva a 360ø grazie alle speciali Tim Cam 5G presenti a bordo campo e alle connessioni 5G di Tim. Da casa direttamente dal proprio smartphone, infatti, si potrà scegliere in autonomia l'angolazione delle speciali cam ad altissima definizione.

Sui maxischermi il secondo tempo con la Samp

«Considerata l'alta richiesta dei tifosi per assistere all'ultima partita di campionato Napoli-Sampdoria prevista per domani allo stadio Maradona e seguendo la linea dell'Amministrazione di favorire una festa diffusa per lo scudetto degli azzurri in un clima di gioiosa comunità in piazza», il sindaco Gaetano Manfredi - d'intesa col prefetto Claudio Palomba - ha chiesto e ottenuto che non solo la festa organizzata dal Calcio Napoli, ma anche la partita stessa venisse trasmessa sui maxischermi allestiti dal Comune di Napoli in tre piazze cittadine e in 17 comuni dell'area metropolitana. La Lega di serie A e la tv detentrice dei diritti Dazn hanno consentito la visione del match almeno dal secondo tempo. I maxischermi saranno quindi in funzione dalle 19.15 fino al termine della festa. Le piazze interessate a Napoli sono le seguenti: Piazza del Plebiscito, suddivisa in due settori, alla presenza di due schermi; Piazza Mercato con uno schermo; Piazza Giovanni Paolo II, a Scampia, con uno schermo. Le rispettive aree saranno controllate dagli steward delle società affidatarie del servizio. Il sindaco Manfredi ha infine autorizzato l'installazione di un maxi-schermo anche nello spazio comunale Piazza Forcella per vedere la partita Napoli-Sampdoria e i successivi festeggiamenti. Questo l'elenco dei Comuni dell'area metropolitana: Quarto, Pozzuoli, Portici, Meta, Marigliano, Giugliano, Cardito, Calvizzano, Bacoli, Casalnuovo, Frattamaggiore, Nola, San Giorgio a Cremano, Qualiano, Castello di Cisterna, Palma Campania e Castellammare di Stabia.

La diretta di Canale 21

Domani, domenica 4 giugno, dalle ore 16.30 parte la maratona azzurra di Canale 21. Fino a notte fonda l'emittente racconterà una giornata memorabile per Napoli ed il Napoli con lo studio centrale ricco di commentatori ed ospiti artistici, collegamenti continui con il Diego Armando Maradona e le piazze della festa, interventi da ogni angolo del mondo dove palpita la passione azzurra. «Una grande festa - è scritto in una nota - per la quale gli spettatori di Canale 21 hanno assicurato un posto in prima fila per condividerne tutta l'emozione. Dalle 16.30 al via Napoli Campione per seguire la grande attesa; alle 18.30 La Partita del Napoli per vivere insieme il match; al fischio finale Campania Sport con le conferenze stampa e le interviste ai protagonisti , commenti ed approfondimenti. Dalle 23.00 e fino a notte fonda torna Napoli Campione in un'esplosione di gioia azzurra». 

Probabili formazioni e quote

Napoli (4-3-3): 1 Meret, 22 Di Lorenzo, 13 Rrahmani, 3 Kim, 6
Mario Rui, 99 Anguissa, 68 Lobotka, 20 Zielinski, 7 Elmas, 9
Osimhen, 77 Kvaratskhelia. (95 Gollini, 12 Marfella, 19
Bereszynski, 55 Ostigard, 5 Juan Jesus, 17 Olivera, 31 Zedadka,
4 Demme, 91 Ndombele, 70 Gaetano, 23 Zerbin, 21 Politano, 81
Raspadori, 18 Simeone). All.: Spalletti.
Squalificati: Kim.
Diffidati: Osimhen.
Indisponibili: 11 Lozano.

Sampdoria (3-4-1-2): 22 Turk; 4 Gunter, 17 Nuytinck, 2
Amione; 59 Zanoli, 26 Ilkhan, 16 Paoletti, 3 Augello; 37 Leris;
23 Gabbiadini, 27 Quagliarella. (30 Ravaglia, 32 Tantalocchi, 29
Murru, 7 Djuricic ,31 Malagrida, 9 De Luca, 5 Oikonomou). All.:
Stankovic.

Squalificati: nessuno.
Diffidati: Amione, Murillo, Leris, Stankovic.
Indisponibili: Audero, Yepes, Conti, Pussetto, Sabiri,
Cuisance, Lammers, Rincon, Murillo, Winks.

Arbitro: Feliciani di Teramo.

Quote Snai: 1.18; 7.75; 14.00.

Dove vedere la partita

Napoli-Samp sarà visibile in tv su DAZN scaricando l'app di DAZN su una smart tv compatibile, utilizzando dispositivi Amazon Firestick o Google Chromecast, o ancora console XBox o PlayStation

Il triplice fischio di Ermanno Feliciani è il segnale. Finisce Napoli-Sampdoria, la prima contro l'ultima che saluta la serie A (straordinario l'omaggio al napoletano Fabio Quagliarella), e torna, di nuovo, la festa. Una festa continua, interminabile. Napoli come Rio. Fuochi d'artificio, trombe, clacson di auto e le canzoni del cuore celebrano lo storico successo degli azzurri. Terzo scudetto, dopo 33 anni. Un tripudio di bandiere azzurre saluta il trionfo. Nello stadio che porta il nome del più grande calciatore del mondo, il volto di Maradona è su tantissimi vessilli e incastonato negli striscioni. Ô qui la festa, allo stadio, ma anche davanti al Maradona, nelle piazze dei maxischermi come il Plebiscito, a Scampia dove viveva Ciro Esposito, il tifoso ucciso prima della finale di Coppa Italia a Roma. Nelle case e in strada, tra i tanti che non sono riusciti a vincere la lotteria di un biglietto per l'ultima partita. Si esulta in provincia dove sono stati allestiti 17 maxischermi ma anche in tanti piccoli paesi. Al largo Maradona il delirio. Migliaia di persone in pochi metri quadrati. Del resto, quella del Napoli è stata davvero un'impresa, sportiva e non solo. Primo sempre, la bellezza di 16 punti sulla seconda classificata. Ma anche un affare per tanti. Grazie al Napoli, sono state vendute migliaia e migliaia tra bandiere e magliette, non sempre 'ufficialì, e sono arrivati a più riprese e in vari week end turisti italiani e stranieri. Successo strepitoso con un pò di malinconia. Per il mancato giro per la città con il bus scoperto che avrebbero tanto desiderato i tifosi. E perchè lascia Spalletti, il condottiero vittorioso. Ma questa sera è comunque festa. (ANSA).

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