Napoli contestato dalle curve:
fischi anche dopo la vittoria 6-1

Napoli contestato dalle curve: fischi anche dopo la vittoria 6-1
di Bruno Majorano
Domenica 1 Maggio 2022, 09:00 - Ultimo agg. 17:02
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«Vergognatevi», «Andate a lavorare». È così che i tifosi delle curve del Maradona salutano i giocatore del Napoli dopo il rotondo 6-1 rifilato al Sassuolo. Una passeggiata di salute in campo e una contestazione durissima fuori. Pochi dubbi: la gran parte dei tifosi azzurri non sembra aver digerito nemmeno un po' gli ultimi risultati del Napoli e allora la rabbia e la delusione si è riversata tutta nella gara contro il Sassuolo. E poco importa se la vittoria sia stata bella e convincente, perché nemmeno i 6 gol di ieri pomeriggio sono riusciti a cancellare l'amarezza per il sogno scudetto sfumato. D'altra parte la contestazione era già iniziata nella tarda mattinata di ieri, quando un gruppo di tifosi si è presentato all'esterno dell'hotel Palazzo Caracciolo dove la squadra azzurra era in ritiro in vista della partita. Striscioni e cori di contestazione continui all'indirizzo di giocatori, società e presidente: ritenuti tutti colpevoli della fine del sogno scudetto. E anche durante la partita si sono fatti sentire. In un Maradona pieno a macchie e con le curve quasi deserte, si sono sentiti nitidi i cori e le invettive nei confronti della squadra. Così come i fischi, che hanno accompagnato i giocatori durante il giro di campo al termine della partita.

Eppure una cosa è certa: le cene e la presenza continua di Aurelio De Laurentiis a Castel Volturno hanno dato il loro effetto. La mano invisibile del presidente si è fatta sentire. D'altra parte quella vista in campo ieri contro il Sassuolo è sembrata una squadra nuova, rigenerata da una cura miracolosa, capace di trasformare in cigni gli undici brutti anatroccoli che si erano fatti rimontare in 8 minuti al Castellani di Empoli. La dimostrazione più evidente di quanto e come sia stato recepito il messaggio da parte del presidente. Ha saputo toccare le corde giuste, senza discorsi a effetto, ma con dei confronti diretti e mirati che hanno pagato eccome. Certo, a questo punto, però, i rimpianti aumentano: perché se questo fosse stato il Napoli anche nelle ultime 3 gare prima di ieri, probabilmente si starebbe parlando di altro, e si starebbe sognando altro. Ma niente di fatto. Anche ieri De Laurentiis ha seguito la partita in tribuna, e tronfio per la bella vittoria ha lasciato lo stadio con un bel sorriso stampato in faccia. Come dargli torto: il padre padrone che nel momento del bisogno si è fatto sentire. «Cercheremo comunque di cercare gli obiettivi e il prossimo anno cercheremo di fare una squadra di grande livello e competitività», aveva detto prima della partita Cristiano Giuntoli ai microfoni di Dazn, e anche quella del direttore sportivo sembra una dichiarazione di intenti chiarissima in vista del futuro.

 

In Spagna, invece, il Real Madrid diventa campione dopo il 4-0 al'Espanyol. Con il titolo alla guida dei Blancos Carlo Ancelotti diventa il primo allenatore a vincere nei primi cinque campionati nazionali europei: Liga, Serie A, Premier League, Ligue 1 e Bundesliga. E intanto - a proposito di scudetti - arriva anche quello di Marek Hamsik, ma con la maglia del Trabzonspor, in Turchia.

Un pareggio (2-2) contro l'Antalyaspor è sufficiente per laurearsi campioni di Turchia. 

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