Nessuno come lui. Giovanni Simeone è l'attaccante con la migliore media gol d'Europa. Sembra uno scherzo, ma prima di Haaland, Mbappé, Lewandowski, Messi e Neymar c'è l'attaccante argentino del Napoli. I numeri parlano chiarissimo e non mentono.
Con i suoi 8 centri totali (4 in Champions, 1 in Coppa Italia e 3 in campionato) ha una media di un gol ogni 65,75 minuti, praticamente un gol ogni ora di gioco. Addirittura due minuti in meno di Erling Haaland, l'attaccante più attaccante che c'è. Il norvegese del Manchester City, infatti, ha già segnato 31 reti, polverizzando qualunque tipo di record tra campionato e Champions, ma lo ha fatto in 31 partite totali e soprattutto in oltre duemila minuti. Nulla a che fare con il Cholito che invece ha segnato sì 8 reti, ma in appena poco più di mille minuti.
D'altra parte Giovanni Simeone è l'attaccante perfetto per ogni occasione, e si conferma prezioso quando c'è da decidere un match in bilico. I suoi 3 gol in campionato hanno portato altrettante vittorie, che in termini di punti vogliono dire 9 punti. Gli ultimi in termini di tempi sono quelli conquistati contro la Roma, quando Spalletti lo ha inserito al posto di Osimhen sul risultato di 1-1. Ma il Cholito è fatto così: sorride tanto e segna ancora di più. Non ha mai perso il buon umore, e anche questa è una qualità altrettanto preziosa quanto il cinismo sotto porta. D'altra parte quando in estate ha accettato la chiamata dal Napoli sapeva perfettamente che non sarebbe arrivato qui per fare il titolarissimo visto che quello era il posto riservato a Victor Osimhen.
Nessun problema per il Cholito che su suggerimento di papà Diego Pablo il Cholo Simeone ha sposato la causa del Napoli pur di fare il part time nel tempio di Maradona. E come se non bastasse, potrebbe diventare il primo argentino dopo Diego a vincere lo Scudetto. Detto, fatto. Il suo sogno era giocare in Champions e anche lì ha battezzato il suo esordio andando a segno dopo una manciata di minuti dal suo ingresso in campo. Ha baciato il tatuaggio sul braccio che raffigura proprio la Champions e si è lasciato andare alle lacrime di gioia dell'emozione. Insomma, segni particolari: precoce. E quando non gioca? Nessun problema, si mette lì sulla panchina e si trasforma nel primo tifoso dei suoi compagni. Ieri, ad esempio, si è allenato con le giovanili, per non perdere lo smalto. Anche per questo piace a Luciano Spalletti che lo considera al pari di Osimhen: il 9 e il 18, che per l'aritmetica sarebbe il prodotto di 9x2.
E allora anche il Napoli non ha più dubbi circa l'utilizzo futuro del giocatore. Lo riscatterà dal Verona per 12 milioni di euro, perché di uno come lui non puoi certo farne a meno. Si sacrifica per la squadra, ma sa anche farsi trovare al posto giusto al momento giusto. E infatti è anche l'unico azzurro ad aver segnato in tutte le competizioni: campionato, Champions e coppa Italia. Con quel suo entusiasmo trascinante non può lasciare indifferenti compagni e tifosi che infatti già lo considerano uno dei loro beniamini. Degli 8 gol ne ha segnati 5 entrando dalla panchina (con i Rangers e con la Cremonese in Coppa Italia era titolare) e adesso punta i grandi del passato come Alessandro Matri, che fu decisivo sia nello scudetto della Juventus di Conte che in quello del Milan di Allegri sempre da subentrante.
Insieme a Muriel è anche l'attaccante che detiene il record per il maggior numero di gol segnati entrando dalla panchina (25) e il Cholito, chissà, sogna anche di avvicinarsi a loro per centrare un altro record in questa magica stagione destinata a entrare nella storia sua e di tutto il Napoli.
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