Spalletti, mai così bene in avvio:
sei vittorie di fila piccolo record

Spalletti, mai così bene in avvio: sei vittorie di fila piccolo record
di Pino Taormina
Martedì 28 Settembre 2021, 08:37 - Ultimo agg. 29 Settembre, 07:12
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Un piccolo o grande primato: mai aveva ottenuto 18 punti nelle prime 6 gare di campionato, mai neppure nei suoi anni migliori, Luciano Spalletti aveva collezionato una simile, incredibile, partenza. A un passo dai 63 anni rompe un altro piccolo incantesimo. Proprio certi pronostici sono serviti a Spalletti per caricare i giocatori, plasmandoli, per arrivare a un dato che ruba l'occhio. Bisogna trovare un modo per dimenticare i veleni della gara con il Verona. E Luciano ha trovato la formula: vincere. Prima di quest'anno, la sua migliore partenza era stata quella della stagione 17/18 con 16 punti dopo sei partite. È l'anno dei primati di Sarri al Napoli e l'Inter alla fine si piazzò al quarto posto, dopo la beffa di San Siro con la Juventus. Il miglior Spalletti della storia, insomma. Non solo carico a pallettoni con le parole, si direbbe, ma anche sul campo fa valere la sua forza.



D'altronde, a parte quella con l'Inter e questa con il Napoli, Lucianone non ha mai avuto partenze a razzo. Una piccola anomalia nella sua carriera: nei cinque anni romani, quelli che si sono caratterizzati per i quattro secondi posti, il miglior sprint iniziale lo ha avuto nella stagione 2006/07 con appena 12 punti: a settembre di quel campionato, aveva già perso due volte. Nel 2007/08 di punti ne collezionò uno in meno (11) e alla fine sempre secondo è arrivato. Tornando indietro nel tempo, nella stagione della straordinaria cavalcata con l'Udinese che portò alla qualificazione in Champions (2004/05) dopo sei giornate di campionato i punti in classifica erano appena 5. Insomma, qualcosa deve essere cambiato. Anche nell'ultimo campionato all'Inter, che pure si concluse con il pass per la Champions, i punti di Spalletti erano stati 10. Insomma anche lui ha qualcosa per cui essere contento a titolo personale. Mai era partito così bene. D'altronde, questo Napoli targato Spalletti ha lo stesso cammino del terzo Napoli di Sarri e ha già messo in riga un bel po' di nobili predecessori sulla panchina azzurra: 5 vittorie e un pareggio sono stati il bottino di Amadei (57/58), Chiappella (nel 1970/71 mise insieme ben cinque vittorie 1-0 e uno 0-0), Mazzarri (12/13) e Benitez (13/14). Nei sette anni dell'epopea Maradona, il miglior cammino iniziale fu nel 1987/88. Il miglior score di Ancelotti e Gattuso, invece, dopo le prime sei partite è stato di 15 punti. Insomma, nella storia del club azzurro Luciano Spalletti è già riuscito ad entrare. Per quel che conta. Il Napoli di Sarri, per la cronaca, si fermò alla nona giornata, con un pareggio in casa contro l'Inter. Allenatore? Proprio il tecnico di Certaldo. Fu la famosa notte in cui Sarri ribattezzò Spalletti ministro della difesa.

Da quando ci sono i tre punti, il Napoli di Spalletti è l'ottava squadra ad essere a punteggio pieno alla sesta di campionato. È in ottima compagnia, ma la partenza a razzo non dà garanzie per il primo posto. Una garanzia la dà, però: le sette squadre nel condominio del 6 vittorie in 6 gare poi sono arrivate in Champions. Che è il traguardo che insegue il Napoli che ha fallito l'obiettivo per due stagione consecutive. Insomma, l'Inter nel 19/20, con Conte, è poi arrivata solo seconda; la Juve nel 18/19 vinse lo scudetto; nel 17/18 a punteggio pieno c'erano Juventus e Napoli (e tutti sanno come andò a finire. In precedenza Juve (14/15), Roma (13/14) e sempre la Juve (05/06) hanno collezionato lo stesso bottino di marcia. In ogni caso, per ben tre volte fare 18 punti dopo sei partite si è tradotto nello scudetto. D'altronde, il campionato è davvero interminabile. E Spalletti questo lo sa bene.
 

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