Quei magnifici cinque minuti
che esaltano il Napoli di Spalletti

Quei magnifici cinque minuti che esaltano il Napoli di Spalletti
di Roberto Ventre
Sabato 18 Settembre 2021, 07:52 - Ultimo agg. 17:54
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I finali d’oro del Napoli, tre gol decisivi poco prima del 90’: Petagna ha firmato il 2-1 con il Genoa al minuto 84, Koulibaly il gol vincente contro la Juve all’85’ e Osimhen ha realizzato all’87’ il 2-2 contro il Leicester. Il segnale chiaro di una squadra che non molla mai, non si arrende di fronte alle difficoltà e riesce a superare gli ostacoli che si presentano nel corso di una partita per piazzare poi il guizzo determinante nel finale grazie anche all’apporto determinante di chi entra dalla panchina: tre indizi fanno una prova, il marchio di fabbrica del Napoli di Spalletti. Una crescita innanzitutto in termini di mentalità, come sottolineato da Koulibaly al termine del pareggio conquistato in rimonta dallo 0-2 al 2-2 contro il Leicester.

Gli azzurri nel match di esordio di Europa League hanno tirato fuori il carattere delle grandi squadre, quelle che a tutti i costi vogliono strappare un risultato positivo facendo la differenza proprio nei minuti finali, quelli più caldi. In Inghilterra c’è stata un’altra conferma dopo la vittoria fortemente voluta con la Juve e conquistata con la rete del 2-1 di Koulibaly da calcio d’angolo a cinque minuti dal termine. Stesso copione a Genova con il Napoli raggiunto da Cambiaso (dopo il gol nel primo tempo di Fabian Ruiz) e poi capace con Petagna di testa di conquistare i tre punti in una partita non semplice contro la formazione di Ballardini.

Napoli solido di testa, il salto in avanti necessario per poter pensare in grande come sottolineato da Spalletti e già in buona condizione da un punto di vista fisico: nello staff del nuovo tecnico c’è Francesco Sinatti, il preparatore atletico tornato a Napoli dopo i tre anni con Sarri dal 2015 al 2018. Gli azzurri hanno segnato in queste prime quattro partite stagionali (tre di campionato e una di Europa League), sette gol sugli otto totali nei secondi tempi: due con il Venezia (Insigne su rigore e Elmas) riuscendo a vincere 2-0 in inferiorità numerica dal 23’ del primo tempo per l’espulsione di Osimhen, uno a Genova (Petagna), due con la Juve (Politano e Koulibaly) e due con il Leicester (la doppietta di Osimhen). Una buona tenuta mentale e fisica degli azzurri capaci di colpire alla distanza: l’obiettivo è di mantenere un buon livello di condizione atletica in maniera continua durante tutta la stagione e la partenza è stata in linea con i programmi.

Altro elemento chiave è rappresentato dalla profondità della rosa e dall’apporto decisivo che riescono a dare tutti quelli che subentrano a partita in corso con la loro freschezza nei finali di gara: «Un contributo fondamentale l’ha dato chi è entrato, chi va in campo deve dare sempre una mano ai compagni», ha detto il tecnico nel dopo partita.

Contro il Leicester sono stati determinanti Elmas, Politano e Ounas e preziosi negli ultimi minuti Petagna e Juan Jesus. I cinque cambi che Spalletti sta sfruttando al meglio: era già avvenuto contro la Juventus con l’ingresso decisivo di Ounas in avvio di ripresa e quelli importanti di Zielinski e Lozano per l’assalto finale. E contro il Genoa il gol vincente lo ha realizzato Petagna che era entrato da appena due minuti.

E una rete messa a segno da un uomo entrato dalla panchina è stata anche quella di Elmas contro il Venezia (era entrato al 35’ del primo tempo al posto dell’infortunato Zielinski). Spalletti sta sfruttando al meglio le tante soluzioni offensive a sua disposizione e più avanti ne avrà ancora una in più e cioè Mertens. Ounas fa la differenza quando entra durante il match: si è aggiunto alla batteria di esterni già molto forte composta da Insigne, Politano e Lozano e si sta esprimendo benissimo da sottopunta dove il tecnico lo sta impiegando con Elmas e Zielinski.

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