Partiamo da una considerazione che è anche una premessa: tutti i napoletani, nessuno escluso, pure quelli che di calcio non capiscono niente e che la domenica alle sei del pomeriggio preferiscono decisamente andarsene a Mergellina a prendersi un gelato, aspettavano Juric a Fuorigrotta come si aspetta all'ingresso del supermercato quello che per parcheggiare ti ha sfondato il parafango della macchina. Con quell'atteggiamento composto ma fermo, severo ma giusto, incazzatissimo ma calmo, pronto ad aspettare anche ore, giorni, forse anni pur di affrontare viso a viso colui che per far entrare la sua macchina ha sfondato barbaramente la tua. E infatti, era il desiderio di giustizia, non di vendetta, quello che animava ieri sia i calciatori sia i tifosi del Napoli quando al Maradona ha fatto il suo ingresso in campo colui che a maggio, però col Verona, aveva strappato la Champions agli azzurri per affidarla impunemente con un gol di Faraoni nelle mani dei bianconeri.
I colori granata vestiti ieri non cambiavano la situazione.