Napoli-Torino, si vince a destra:
è Politano la chiave tattica del match

Napoli-Torino, si vince a destra: è Politano la chiave tattica del match
di Roberto Ventre
Venerdì 15 Ottobre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 18:44
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La sfida corre lungo la fascia, quella dove giocano Politano e Ansaldi, i due esterni di assalto, le due frecce di Spalletti e Juric: i possibili uomini chiave di Napoli-Torino, il match di domenica alla ripresa dopo la sosta di campionato.

Politano gioca sulla destra, Ansaldi largo a sinistra, i due quindi avranno modo d'incrociarsi nel loro duello al Maradona tenendo presenti i loro compiti nella spinta offensiva e nella copertura difensiva. L'esterno azzurro converge sul sinistro, il suo piede migliore, s'accentra e prova il tiro o il cross (un gol per lui in campionato contro la Juve e un assist a Fabian Ruiz nel 2-1 del Ferraris sul Genoa); quello granata spinge a sinistra e usa bene sia il destro (con cui ha confezionato i due cross perfetti per i gol di testa di Sanabria e Bremer contro la Salernitana) che il sinistro. Una sfida nella sfida quella tra Politano e Ansaldi che potrà rappresentare un aspetto decisivo di Napoli-Torino, un duello a tutta fascia che si preannuncia spettacolare: sette presenze (cinque dal primo minuto) dell'esterno d'attacco di Spalletti, sei per l'argentino del Toro che è stato costretto a saltare per infortunio muscolare la partita della prima giornata contro l'Atalanta. 

Su e giù lungo la corsia esterna, Politano e Ansaldi danno un grande apporto in termini d'intensità per la loro spinta sulla fascia (7,486 la media di chilometri percorsi a partita dall'esterno del Napoli, 6,944 quella dell'argentino del Torino). Spalletti allenò Politano nell'Inter nella stagione 2018-2019, era un punto fermo del tecnico di Certaldo che lo ha ritrovato a Napoli, Ansaldi invece lo allenò nel 2013 alla guida dello Zenit San Pietroburgo che lo acquistò quell'estate dal Rubin Kazan (segnò anche un gol, quello del 3-0 all'Anzhi il 17 agosto del 2013). Due pedine preziosissime per il gioco di squadra, due elementi decisivi nell'ultimo passaggio e pericolosi quando decidono di andare direttamente al tiro: Politano di gol in carriera ne ha segnati 67 ma non ha mai fatto centro contro il Torino e proverà a sbloccarsi contro i granata nel match di domenica al Maradona; Ansaldi l'ultima rete la realizzò su rigore contro l'Inter nel match perso dai granata 4-2 l'11 novembre 2020, undici mesi fa.

L'ultimo faccia a faccia tra i due nel successo del Napoli a Torino per 2-0 dello scorso 26 aprile: una grande prestazione di Politano, tra i migliori degli azzurri che mise in difficoltà sulla fascia proprio Ansaldi, quello che però riuscì a impensierire maggiormente Meret con un tiro dal limite respinto dal portiere del Napoli. 

L'ex interista è in gran forma, lo ha dimostrato quest'anno in tutte le occasioni in cui ha giocato, sia quando è partito dal primo minuto sia quando è entrato a partita già iniziata dando sempre un contributo decisivo. Ansaldi ha ritrovato la migliore condizione in questi allenamenti nel periodo della sosta di campionato, dopo la contusione al ginocchio alla vigilia del derby contro la Juventus in cui venne utilizzato da Juric solo dal 20' della ripresa al posto di Aina. Due esterni di corsa e di grande qualità tecnica: Politano e Ansaldi riescono ad andare via in dribbling nell'uno contro uno, a saltare l'avversario per provare poi la giocata decisiva. E sulla fascia s'incroceranno spesso: l'ex interista infatti gioca a destra nei tre d'attacco a ridosso di Osimhen, l'argentino a sinistra come quarto o quinto uomo di centrocampo. Scatti, cross, allunghi, ripiegamenti difensivi, assist e anche gol: c'è un po' tutto nel repertorio di Politano e Ansaldi, due elementi importantissimi per l'equilibrio tattico del Napoli di Spalletti e del Torino di Juric. Una sfida a tutto gas. 

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