Napoli-Udinese, Politano re dei social:
«Ma meglio un giro a via Caracciolo»

Napoli-Udinese, Politano re dei social: «Ma meglio un giro a via Caracciolo»
di Delia Paciello
Lunedì 20 Luglio 2020, 12:00
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«Po po po, Politano», cantano i social dopo Napoli-Udinese. Qualcuno lo chiama anche «Polithanos», in tanti si complimentano per la prima rete in azzurro: un eurogol arrivato sul filo del rasoio, al 95esimo con una squadra che non si era arresa al terzo pareggio consecutivo, proprio da uno degli uomini azzurri più criticati dalla ripresa della Serie A. Politano infatti si era visto poco dal suo arrivo a Napoli e non aveva mai lasciato tracce positive prima della scorsa gara con il Bologna. Già in quell’occasione in tanti avevano auspicato un suo gol come coronamento della buona prestazione tanto attesa, e Matteo non ha fatto aspettare troppo i tifosi. «Finalmente abbiamo recuperato un altro grande giocatore»; «Ottimo, ora possiamo salutare più sereni Callejon», commentano per le piazze virtuali.

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Manco a farlo apposta prima di lui aveva già segnato la rete del pareggio un altro calciatore tanto criticato nell’ultimo periodo nonostante la sua media gol ineccepibile: si tratta di Milik che stavolta al primo pallone toccato nel suo ingresso in campo ha sbaragliato Musso con un gol non bellissimo, ma sicuramente efficace, di uno che si trova al posto giusto al momento giusto. «Per un attimo ho avuto paura si fosse rotto il terzo ginocchio guardando il movimento, ma per fortuna tutto bene», ironizza qualcuno.

Eppure il polacco non manca quasi mai all’appuntamento col gol, ma è sempre stato fra i più bersagliati: è l’uomo dei gol semplici ma giusti, quello che tante volte è mancato al Napoli durante i suoi lunghi infortuni. Da Arek però ci si aspetta sempre qualcosa in più ed ora che si parla tanto del suo addio sono poche le parole di stima nei suoi confronti. Sarà di certo anche per le indiscrezioni che lo vedono già in bianconero, ma non molti lo piangeranno a Napoli, nonostante i numeri tutti dalla sua. «Si è svegliato, può partire ora, vogliamo qualcuno che lasci il segno», parla il web.


Con un turno di squalifica, Llorente disperso e Mertens al momento infortunato però intanto c’è chi si preoccupa per la formazione nella sfida con il Parma. E allora in tanti acclamano un altro attaccante che proprio nelle scorse gare ha dato uno schiaffo morale ai suoi detrattori: «Lozano, meno male che abbiamo te»; «Volevamo vedere El Chucky anche in questa gara, magari avremmo sofferto meno», «Puntiamo su di te per mercoledì», gridano ora i social nonostante ci sia chi ricorda i mal di pancia nel suo passato azzurro da prima punta.

E così dopo essersi guadagnato la stima della piazza, ora il messicano sembra l’unico a poter rompere la noia di un possesso palla sterile e con pochi gol. Perché è così che i napoletani hanno definito la partita contro la squadra di Gotti: «Teniamo la palla e non facciamo un tiro in porta decente, poi alla prima occasione gli avversari segnano»; «Non mi diverto più a guardare il Napoli, ci sono poche iniziative e niente brio»; «Che noia, era meglio uscire a fare un giro a via Caracciolo». Ma qualche collega fantallenatore è pronto a rispondere: «È chiaro, non ci sono le motivazioni. Dobbiamo aspettare agosto per vedere una bella partita degli azzurri». O almeno in tanti sperano.
 
 

Eppure questa gara poteva essere chiusa anche prima, se non fosse per la solita maledizione del Napoli: i pali. Zielinski con un tiro magnifico aveva sfiorato molto prima il raddoppio, ma il suo sforzo è stato reso vano per una questione di millimetri. «Che seccia però»; «Ma com’è possibile? Siamo a 23 pali», «Ma quando si fanno benedire?»; «Dobbiamo mandare a Calstel Volturno un prete gay», scherzano sui social i napoletani facendo richiamo alla scaramanzia con colorati modi di dire ed espressioni folcloristiche. Questa volta però è il caso di dire che non tutti i mali vengono per nuocere: a prendere il legno per fortuna è stato anche Koulibaly con un salvataggio last minute che si stava trasformando in un autogol. Ma visto che pali e traverse ci sono amici, per una volta almeno sono capitati a pennello.

E così una sfida che è sembrata dominata dai padroni di casa è diventata in fin dei conti una vittoria stentata e priva di brio. Ma il Napoli che fa il compitino soddisfa solo a metà anche quando vince, e se vince lo fa a fatica. I tifosi inneggiano al Napoli straripante in attacco in grado di regalare emozioni ad ogni azione, che stravince quando è necessario e che faccia divertire quando non lo è. Molti sono convinti di ritrovarlo al Camp Nou davanti a una grande sfida e con un super allenatore come Gattuso: «Non è facile per Ringhio farli lottare in queste gare di campionato, dove non hanno stimoli. Sono sicuro che in Champions sarà tutta un’altra cosa», si legge fra i commenti. Intanto diversi fantasmi sono venuti alla luce, alcuni giocatori hanno trovato il loro equilibrio e il lavoro per Rino e i suoi ragazzi continua ancora con qualche ombra, ma la strada è quella giusta.
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