C’era odore di scudetto al Maradona, in quello stadio pieno di tifosi che col passare dei minuti si caricava di entusiasmo come non succedeva da tempo. L’Udinese si è man mano spenta con l’accendersi degli animi azzurri, con le accelerazioni e la voglia -forse per la prima volta realmente percepibile- di regalare un sogno. «Sarò con te», cantava lo stadio, lì dove troppo spesso nelle ultime occasioni il Napoli è venuto meno. Ma finalmente il tanto agognato cambio di rotta.
E quel profumo, quello del sogno, è diventato più intenso dopo Inter-Fiorentina con quel pareggio che ha rallentato la corsa dei nerazzurri, ritenuti da molti i prescelti. E durante Cagliari-Milan si è caricato fino al gol di Bennacer, e non è sfumato neanche dopo. Perché in fondo sembra davvero tutto possibile fino all’ultima giornata.
La prima delle nove storie da scrivere è stata firmata ancora una volta da Osimhen, ma sono stati in tanti a lasciare il segno. «Victor ciliegina sulla zeppola di san Giuseppe», scrive qualcuno sui social. Ma colui che pare aver cambiato le sorti della gara è Mertens: «Ha spaccato la partita»; «Con lui in campo tutta n’ata storia»; «Ciro, ma perché non ti fanno giocare?», si legge per il web. E alla mancanza di Dries dal campo ha trovato soluzione Fourneau, pronto a inventare un’ammonizione per l’attaccante mascherato, già diffidato. Così con l’infortunio di Petagna, Spalletti sarà chiamato a fare scelte obbligate contro l’Atalanta. «Sempre la stessa storia, dovevano toglierci colui che ci risolve le partite»; «Stava facendo troppi gol, dava fastidio», commentano per le piazze virtuali.
Stavolta la vittoria non ha placato le polemiche, perché i napoletani cominciano a crederci davvero, ora che anche i ragazzi in campo stanno dimostrando la loro voglia di fare qualcosa di indimenticabile. E poi oltre alla polemica arbitrale, la solita sfiga: «Vi prego, diteci che Di Lorenzo non si è fatto nulla», implorano i tifosi. Perché molti non conoscono il Napoli senza lo stacanovista azzurro. «Abbiamo fatto a meno di pedine fondamentali, ma Giovanni non ha neanche un sostituto», nota qualcuno. Potrebbe però essere la volta buona per il giovane Zanoli, per farsi trovare pronto in Serie A. E a dire il vero con la squadra di Cioffi alla sua entrata in campo, anche se breve, nulla da obiettare.
Dall’altra parte del campo invece sulla fascia si è distinto Mario Rui. Il bistrattato terzino azzurro è stato protagonista della vittoria col suo assist vincente, e addirittura vicino al gol.
Una conferma invece a centrocampo con Lobotka e Anguissa. Il primo in grado di recuperare una quantità di palloni industriale e di gestirli con la solita intelligenza, l’altro in grado di fare la differenza sulla distanza carburando e accelerando i ritmi a gara in corso. «Luciano, non ce li togliere, falli giocare sempre insieme», è l’appello dei fantallenatori.
Restano altre 8 gare, si riprenderà con l’Atalanta dopo la pausa per le nazionali. È davvero tutto possibile, sperando in un piccolo passo falso del Milan, ma anche dell’Inter che ha ancora una gara da recuperare. «E aspettano che il Bologna sia salvo», punge qualcuno, a ragion veduta.
«L’unica cosa da temere realmente è il Napoli con i suoi cali di tensione, non le altre squadre», commentano i tifosi. Si può scrivere la storia. E allora torna la citazione più famosa del mister: «Uomini forti, destini forti». Ad maiora.