Il Napoli vince in 10 col Venezia:
«Ma fatevi sentire con l'arbitro»

Il Napoli vince in 10 col Venezia: «Ma fatevi sentire con l'arbitro»
di Delia Paciello
Lunedì 23 Agosto 2021, 14:03 - Ultimo agg. 24 Agosto, 07:05
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Si torna in campo con un nuovo entusiasmo, ma alla prima di campionato è già pronta a scatenarsi anche la furia social per un arbitraggio poco convincente che ha penalizzato il Napoli contro il Venezia: «Arbitro incompetente, fischia cose inesistenti e non quello che dovrebbe», «Perché non dite niente? fatevi sentire come fa la Juve», urla qualche tifoso. Ma nel Maradona che finalmente riabbraccia i suoi tifosi (almeno in parte e nel rispetto delle norme anti-covid), tutto questo non basta a fermare i padroni di casa, che travolgono 2-0 gli ospiti lagunari.

Così si riparte con green pass e file chilometriche, ma i napoletani per la loro squadra fanno questo ed altro. Tornano i cori, quelli che illuminano le grandi serate di calcio, e si accendono al fischio d’inizio fra i lamenti e il caldo d’agosto. Su quest’onda ha galoppato il nuovo Napoli verso la prima vera vittoria della stagione, lì in campionato, nel giorno in cui la Juve ha pareggiato con l’Udinese e il fato - e per qualcuno pure l’arbitro - parevano essersi messi di traverso. «Osimhen espulso ingiustamente dopo 23 minuti di grande grinta e tiri in porta», fanno sentire i tifosi. Ma c’è anche chi lo critica: «Troppo immaturo, mette la squadra in difficoltà con questi modi»; «Non è la prima espulsione ottenuta così da Victor», sottolineano altri.

 

Ad un certo punto tuttavia con un uomo in meno la situazione pareva essersi fatta davvero brutta: nonostante il possesso palla a favore degli azzurri e i tanti tiri, nessuno sembrava centrare la porta. Tanti gol mangiati, finanche un rigore. «Ma questi non vogliono proprio vincere», cominciava a pungere qualcuno, ancora amareggiato da Napoli-Verona. Invece la superiorità tecnica degli azzurri, visibile chiaramente ai molti, alla fine ha pagato. E dopo il secondo tentativo dal dischetto, finalmente trasformato dal capitano, è stato tutto in discesa. «Insigne ha dimostrato di poter trascinare la squadra»; «Non era facile prendersi la responsabilità di ritirare dopo aver sbagliato una volta, ma lui si è comporto da uomo e da capitano», sono gli applausi per il campione d’Europa. Così dopo il vantaggio azzurro il Venezia si è aperto cercando di alzare il ritmo e recuperare: ma è proprio lì che ha trovato spazio l’attacco del Napoli col gol di Elmas, che continua a far prova di talento fin dalle prime uscite estive, stavolta aiutato dal rientrante Lozano

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Ed è in questo modo che Luciano Spalletti sta già conquistando i napoletani. «Vi immaginate Gattuso a gestire la situazione di stasera? Buoni incubi», sottolinea qualcuno guardando al passato. Un passato che il nuovo tecnico vuole assolutamente dimenticare cercando di innescare nella testa dei suoi ragazzi quella mentalità vincente che da tanto tempo i tifosi reclamavano. E mentre è ancora aperta la polemica sul calciomercato, con tanti che ancora chiedono a gran voce terzino e centrocampista, il mister e la squadra vanno avanti e portano a casa la prima vittoria del campionato. «Le altre si sono indebolite, il Napoli non ha perso i suoi pilastri», dicono i più ottimisti. Qualcuno è ancora preoccupato per le riserve poco convincenti e la lunga stagione davanti. Specie a gennaio, quando Koulibaly, Osimhen, Ounas, forse anche Ghoulam nella sperata e lontana ipotesi recuperi, saranno impegnati in Coppa d’Africa. «Presidente, devi comprare i giocatori a questa squadra, siamo gli unici con un bilancio sano e tu non investi», urla qualche tifoso.

Ma Spalletti appare tranquillo.

I tifosi, specie quelli che guardavano da casa, invece un po’ meno. Ma stavolta non per le cose di campo: i lunghi fermo immagine di Dazn hanno scatenato bestemmie in turco nelle case dei napoletani. «Non si può affrontare un campionato così, ridateci Sky», è l’appello degli appassionati di calcio intossicati davanti allo schermo. Ma con il risultato in tasca si dimentica tutto, almeno per una settimana. E allora intanto buona la prima.

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